Franco Vespe, già candidato sindaco della lista L’Altra Matera, in una nota affronta il tema del Reddito di cittadinanza. Di seguito la nota integrale.
Molti sono stati i temi trattati dallo scrivente durante la campagna elettorale. Uno dei temi che avrei voluto tanto approfondire è quello del reddito di cittadinanza. La cosa inaccettabile è che qualcuno considera questo tema come una meta strategica che la politica deve porsi perché sembra che possa risolvere gran parte dei mali del nostro paese. Ciò equivale a credere che un cerotto possa debellare definitivamente il cancro! Qual è il ragionamento che Grillo fa in favore del reddito di cittadinanza? E’ infatti lui ed il suo movimento, il più grande propugnatore di questa soluzione politica messianica. Con la tecnologia e la estrema automatizzazione dei processi produttivi, l’industria inevitabilmente sta perdendo occupati che invece andranno ad ingrossare le fila dei senza lavoro. Ora proprio a questa forza lavoro messa a riposo per colpa dell’eccessiva automazione dei processi produttivi, occorre garantire un reddito che permetta di vivere in pienezza la propria cittadinanza. Anzi addirittura si tributa così tanta sacralità al reddito da pensare di cambiare perfino la costituzione facendo sì che la nostra repubblica si riscopra fondata su di esso piuttosto che sul lavoro. Poi Grillo rinforza ancora di più la sacralità di questa grande meta biblica perché, a suo dire, sottrarrebbe il cittadino al ricatto clientelare a cui oggi i disoccupati sono esposti per la ricerca di un posto di lavoro. Questa visione ha in verità seri punti deboli. Non è che i padri costituenti poggiarono la repubblica sul lavoro così tanto per dire. Consideravano il lavoro, ed ancora si può ritenere che sia così, come la modalità primaria per dare dignità alla propria vita e partecipare attivamente con la propria opera alla edificazione della convivenza civile nel nostro paese. Dal punto di vista Cristiano poi il lavoro è lo strumento dell’uomo per partecipare e dare continuità all’opera creatrice di Dio. Accanto a questa necessità etico-antropologica dell’uomo di occupare il suo tempo attraverso il lavoro, il reddito di cittadinanza non può essere considerata una meta felice quanto piuttosto un triste ripiego. Infatti quello che Grillo ignora è che una sana modernizzazione delle nostre economie prevedono proprio una perdita di posti di lavoro nel settore dell’industria ma un aumento dei tassi di occupazione nel settore del terziario avanzato in espansione. E’ proprio questo sta giusto avvenendo negli Stati Uniti, Gran Bretagna, Giappone. Il dramma dell’Italia ed in gran parte dell’Europa, è che la perdita di occupati nel settore dell’industria sta si avvenendo, ma non c’è affatto un’espansione nel terziario avanzato. Si ma cos’è questo terziario avanzato? E’ essenzialmente un altro tipo di industria che produce beni immateriali come servizi, applicazioni, che si poggiano su piattaforme tecnologiche avanzate. In termini più semplici l’industria hi-tech produce l’hardware; mentre il terziario avanzato produce il software. Insieme hi-tech e terziario avanzato rappresentano la “new economy”. I primi epigoni di questo nuovo settore terziario avanzato sono nati negli anni 80 negli USA. Steve Jobs della Apple, Bill Gates di Microsoft e poi a seguire Larry Page e Sergey Brin di Google, Mark Andreessen e James Clark di Netscape e ancora Mark Zuckerberg di Facebook. Per non parlare poi del settore aero-spaziale (Telecomunicazioni, Navigazione e Osservazioni della Terra) e della Green Economy che stanno espandendo tanto terziario avanzato. In Italia manca questo strato imprenditoriale perché non si investe ormai da almeno 30 anni in modo strategico in ricerca ed innovazione tecnologica. Manca un’agenzia come la DARPA americana che ha l’ambizione, quasi sempre fino ad ora vincente, di definire le strategie ed i settori di ricerca da sviluppare nel lungo periodo. Non si investe in verità molto nemmeno in Europa. Il livello tecnologico delle imprese europee è di livello medio; mentre negli USA è decisamente alto. Il programma europeo HORIZON 2020 si propone di colmare questo divario. Ecco perché per il sistema paese, ed il nostro sistema città, soprattutto in questa fase di grazia per essere CEC-2019 , occorre assolutamente attrezzarsi per agganciarsi a questo treno straordinario.