Maurizio Bolognetti, Segretario di Radicali Lucani, Membro del Consiglio Generale del PRNTT e Consigliere dell’Associazione Coscioni, il senatore di Forza Italia, Giuseppe Moles e il senatore del PD, Gianni Pittella hanno partecipato nel pomeriggio nella sala A del Consiglio regionale della Basilicata alla conferenza stampa convocata da Radicali Lucani e Comitato per il no al referendum del 20 e 21 settembre.
Di seguito la dichiarazione di Maurizio Bolognetti: “C’è una quarantena di cui occorre parlare e della quale ci occupiamo da tempo: la quarantena dello Stato di diritto, della Costituzione, del diritto e dei diritti.
In un contesto fatto di “democrazia reale” montante, c’è chi vende merce avariata e disegna scenari che dovrebbero rendere inquieto ogni sincero democratico e chiunque abbia a cuore la democrazia rappresentativa.
Quali riflessi avrà la riduzione del taglio dei parlamentari per una regione come la Basilicata? Qual è la rotta seguita da avvocati e governi del popolo che in realtà dovremmo definire contro il popolo?
A chi parla di “costi della politica”, a chi vorrebbe imbrigliare gli eletti con il vincolo di mandato, a chi sogna la democrazia dei plebisciti, diciamo una volta di più che i costi di cui occorrerebbe parlare sono i costi dell’antidemocrazia.
Nel paese in cui da 70 anni non riusciamo a rispettare l’art. 49 della Costituzione, in cui si è fatto di deputati e senatori meri nominati dalle oligarchie di partito, anziché discutere della qualità della nostra democrazia, delle democrazie occidentali, si racconta alla gente che il problema è costituito dal numero di coloro che ci rappresentano. Poco importa se l’Italia si colloca al 22° posto in Europa nel rapporto eletti-elettori se dal sacro blog e a reti quasi unificate da mesi raccontano che occorre tagliar teste e tutto andrà per il meglio e sorgerà l’alba di un nuovo giorno.
Marco Pannella diceva che a volte occorre rischiare l’impopolarità per non essere antipopolari. Noi questo rischio d’impresa intendiamo accollarcelo ed è per questo che con convinzione diciamo ai cittadini di votare NO”.
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