“Nel parere della IX Commissione Agricoltura sul PNRR non sono state recepite molte delle mie proposte più importanti, in particolare quella sulla tutela della biodiversità. Il che è paradossale: se nel Next Generation EU il termine biodiversità è citato ben 167 volte, in quello italiano è scomparso dai radar. Mi chiedo come si possa realizzare una rivoluzione verde e una transizione ecologica senza questo cardine fondamentale. Il dialogo politico avrebbe dovuto accogliere le istanze di tutti nella maggioranza, e invece evidentemente rispetto alla partita del Recovery vi sono alcuni che sono ‘più uguali degli altri’. Per non parlare poi del Mezzogiorno: anche la mia richiesta di sottolineare il fatto che, in base ai criteri dell’UE, grossa parte dei fondi dovrebbe andare al Sud per riequilibrare gli storici divari è rimasta lettera morta”.
Lo ha dichiarato il senatore Saverio De Bonis, vicepresidente del gruppo Europeisti-Maie-Centro democratico e membro della IX Commissione Agricoltura del Senato, commentando l’approvazione del Parere della stessa Commissione sul Piano nazionale di ripresa e resilienza.
“Del resto – aggiunge il senatore – non era arrivata nessuna comunicazione sulla scadenza dei termini per presentare le proprie osservazioni, come invece hanno fatto altre Commissioni. Avrebbero potuto accordare una proroga, dal momento l’espressione del Parere era stata richiesta dalla V e XIV Commissione tendenzialmente entro oggi, giovedì 18 marzo. Non può non venire il sospetto che si sia voluto tenere in piedi un mero dibattito di facciata. L’accelerazione decisa in Commissione risulta fortemente irrispettosa. La Lega, peraltro, alla riunione dei Capigruppo aveva chiesto qualche giorno in più proprio per esaminare con attenzione i pareri. Evidentemente, però, le interessava soltanto far accogliere le sue istanze, dimostrando scarso interesse per altri temi, tra cui la tutela della biodiversità e il Sud”.
“L’unica consolazione – conclude De Bonis – è che sia stato accolto il mio suggerimento su un potenziamento dell’agricoltura biologica anche come forma di prevenzione sanitaria. A questo punto facciamo appello al governo e alle Commissioni Bilancio e Politiche UE affinché siano recuperate le istanze sulla tutela della biodiversità e sull’attenzione speciale al Mezzogiorno anche nel contesto agricolo e ambientale”.