La prossima campagna elettorale lucana vedrà la conferma al rialzo dell’astensionismo. Oggi più che mai quest’astensionismo non è più semplice scelta politica ma vera e propria disaffezione alla democrazia. Fratelli d’Italia deve tener fede alla sua ragion d’essere: dare agli Italiani una politica libera ed audace. Il voto lucano, al netto dell’astensionismo, è dettato da interessi, quindi ora occorre puntare tutte le proprie forze su un programma politico forte e senza tabù. Sveliamo gli altarini della burocrazia regionale, degli interessi trasversali tra politica, affari e sindacati, ristabiliamo la legalità partendo dall’ambiente e dalla meritocrazia. Puntiamo sul voto d’opinione: dei delusi, degli indignati e degli emarginati. Fratelli d’Italia non ha posti o appalti da distribuire ma dignità ed entusiasmo. Mentre tutti calcolano la soglia della propria eleggibilità, noi calcoliamo i danni di questa martoriata Basilicata e cerchiamo il consenso non con gli uomini o con i loro curriculum, ma con le idee che loro saranno in grado di esprimere, perché sul programma e sul suo compimento si valuta una classe dirigente. Basta aspettare! La Basilicata è morente, compromessa, occupata da forze extre-regionali che se ne fregano del nostro benessere. Dobbiamo fare politica con cuore ed animi, non con numeri ed interessi: la democrazia sarà anche la giustizia dei numeri, tuttavia la storia regionale degli ultimi decenni ci insegna che anche chi ha i numeri può non avere una visione politica. I nostri candidati , invece,viaggeranno per la Basilicata non con il proprio nome ma con un’idea comune, il nostro programma elettorale regionale. Devo, a tal proposito, esprimere il mio pieno apprezzamento al programma elaborato dal collega di FDI Giuseppe D’Armento , ricco di proposte qualitativamente sostanziali e relamente sostenibili. Aggrediamo l’opinione e gli astenuti, carichiamoci sulle spalle ogni sacrificio, lottiamo per un esempio di politica vera e sana: individuiamo candidato presidente e candidati consiglieri prima del verdetto dei vari comitati d’affari regionali, diamo un segnale di vera libertà decisionale.
Ott 06