In conclusione di seduta il Consiglio regionale ha approvato a maggioranza (con 12 voti favorevoli di Pd, Cd, Pp, Ri, Psi e 6 voti contrari di M5s, Udc, Pdl-Fi e Romaniello del Gruppo misto)un disegno di legge della Giunta sul bilancio di previsione 2016 e pluriennale 2016/2018 dell’Agenzia di promozione territoriale (Apt). Il finanziamento regionale per le spese di funzionamento è pari a 2,6 milioni di euro per ciascun anno(2016, 2017 e 2018), a fronte di un bilancio pari a 4,1 milioni di euro.
Il Consiglio approva i documenti contabili per gli esercizi finanziari 2016/2018 di Arpab, Ardsu e Parchidi Gallipoli Cognato e delle Chiese rupestri del Materano. Via libera agli statuti del Consorzi industriali.
Il Consiglio regionale ha approvato oggi a maggioranza (con 11 voti favorevoli di Pd, Cd, Pp, Ri, Psi e 6 voti contrari di M5s, Udc, Pdl-Fi, Lb-Fdi e Romaniello del Gruppo misto) il disegno di legge della Giunta su “Bilancio di previsione 2016 e bilancio pluriennale 2016/2018 del Parco regionale Gallipoli Cognato Piccole Dolomiti Lucane, bilancio di previsione pluriennale 2016/2018 dell’Azienda regionale per il diritto allo studio universitario della Basilicata (Ardsu) e bilancio di previsione pluriennale 2016/2018 dell’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente della Basilicata (Arpab)”.
Per quanto riguarda l’Arpabprevisto un contributo ordinario annuale regionale pari ad euro 10.931.000,00 all’anno per il periodo 2016/2018 (di cui 7.050.000,00 per le spese di funzionamento) a fronte di un bilancio di previsione di € 29.950.000 (2016), € 14.481.000 (2017) ed € 14.469.000 (2018).Nel 2016 previsto inoltre un contributo di 10.000.000,00 per l’acquisto delle apparecchiature.Il finanziamento della Regione in favore del Parco regionale Gallipoli Cognato piccole dolomiti lucane a titolo di concorso nelle spese di funzionamento per gli esercizi finanziari 2016/2018 è pari ad euro 450.000,00 all’anno a fronte di un bilancio pari ad euro 681.000 per il 2016, 671.700 per il 2017 e 671.000 per il 2018.L’Ardsu riceverà invece dalla Regione, sempre per gli esercizi finanziari a titolo di concorso delle spese di funzionamento, euro 518.900,00 all’anno a fronte di un bilancio di previsione pari ad euro 15.386.000 per il 2016, 8.945.000 per il 2017 e 5.287.000 per il 2018.
Approvato a maggioranza (con 10 voti favorevoli di Pd, Pp, Ri e Psi e 4 voti contrari di M5s, Udc e Romaniello del Gruppo misto) anche il rendiconto per l’esercizio finanziario 2014 dell’Arpab.
Sempre a maggioranza(con 11 voti favorevoli di Pd, Cd, Pp, Ri, Psi e 4 voti contrari di M5s, Pdl-Fi e Lb-Fdi e 2 astensioni di Mollica dell’Udc e Romaniello del Gruppo misto) sono stati approvati il bilancio di previsione 2016 e quello triennale 2016-2018 dell’ente di gestione del Parco archeologico storico naturale delle Chiese rupestri del Materano. Il contributo della Regione è di 450.000 euro all’anno per il triennio 2016/2018, a fronte di un bilancio di 614.732 (2016), 558.580 (2017) e 558.580 (2018).
L’Aula ha inoltre approvato a maggioranza (con 10 voti favorevoli di Pd, Cd, Pp, Ri, Psi e 6 voti contrari di M5s, Udc, Pdl-Fi, Lb-Fdi e Romaniello del Gruppo misto)due delibere della Giunta inerenti gli Statuti dei Consorzi per lo sviluppo industriale della provincia di Potenza e della provincia di Matera.
Statuto Regione, sì dell’Assemblea a nuova stesura. A seguito dell’impugnativa del Governo nazionale la Carta fondamentale della Regione è stata modificata negli articoli 21, 72 e 91 e approvata a nuovamente in prima lettura. La seconda lettura prevista fra non meno di 60 giorni.
Il Consiglio regionale ha approvato a maggioranza, in prima lettura ( con 16 voti favorevoli di Pd, Cd, Pp, Ri, Psi, Pdl-Fi, Lb-Fdi, 1 voto contrario di Romaniello del Gm e 2 astensioni del M5s) la proposta di legge sulle “modifiche allo Statuto regionale a seguito dell’impugnativa del Governo”.Le modifiche si sono rese necessarie in quanto il Governo ha impugnato lo scorso 8 aprile la legge statutaria che era stata approvata in seconda lettura il 22 febbraio e pubblicata sul Bollettino ufficiale della Regione n.10 dell’11 marzo 2016.L’impugnativa del Governo riguardava gli articoli 21 (la Consulta di garanzia statutaria), 72 (il bilancio e gli altri documenti contabili) e 91 (la proroga degli organi) per contrasto con gli articoli 117, comma 3 e comma 2, lett. e) e 126 della Costituzione.
Accogliendo i rilievi formulati dal Governo,l’Assemblea ha modificato queste norme ed altri articoli in qualche modo ad esse collegati (artt. 30, 45, 48, 58, 71, 74, 75, 80 e 82).
In particolare, per quanto riguarda l’art. 21, è stato disposto che la Consulta di garanzia statutaria sia composta da “tre esperti in materie giuridiche, eletti a maggioranza dei due terzi dal Consiglio regionale” (eliminando quindi la previsione che uno dei tre membri sia un magistrato in quiescenza). Con l’art.91, in caso di scioglimento anticipato del Consiglio per gravi violazioni di legge (comma 1 art. 126 Costituzione), si stabilisce che “non si dà luogo a proroga degli organi” (nella precedente versione dello Statuto si prevedeva che fosse la Consulta ad indire elezioni e adottare atti urgenti e indifferibili in assenza di diversa disposizione del decreto del Presidente della Repubblica). Con l’art.72, a differenza della precedente versione, si fa esplicito riferimento al rispetto del decreto legislativo n. 118 del 2011 per quanto riguarda i termini di presentazione dei documenti economico-finanziari regionali.
E’ stato, inoltre, modificato l’articolo 53 della legge statutaria, relativo alla mozione di sfiducia, per renderlo conforme a quanto previsto dall’art. 126, comma 2 della Costituzione: “Il Consiglio può esprimere la sfiducia nei confronti del Presidente della Giunta mediante mozione motivata, che è presentata da almeno un quinto dei consiglieri” (in luogo dei sette consiglieri previsti nella precedente stesura).
Così come prevede l’art. 123 della Costituzione, lo stesso testo approvato oggi dovrà essere nuovamente approvato dal Consiglio regionale in seconda lettura a distanza di almeno due mesi dalla prima approvazione. Le modifiche allo Statuto sono state illustrate in Aula dal presidente della prima Commissione Vito Santarsiero.