“Sulle fonti energetiche alternative l’Italia è ancora indietro, rispetto ad altri paesi d’Europa”. Così dichiara Claudio Scarnato, giovane imprenditore e candidato alla carica di sindaco nel comune di Scanzano Jonico, in merito al Referendum sulle trivellazioni in mare. “Non possiamo solo registrare questo ritardo- aggiunge- dobbiamo far sentire la nostra voce con gli strumenti che la democrazia ci mette a disposizione e in questo caso il referendum del 17 aprile è l’occasione giusta per chiedere al governo di ripensare alle sue scelte e di uscire gradualmente dalla dipendenza dalle fonti fossili e dal petrolioʺ.
Intanto Scarnato, in vista delle elezioni amministrative in programma a giugno, ha deciso di autosospendersi dalla carica di segretario del PD cittadino. Il suo impegno è stato sempre in difesa del territorio “l’ho fatto come segretario del PD di Scanzano- dice- lo farò come sindaco della mia città” e precisa “non sono d’accordo con le scelte fatte dal governo Renzi in materia di petrolio, anche le ultime inchieste ci mostrano in che modo stanno usurpando la bellezza del nostro territorio. Noi dobbiamo pensare ad un altro sviluppo sostenibile, in cui siano protagoniste le fonti di energia rinnovabili”.
Il candidato a sindaco fa di più e lancia un appello ai suoi concittadini “Scanzano è stata sempre reattiva sulle tematiche ambientali, il governo spera nel non raggiungimento del quorum, io spero che qui si registri un vero e proprio record di partecipazione, il 17 aprile – chiude- io andrò a votare Sì per dire no al petrolio, e sono sicuro che lo farà tutta la nostra città perché vogliamo garantire un futuro migliore alla nostra terra e ai nostri figli”.
Apr 14