Reddito di cittadinanza, Consigliere regionale Vizziello (Fratelli d’Italia) difende la Meloni: “Quante cose non sa il Consigliere Leggieri”. Di seguito la nota integrale e quella già pubblicata del consigliere regionale Leggieri (M5s).
“Lo sa, il consigliere Leggieri, che il 36% del reddito di cittadinanza va a famiglie che non sono povere, nel senso che non vivono in condizioni di povertà assoluta secondo la definizione dell’Istat?
Che nonostante quanto proclamato esattamente tre anni fa dall’allora ministro del Lavoro Luigi di Maio dal balcone di Palazzo Chigi-aboliremo la povertà dichiarò solennemente l’allora capo politico del Movimento Cinque Stelle- in realtà nel 2020 le famiglie italiane che vivono in condizioni di povertà assoluta, cioè che non sono in grado di acquistare un paniere di beni e servizitaleda garantire loro uno standard di vita minimamente accettabile, sono passate da un milione e 674 mila a due milioni, cioè che si è ampliata di un milione di soggetti la platea di quanti versano in condizioni di povertà assoluta?
Che lo scorso anno la Guardia di Finanza, alla quale peraltro il consigliere Leggieri ha appartenuto in passato, ha denunciato 5868 truffatori che percepivano illegittimamente il reddito di cittadinanza e tra i quali figurano camorristi, mafiosi, possessori di ville e auto di lusso, oltre ai fratelli Bianchi, quelli, per intenderci, che esattamente un anno fa massacrarono di botte, uccidendolo, il povero Willy Monteiro Duarte?
Lo sa il consigliere Leggieri che molti percettori del reddito di cittadinanza preferiscono lavorare in nero e percepire il sussidio piuttosto che contribuire a far crescere, in maniera legale e trasparente,l’economia del Paese?
Che tre regioni d’Italia(Campania, Sicilia e Calabria) raccolgono la metà, cioè 1,5 milioni, del totale nazionale dei beneficiari del reddito di cittadinanza( in tutto il Nord Italia i beneficiari sono 578 mila) e, nonostante questi dati che c’è un imprenditore del salernitano, che opera nel settore della logistica, che è alla ricerca di 60 camionisti che è disposto a pagare 3000 euro netti al mese e che non riesce a trovare, precludendosi così la possibilità di incrementare il fatturato della propria impresa?
Lo sa il consigliere Leggieri che i controlli relativi alla legittima percezione del reddito di cittadinanza sono solo successivi e a campione, scontando peraltro il grande limite del mancato incrocio delle banche dati(Pubblico registro automobilistico, catasto, anagrafe tributaria, casellario giudiziario, conto correnti), col risultato che molto spesso, come abbiamo evidenziato, il denaro finisce nelle tasche sbagliate, alimentando il senso di frustrazione e la sfiducia nelle istituzioni dei 41 milioni di italiani che pagano regolarmente l’IRPEF e che di fatto finanziano un sistema di welfare dominato dall’assistenzialismo puro e semplice.
Consigliamo quindi al consigliere Leggieri di analizzare con attenzione gli effetti prodotti negli ultimi tre anni dal reddito di cittadinanza, avvalendosi, delle fonti che saremo ben lieti di mettere a sua disposizione, prima di suscitare polemiche che regalano facili esposizioni mediatiche ma che corrono il rischio di allontanarci per davvero dai problemi reali della società.
Giorgia Meloni (Fratelli d’Italia) contro il Reddito di Cittadinanza, Consigliere regionale Leggieri (M5s): “Giorgia Meloni, triviale e truce al workshop dell’alta finanza”. Di seguito la nota integrale.
Sono di poche ore fa le parole vergognose della Leader di FdI, contro il Reddito di Cittadinanza.
Secondo Giorgia Meloni il RdC è paragonabile alla tossicodipenza e più nello specifico al metadone, farmaco utilizzato nella prevenzione dell’astinenza per chi sta tentando di disintossicarsi dalle droghe.
Le parole – già definite dal Presidente del M5S Giuseppe Conte come “volgari” – dimostrano ancora una volta la lontananza di certa politica dalla realtà più evidente del Paese.
La verità – diciamocela tutta – è che molto semplice prendersela con i poveri che non proporre misure adeguate per combattere la povertà.
In realtà non è la prima volta che Giorgia Meloni interviene nell’eterno dibattito contro il RdC utilizzando parole forti e senza senso; già il 21 luglio scorso – poco dopo l’annuncio di Matteo Renzi di voler indire un Referendum per abolire la misura – la Meloni utilizzò le stesse identiche parole, paragonando il RdC al metadone e definendo la stessa “una misura cretina e fatta male”.
Voglio ricordare a certa gente che millanta di aver sempre la ricetta pronta per ogni problema, che il RdC è una misura assolutamente opportuna -che pur deve essere soggetta a migliorie – e necessaria.
Utilizzo quindi nuovamente le parole del Presidente Conte che già intervenne in risposta alla parole della Meloni ricordando e invitando ad approfondire “le tante microstorie dei beneficiari del reddito, di oltre 1,3 milioni di minori e di mezzo milione di disabili per cui queste risorse rappresentano un sostegno imprescindibile per mangiare e per far fronte a bisogni di vita essenziali”.
L’unica vera tossicodipenza così evidente in Italia – specialmente negli ultimi periodi – è quella ideologica intrisa di frasi fatte e condita dalla costante ricerca di consenso e di like a mezzo social.
Sto aspettando, con eterna pazienza, i sedicenti leader di partito parlare e proporre soluzioni volte a combattere il precariato, a migliorare il mercato del lavoro, a combattere lo spopolamento di interi territori, ad arginare la fuga di migliaia di giovani disoccupati del Sud e del Paese Italia, ad incrementare i controlli verso la parte malata dell’imprenditoria italiana che sfrutta senza vergogna i nostri giovani migliori e poi attacca a man bassa qualsiasi forma di sostegno sociale indirizzata a prevenire e combattere la povertà e migliorare l’inclusione sociale.
A questi capitani coraggiosi, così forti verso i deboli ma sempre vili verso la parte più potente e ricca del paese, così ideologicamente collusi con quegli interessi economico – finanziari sempre pronti a far valere le loro ragioni, va il mio più profondo disprezzo.
L’italia ha bisogno di una classe dirigente responsabile in questo momento storico delicatissimo. La destruncola da stadio, tutta selfie e sguardi truci lascia il tempo che trova.