Il Consiglio regionale ha approvato a maggioranza (con 15 voti favorevoli di Pd, Cd, Pp, Ri, Udc, Gm e 3 astensioni di M5s e Lb-Fdi)una delibera della Giunta regionale che stabilisce criteri e modalità per la concessione dei contributi “in favore degli emigrati lucani nei Paesi dell’America latina”, così come prevede la legge regionale n. 43/1998.
Per il 2016 previsto uno stanziamento di 80 mila euro, che saranno assegnati alle associazioni che ne faranno richiesta per la “fornitura di beni e servizi, anche di carattere sanitario e per la formazione” e per “sussidi in denaro per interventi di carattere sanitario e scolastico”. Sarà inoltre data priorità al completamento dei progetti già avviati e finanziati con il contributo della legge regionale n. 43/1998.
Lotta alle infezioni ospedaliere, si a mozione Napoli
Il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità una mozione proposta dal capogruppo del Pdl-Fi Michele Napoli che impegna la Giunta “a definire piani e programmi regionali di prevenzione delle infezioni ospedaliere attraverso cui perseguire l’obiettivo della progressiva riduzione del tasso di infezioni registrate nelle strutture sanitarie della Basilicata, anche mediante il recepimento di protocolli e azioni implementate in altri contesti e avvalendosi del fattivo supporto di autorità come l’Agenas nella predisposizione di buone pratiche attraverso cui garantire la sicurezza dei pazienti e degli operatori sanitari”.
“Le infezioni ospedaliere rappresentano un serio problema di salute pubblica e generano un notevole costo a livello economico e umano”, si legge nel documento dove si evidenzia inoltre che “i dati fatti registrare dalla Basilicata nel primo semestre 2015 con riferimento all’indicatore ‘infezioni post – chirurgiche’ sono sensibilmente peggiori rispetto alla media nazionale”.
Con la mozione si impegna inoltre il governo regionale “ad istituire e rafforzare i sistemi di sorveglianza attiva a livello regionale e a livello delle singole strutture ospedaliere; a promuovere l’istruzione e la formazione degli operatori sanitari; a migliorare l’informazione dei pazienti ad opera delle istituzioni sanitarie regionali; a sostenere la ricerca scientifica contro le infezioni da organismi farmacoresistenti”.
Risorse idriche, si a mozione Mollica – Pace
Il Consiglio regionale ha approvato a maggioranza (con 12 voti favorevoli di Pd, Pp, Udc, Pdl-Fi, Psi e Pace del Gruppo misto, 2 voti contrari del M5s e 1 astensione di Romaniello del Gruppo misto) una mozione sul tema delle risorse idriche proposta da Francesco Mollica (Udc) e Aurelio Pace (Gm).
Il documento impegna il presidente della Giunta a “chiedere al Governo nazionale ulteriori fondi per implementare il controllo ed il monitoraggio, soprattutto in ragione di quanto sta emergendo dalle indagini giudiziarie in corso ed ancora al vaglio degli inquirenti e di provvedere al rinnovi dell’Accordo di programma sulle acque, ormai scaduto da tempo, rivedendo regole e condizioni ed anche prevedendo la compartecipazione alle spese della Regione Puglia, necessarie per il controllo ed il monitoraggio della salubrità della risorsa idrica interregionalizzata”.
La mozione impegna, inoltre, il presidente Pittella “a recuperare le somme dovute dalla Puglia alla Basilicata in forza dell’Accordo sull’acqua”. Nel documento si evidenzia inoltre che il Consiglio regionale della Puglia ha approvato una mozione diretta ad effettuare controlli sul nostro invaso del Pertusillo e si sottolinea che si tratta di una ingiustificata ingerenza, invasiva e lesiva del potere di autodeterminazione della Basilicata.
Società sportive e defibrillatori, sì dell’Aula a mozione
Sì dell’Assemblea all’unanimità su una mozione, primo firmatario il consigliere Napoli (Pdl-Fi) e sottoscritta anche dai consiglieri Bradascio (Pp) e Galante (Ri), sull’obbligo di una dotazione di defibrillatori per le società sportive dilettantistiche.
Con il documento si impegna la Giunta regionale “a prevedere una capillare ed opportuna campagna di informazione atta a sensibilizzare l’opinione pubblica e soprattutto le nuove generazioni sull’importanza della cultura dell’emergenza cardiologica; a promuovere la diffusione dei defibrillatori presso tutti i luoghi pubblici di aggregazione che ad oggi ne sono sprovvisti; a sostenere economicamente le associazioni e le società sportive dilettantistiche operanti sul territorio regionale, sia mediante la concessione di contributi economici in favore di quanti partecipano a corsi di formazione finalizzati al rilascio di un attestato di autorizzazione all’impiego del defibrillatore, sia mediante un rimborso delle spese sostenute per l’acquisto di tali apparecchiature, fino al massimo del 50 per cento della spesa ammessa e comunque entro il limite massimo di 800 euro per ogni defibrillatore acquistato”.
Nel dibattito che ha preceduto il voto sono intervenuti i consiglieri Galante (Ri) e Bradascio (Pp), Leggieri (M5s), Napoli (Pdl-Fi) e l’assessore alle Politiche della Persona Franconi.
Il Consiglio regionale ha approvato all’unanimitàuna mozione presentata dal capogruppo diLb-FdiGianni Rosa sugli sportelli di prossimità. Nell’evidenziare “i disagi che vivono i cittadini e gli operatori del diritto a seguito della prima riforma della geografia giudiziaria che ha portato alla soppressione del tribunale di Melfi e della sede distaccata di Pisticci del tribunale di Matera”, con il documento si chiede l’impegno del presidente e della Giunta regionale affinché si “realizzino, in collaborazione con il Ministro della Giustizia e le pubbliche amministrazioni e gli altri enti territoriali interessati, gli sportelli di prossimità “.
