Regionalismo differenziato, in I CCP si è parlato di scuola
Auditi Claudia Datena e Pasquale Costante dell’ufficio scolastico regionale. Lacorazza: “Il massimo dei posti in deroga in Basilicata per provare a fare rientrare, tutti o almeno in parte, i lucani stabilizzati fuori regione”
Prosegue il lavoro della prima Commissione consiliare (Affari istituzionali) sul percorso di regionalismo differenziato. Al centro dei lavori di questa mattina il tema scuola. Su proposta del presidente della Commissione, Piero Lacorazza (Pd), l’Ufficio scolastico regionale ha preparato uno studio sui dati relativi alla scuola lucana per i vari ordini negli ultimi dodici anni e le proiezioni con le curve di tendenza per i prossimi dieci anni. Ad illustrare il lavoro il direttore dell’Ufficio scolastico regionale, Claudia Datena, e Pasquale Costante, referente Piano nazionale scuola digitale.
In apertura di seduta, Lacorazza, dopo aver ribadito la complessità del lavoro futuro che spetterà agli organismi istituzionali nell’avvio del percorso di maggiore autonomia regionale, ha richiamato l’attenzione sul livello di attuazione del percorso, ricordando l’accordo delle forze di governo e la conferenza stato-regioni prevista per l’11 e 12 luglio prossimo,e l’annuncio di presentazione della legge di avvio dell’iter di autonomia da parte della regione Veneto.
“Il lavoro realizzato dall’Ufficio scolastico, ha riferito Datena, prende in esame i dati comune per comune, con un grafico riepilogativo sui decrementi e incrementi della popolazione scolastica e per le quattro aree interne: area interna 1 “Mercure Alto Sinni”, area interna 2 “Montagna materana”, area interna 3 “Alto Bradano” e area interna 4 “Marmo Platano”. Rispetto all’anno scolastico 2006|2007, la riduzione complessiva di alunni è stata pari ad oltre 15.000 alunni, con riduzioni più marcate nella scuola primaria e secondaria di secondo grado (oltre 5000 alunni per ciascun ordine di scuola)”. Datena ha, poi, sottolineato che “per quanto riguarda gli alunni diversamente abili vi è stato un incremento di circa il 30 per cento (la Basilicata, rispetto ai dati nazionali, fa registrare la percentuale più bassa,pari al 2,2 per cento di alunni con disabilità sul totale degli alunni). In quanto al rapporto tra alunni con disabilità e posti di sostegno la Basilicata, insieme alla Campania e Molise, fa registrare un dato migliore, riuscendo ad assicurare un grado di copertura maggiore rispetto alle altre regioni italiane”. Pasquale Costante ha detto ai commissari che “è stato fatto uno studio capillare sul territorio per quanto concerne la popolazione scolastica, evidenziando i comuni che non hanno più nessun ordine di scuola (Calvera, Cirigliano, Fardella, San Paolo Albanese, Trivigno e Castelluccio superiore) e i comuni, ben 14,che fanno registrare un decremento superiore al 50 per cento. Rispetto alle aree interne è stato realizzato uno studio che mette in evidenza un decremento maggiore, oltre il 30 per cento, nell’area interna 2, quello della “Montagna materana”.
Da parte dei consiglieri intervenuti al dibattito ( Galante, Pace, Romaniello eSoranno) la consapevolezza che la situazione presenta tratti davvero preoccupanti e non solo per quanto riguarda la scuola con la riduzione della popolazione scolastica e la diminuzione dei posti di lavoro ma anche per l’andamento demografico caratterizzato da forte denatalità e il rilevante fenomeno migratorio, per la scelta obbligata delle pluriclassi con evidenti ricadute negative sulla qualità dell’istruzione e il conseguente impoverimento di alcuni comuni. A questo si aggiungono i disagi legati alla viabilità e alla carenza di servizi di trasporto.
Dopo l’illustrazione dello studio,Lacorazza ha ribadito che “non si possono applicare le stesse regole in una città e in un’area interna, soprattutto nel Mezzogiorno. Ricordando le particolari caratteristiche della Basilicata (aree interne, tanto territorio e pochi abitanti),il presidente della Commissione ha fatto l’esempio di quanto già realizzato in Sicilia, con un accordo specifico. “Diventa necessario – ha sottolineato – attivare ogni utile iniziativa, affinché non solo si confermino gli organici dello scorso anno (nonostante il calo degli studenti), ma si acconsenta il massimo dei posti in deroga in Basilicata per provare a fare rientrare, tutti o almeno in parte, i lucani stabilizzati fuori regione. Stiamo provando a ragionare su un documento per fare un passo in avanti attivando la leva del regionalismo differenziato, per cui il tema di una maggiore autonomia sulle piante organiche diviene fondamentale”.
Hanno partecipato ai lavori della Commissione, oltre al presidente Lacorazza (Pd), i consiglieri Soranno (Pp), Romaniello e Pace (Gm), Galante (Ri), Bochicchio (Psi), Rosa (Lb-Fdi), Robortella e Giuzio, Spada (Pd) e Napoli.
Lug 04