“La Costituzione rischia di essere fatta a pezzi da gente che mostra un’ignoranza storica e istituzionale imbarazzante, che pensa di abbattere l’edificio democratico per ricostruirlo sulle fondamenta di sabbia delle piattaforme digitali, che confonde o peggio disprezza il principio della rappresentanza politica, della sua indipendenza e del rapporto tra rappresentati e rappresentanti. Gente che straparla di democrazia mentre la sua unica preoccupazione è racimolare soldi dagli iscritti e spendere decine di milioni per dubbi interventi nei ministeri di cui non si vede la necessità. Rimpiangiamo la levatura morale e la sobrietà delle grandi figure che ci hanno consegnato un sistema democratico tra i più avanzati d’Europa e del mondo. Dobbiamo difendere la democrazia costituzionale e rappresentativa da questa smania di distruzione e promuovere il vero pluralismo all’interno del Parlamento, sede per eccellenza del dibattito politico e della formazione delle leggi”.
Lo ha dichiarato il senatore Saverio De Bonis, tra i promotori del NO al referendum sul taglio dei parlamentari.