Regione Basilicata approva costituzioe Api-Bas, assessore regionale Cupparo: “Smentiti i sostenitori di sciagure politiche”. Di seguito la nota integrale.
“L’approvazione in Consiglio regionale della legge di istituzione di Api-Bas, arricchita di emendamenti presentati da consiglieri della maggioranza, dopo una preziosa e paziente azione di mediazione e confronto del presidente Bardi, mette la parola fine alle polemiche e alle strumentalizzazioni agitate in tutte queste settimane e smentisce quanti hanno scritto paginate di giornale prefigurando sciagure politiche”.
È quanto dichiara l’assessore alle Attività produttive, Francesco Cupparo.
“Si prenda atto – prosegue Cupparo – che la massima istituzione regionale ha deciso una svolta storica nella governance delle aree industriali e nelle politiche per lo sviluppo produttivo e l’occupazione della nostra regione e, sia da parte degli oppositori che degli “uccelli del malaugurio” e con patente di iettatore, si dimostri il rispetto dovuto alla democrazia istituzionale. Dispiace piuttosto constatare che le opposizioni, in particolare espressioni di quel centrosinistra che per decenni non ha saputo o voluto individuare soluzioni, si siano trincerate dietro questioni procedurali alla presentazione degli emendamenti senza esprimere uno straccio di valutazione di merito. Di questa forma di opposizione rissosa, purtroppo, dobbiamo farci una ragione.
Adesso ci attende, prioritariamente, il delicato e non facile lavoro del superamento dell’attuale Consorzio per lo Sviluppo Industriale della Provincia di Potenza che sarà posto in liquidazione e, contestualmente, la Giunta nominerà il liquidatore che subentrerà in tutti gli organi ordinari e straordinari del Consorzio. Al termine della procedura di liquidazione il Consorzio sarà sciolto. Siamo certi di aver dato una prima risposta alle questioni di emergenza che agitano da troppo tempo il Consorzio e i lavoratori addetti ai servizi. Contestualmente avvieremo il programma per l’attuazione e la gestione di interventi coordinati di infrastrutturazione, di rilancio e valorizzazione delle aree produttive regionali anche con riguardo alla predisposizione di strumenti semplificativi per l’insediamento nelle stesse, oltre alla gestione e manutenzione delle aree industriali regionali.
Sono certo che con il tempo e il lavoro dei prossimi mesi, imprenditori, forze sociali e quanti non hanno atteggiamenti pregiudiziali, con i quali il dialogo continuerà, saranno in grado di valutare compiutamente la più ampia strategia che punta a dare servizi adeguati alle aziende localizzate e ad attrarre nuovi investimenti e nuove localizzazioni e quindi nuovi posti di lavoro.
Un punto è fermo ed ancora più rilevante in questa fase della pandemia con le conseguenze socio-economiche che tutti conosciamo: nelle politiche di promozione delle aree produttive regionali che attueremo anche tramite azioni di marketing, sia a livello nazionale che internazionale, con le relative dotazioni infrastrutturali e di servizio nonchè dei settori produttivi che possono beneficiare di condizioni di vantaggio o di incentivi fiscali, niente sarà più come prima”.