“La lesione della democrazia territoriale con l’accentramento di competenze importanti come l’energia, materia concorrente sino ad oggi, impoverisce la forza di decisione della regione e dei territori che al contrario rivendicano un protagonismo che non può essere sacrificato sull’altare di una malintesa efficienza. Il centralismo che vuole Renzi con la sua costituzione nel recente passato non sempre ha dato prova di efficienza e di trasparenza”. Lo ha dichiarato l’on. Cosimo Latronico (Cor) nell’ambito delle iniziative per spiegare le ragioni del no al referendum. “La spinta autonomistica e la responsabilità delle comunità territoriali garantisce un disegno di crescita partecipata e sostenibile ,al contrario del verticismo, che può essere dispotico ed asservito ad interessi non sempre trasparenti. Le comunità ed i territori che pagano il prezzo delle decisioni in materia di energia o di ambiente devono poter decidere il destino del proprio contesto, e questa necessità deve trovare un equilibrio responsabile con l’interesse della nazione. La riforma costituzionale proposta da Renzi si deve fermare, per preservare il diritto delle comunità e la sostanziale sovranità del popolo. Una democrazia finta e sempre più ristretta non e’ un sentiero buono per il rafforzamento delle istituzioni e per fronteggiare i gravi drammi sociali che in primo luogo il Paese vive. A partire dal 5 dicembre si dovrà aprire un confronto sulle emergenze vere che affliggono gli italiani – ha concluso il parlamentare – con un programma di governo che abbia la legittimazione popolare”.
Nov 30