“Il reddito di cittadinanza sta diventando un terreno di battaglia politica, e dal punto di vista mediatico per certi versi una mezza fake news. Ritengo, al contrario, debba considerarsi un obiettivo auspicabile da concretizzare. Lo chiede con forza il popolo al quale adesso bisogna dare necessariamente una risposta”.
E’ quanto sostiene il presidente del Consiglio regionale Francesco Mollica specificando che “il reddito di cittadinanza, così come concepito dal Movimento cinquestelle, è un sussidio di poco meno di un migliaio di euro che arriva, con un nucleo familiare con due figli, a 1700 euro circa al mese da destinare a chi si trova senza lavoro o in condizioni di povertà. Nella sostanza, è uno strumento pressoché identico al Reddito minimo di inserimento, adottato già dalla Regione Basilicata, tranne per il fatto che si applica anche a quanti hanno una pensione bassa. La Basilicata è stata, infatti, la seconda Regione d’Italia ad aver attivato il Reddito minimo di inserimento per circa 4000 lucani, con proprie risorse, nello specifico quelle delle royalties, sacrificando il 3 per cento dei fondi della ex card carburanti e parte del bilancio regionaleper cercare di tamponare una carenza sociale e nel contempo favorire le condizioni di occupabilità e il progressivo ingresso nel mondo del lavoro dei destinatari della misura”.
A parere di Mollica “se la proposta dei pentastellati, che dovrebbe richiedere, a seconda dei calcoli, una dotazione tra i 15 e i 30 miliardi all’anno, si dovesse realizzare davvero e, spero, anche in tempi brevi, anche solo per non deludere i milioni di italiani che hanno creduto e credono in questo sussidio economico, le risorse oggi vincolate al Reddito minimo di inserimento si potrebbero liberare e destinare come incentivo alle imprese creando così occupazione e svuotando di fatto il bacino dei destinatari”.