“Sportelli – viene ribadito nel documento – con competenza territoriale sull’intero territorio dei comuni che facevano parte del circondario dei tribunali soppressi, e che garantiscano funzioni strutturali per l’accesso alla giustizia dei cittadini, oltre l’attività di informazione/certificazione come deposito degli atti giudiziari da parte degli avvocati e delle istanze proponibili direttamente dagli utenti per mezzo di un sistema di tecnologie dell’informazione e della comunicazione; audizione testimoni e interrogatori formali; celebrazione udienze in materie specificate con magistrati assegnati; funzioni di risoluzione alternativa delle controversie”.
Agli sportelli anche il compito di esplicare “attività come l’educazione dei cittadini alla legalità, attraverso attività formative legate alle ADR (strumenti di risoluzione delle controversie alternativi al procedimento giurisdizionale ordinario), disciplinate da apposita convenzione Stato/Comune interessato”.
Concessioni demaniali marittime, sì a mozione Robortella.
Con il documento si chiede alla Giunta regionale di agire nei confronti del Governo “in modo tale da prolungare la scadenza delle concessioni in essere nel periodo non inferiore a trent’anni”.
Il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità una mozione, d’iniziativa del consigliere Robortella (Pd) inerente le concessioni demaniali marittime.
Ravvisata l’opportunità di una “revisione della direttiva europea Bolkestein (dal 1 gennaio 2016 le concessioni demaniali non possono essere più rinnovate automaticamente, ma dovranno essere oggetto di un bando con procedura di evidenza pubblica alla scadenza temporale di ogni concessione) per le aree demaniali marittime con finalità di turismo balneare a vantaggio di una nuova normativa che, pur riconoscendo il principio della concorrenza, salvaguardi le specificità di settore e tuteli gli attuali esercenti negli investimenti effettuati preservando, a beneficio degli utenti, l’esperienza professionale e le competenze maturate”, con il documento si impegna la Giunta regionale “a seguire con la massima attenzione lo sviluppo della vicenda e le prospettive dell’intero comparto balneare marittimo, anche al fine di elaborare opportune sollecitazioni da inserire negli idonei strumenti di programmazione, finalizzate al rafforzamento delle dinamiche di sviluppo della costa lucana”.
Si chiede, altresì, che la Giunta regionale “agisca nei confronti del Governo in modo tale da prolungare la scadenza delle concessioni in essere nel periodo non inferiore a trent’anni, nell’ottica di una politica di ‘doppio binario’ ovvero che distingua le concessioni attualmente in vigore da quelle di nuova assegnazione affinché alle prime sia assegnato un periodo transitorio non inferiore ai trent’anni, alle seconde si applichi immediatamente un regime di gare di evidenza pubblica”.
Nel dibattito che ha preceduto la votazione sono intervenuti i consiglieri Robortella e Lacorazza (Pd) e l’assessore alle Infrastrutture Benedetto.
“Verificare altre possibilità per gli esperti del Por”.
Approvata una mozione di Cifarelli, Lacorazza, Santarsiero, Castelgrande, Romanielloe Galante che chiede alla Giunta“di sospendere e revocare l’iter del bando di esternalizzazione delle attività connesse all’assistenza tecnica sui fondi europei”
Verificare anche altre possibilità oltre a quella affidare all’esterno, attraverso una gara, il servizio di assistenza tecnica per la gestione dei fondi comunitari “e, nel caso, sospendere e revocare l’iter del bando di esternalizzazione delle attività connesse all’assistenza tecnica sui fondi europei per procedere ad una diversa modalità di espletamento del servizio”: è quanto chiede al governo regionale una mozione, proposta dai consiglieri Cifarelli, Lacorazza, Santarsiero, Miranda Castelgrande (Pd), Romaniello (Gm) e Galante (Ri), approvata oggi all’unanimità dal Consiglio regionale.
Il documento fa riferimento alla gara attualmente in fase di svolgimento, per l’importo di 35 milioni di euro, con la quale la Regione intende individuare una società esterna che dovrà assicurare il servizio di assistenza tecnica con l’impiego di 121 tecnici. Con questa procedura la Basilicata “diventerebbe una delle poche regioni che esternalizzano i servizi di assistenza tecnica sui fondi europei, rinunciando di fatto a un controllo diretto su tali attività”, si legge nella mozione. Nel documento approvato dal Consiglio regionale si fa notare, inoltre, che “la Corte dei Conti italiana è sfavorevole all’esternalizzazione delle attività di controllo verso il settore privato” e che “con la procedura di affidamento a società terza, lo stesso servizio costa all’amministrazione circa 18 milioni di euro in più” rispetto ai 17 milioni spesi i precari che attualmente svolgono questo servizio.
Nel documento infine viene evidenziato che “le forme per potersi avvalere di personale di assistenza tecnica (oltre all’esternalizzazione) sono diverse”: da un’agenzia di coesione territoriale, a società in house quali Formez e Tecnostruttura, fino all’attivazione di contratti con esperti dotati di partita iva.
Nel dibattito che ha preceduto la votazione sono intervenuti i consiglieri Cifarelli, Lacorazza e Santarsiero (Pd), Napoli (Lb-Fdi), Romaniello (Gm), Perrino (M5s), Galante (Ri) e il presidente della Regione Pittella.