“Reddito di cittadinanza e quarta rivoluzione industriale, le battaglie in Europa per dare una risposta immediata ai problemi economici dell’Italia”. E’ questo il tema, di un importante evento che domenica 11 febbraio 2018 alle ore 19:00 si svolgerà a Rionero in Vulture presso il centro sociale di via Fiera.
All’iniziativa parteciperanno gli europarlamentari del gruppo Efdd-M5s Laura Agea e Piernicola Pedicini.
Agea si soffermerà sulla proposta del gruppo Efdd-M5s approvata a larga maggioranza dal Parlamento europeo per il reddito di cittadinanza anche in Italia, unico Paese assieme alla Grecia a non prevedere un reddito minimo per tutti i cittadini. Fra le misure approvate dal Parlamento europeo ci sono: l’uso del Fondo sociale europeo per cofinanziare il reddito di cittadinanza; una direttiva della Commissione europea vincolante per tutti gli Stati membri; un reddito di cittadinanza per tutti i cittadini europei colpiti dalle recessioni economiche per promuovere la partecipazione e l’inclusione sociale.
“Con l’approvazione della nostra proposta – ha dichiarato Agea – l’Europa non potrà più girarsi dall’altra parte con indifferenza quando si parla della sofferenza dei suoi cittadini e non deve più restare indifferente di fronte alle richieste di aiuto da parte delle famiglie. Se si trovano i soldi per salvare le banche, tanto più pretendo che si trovino risorse per i figli di questa Europa che è vittima troppo spesso di interessi scellerati”.
Pedicini, relazionerà sui temi della quarta rivoluzione industriale e si soffermerà sulle opportunità e sui rischi che porterà, e su come cambierà l’economia, la società e l’identità stessa delle persone. Parlerà dell’internet delle cose, di big data, intelligenza artificiale e robotica e sull’assunto che oggi tutto è digitale e connesso. In particolare farà un’analisi su quello che sta accadendo considerato che non si tratta solo di connettere macchine al wi-fi, ma anche di una rivoluzione che attraverso l’intelligenza artificiale interverrà su tutti i processi produttivi e industriali.
“Noi riteniamo – ha detto Pedicini – che questi processi vadano governati e che quello che sta avvenendo sia irreversibile. Occorre strategia e visione politica e l’innovazione tecnologica deve essere messa a disposizione di tutti i cittadini. Se oggi la politica lo rinnega rischia di regalare il futuro della nostra società a multinazionali pronte a sfruttare la tecnologia, non per ridistribuire ricchezza e benessere, ma per moltiplicare i loro affari. Entro il 2035 l’intelligenza artificiale metterà fuori gioco la maggior parte del lavoro. La normale concezione di occupazione, con un normale lavoro, stipendiato, potrebbe riguardare solo un miliardo di persone circa entro il 2050; il resto potrebbe lavorare per conto proprio o trovarsi in una sorta di transizione verso altre forme di lavoro autonomo”.