Questa mattina il Segretario Generale UIL Basilicata Vincenzo Tortorelli ha consegnato nelle mani della Segretaria Confederale Ivana Veronese a Roma, presso la UIL Nazionale, le firme raccolte per dire SI all’abrogazione del DDL Calderoli. La UIL Basilicata ha raccolto attraverso i banchetti nelle piazze dei comuni, davanti posti di lavoro, alcune migliaia di adesioni. Un risultato raggiunto grazie allo straordinario impegno di tutta l’ Organizzazione, dalle categorie, alle sedi sui territori, anche con iniziative specifiche come “Il firma day Uil”. Il plico che raccoglie i fogli di firme ha uno slogan efficace: “Queste firme difendono la Basilicata. Tengono unita l’Italia”.
“Siamo estremamente soddisfatti dell’ampia adesione ottenuta”, ha dichiarato Tortorelli accompagnato a Roma da Diego Sileo, della segreteria regionale. “Migliaia di cittadini hanno firmato con convinzione, raccogliendo il nostro appello e dimostrando una crescente consapevolezza dell’importanza di mantenere l’unità nazionale. Con le firme abbiamo raccolto anche l’entusiasmo, le preoccupazioni, la voglia di riscatto proveniente dal territorio, dalle categorie, dalle delegate e delegati, pensionate, pensionati e dalle lavoratrici e lavoratori tutti. A tutte queste persone vogliamo dare risposte e tenere viva la voglia di riscatto. E’ un segnale forte e chiaro: le nostre comunità, dai più piccoli comuni alle città di Potenza e Matera, i lavoratori di stabilimenti, uffici pubblici, ospedali hanno capito i gravi rischi connessi all’Autonomia Differenziata, che rischia di frammentare la gestione di 23 materie fondamentali e manca delle necessarie coperture finanziarie”. Con la consegna delle firme, ora l’attenzione si sposta sul referendum, che sarà, secondo Tortorelli, “una sfida cruciale” per difendere i principi di equità e solidarietà nazionale. Di qui il lavoro con la campagna che precederà il voto per raggiungere il quorum necessario attraverso la grande partecipazione. Ivana Veronese, segretaria confederale Uil, che ha accolto la delegazione lucana, ha sostenuto che “vanno respinte tutte le differenziazioni, che tendono ad aumentare le disuguaglianze, non solo tra Nord e Sud, ma anche tra aree urbane e aree interne. Il nostro Paese ha bisogno di ridurre i divari territoriali e sociali e garantire i livelli essenziali delle prestazioni uniformi su tutto il territorio nazionale. L’universalità dei diritti e la dignità delle persone sono valori irrinunciabili”. “Vogliamo costruire – ha aggiunto – un Paese che salvaguardi l’indivisibilità dell’Italia, tuteli la sanità pubblica e universale, protegga la scuola e l’unitarietà dell’insegnamento, difenda i contratti nazionali di lavoro, sostenga la competitività dei sistemi produttivi e industriali. Per questo basta una firma”.