“Dopo circa quarant’anni la Regione Basilicata si avvia a dotarsi di una nuova legge sul diritto allo studio, più adatta alle esigenze sempre più complesse della società contemporanea”. Lo afferma l’assessore regionale alla Formazione, Roberto Cifarelli, commentando l’approvazione, da parte della Giunta regionale del disegno di legge “Diritto allo studio e sostegno all’apprendimento permanente nel corso della vita attiva”.
“Si tratta di una proposta – continua Cifarelli – che resta aperta al confronto con i diversi attori coinvolti, dalle istituzioni didattiche alle organizzazioni sindacali e datoriali, al forum dei giovani della Basilicata, alle consulte studentesche per rendere questa ipotesi normativa non solo il più possibile condivisa, ma anche coerente alle diverse istanze della comunità regionale.
Intanto avevamo la necessità, dopo circa quarant’anni dalle “Norme per l’attuazione del diritto allo studio” di dare alla Basilicata un quadro legislativo più connesso: alla evoluzione strutturale delle politiche educative, di istruzione e formazione, avvenuta negli ultimi anni, a livello nazionale e regionale; alla concezione dei diritti individuali dell’apprendimento; all’evoluzione degli assetti organizzativi della Regione, in particolare con la costituzione della LAB- Lavoro e Apprendimento Basilicata; all’evoluzione del quadro normativo nazionale”.
Con il presente disegno di legge si intende superare la concezione del diritto allo studio focalizzata sul solo ambito scolastico; l’articolazione per ” servizi specifici ” della norma precedente (L. R. 21/79) e la dimensione di intervento basata essenzialmente su misure di natura passiva.
“Il disegno di legge, inoltre – aggiunge l’assessore – si pone nell’ottica di rafforzare il rapporto tra misure di natura passiva e misure di natura attiva, nella logica dello sviluppo delle capacitazioni individuali, al fine di costruire un sistema innovativo, in cui la formazione diventa uno strumento di trasmissione di competenze e conoscenze in un più ampio quadro di finalità volte a promuovere azioni mirate. La proposta, inoltre, intende coniugare due principi fondamentali: quello della più ampia inclusione e quello della valorizzazione del merito”.
Il disegno di legge è strutturato in tre titoli: I ” Principi Generali “, II “Diritto allo studio nell’ambito dei sistemi educativi, di istruzione e formazione professionale e nell’apprendimento permanente”, le “Norme comuni di indirizzo delle politiche per il diritto allo studio ed il sostegno all’apprendimento permanente”.
Alla luce della evoluzione del sistema dell’apprendimento la finalità del disegno di legge è quindi quella di “promozione ed attuazione del diritto allo studio” e “sostegno all’apprendimento permanente”, in modo integrato con le politiche di istruzione, formazione, cultura sviluppo economico e inclusione sociale.
I principi su cui si regge la proposta sono: eguaglianza ed equità, capacità, parità degli uomini e delle donne, lotta alla discriminazione, promozione dello sviluppo economico, sociale, dell’occupazione, della cultura e della ricerca scientifica.
Gli obiettivi sono: garanzia della completa scolarizzazione, rimozione degli ostacoli alla partecipazione all’offerta di ogni ordine e grado, accesso e partecipazione all’offerta educativa, di istruzione e formazione in applicazione dei principi della Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità, valorizzazione degli apprendimenti, prevenzione e contrasto della dispersione, valorizzazione del merito.
Il disegno di legge prevede che la Regione programmi le misure per il diritto allo studio nell’ambito dei sistemi educativi, di istruzione e formazione professionale, nonché rivolte all’apprendimento permanente, con l’estensione delle politiche a: il sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita fino a sei anni; il costituendo sistema regionale di istruzione e formazione tecnica superiore; l’offerta di formazione professionale; l’apprendimento degli adulti, anche con specifica attenzione alle competenze d’uso delle tecnologie digitali.
Il disegno di legge sarà pubblicato per estratto sul bollettino ufficiale della Regione e sarà trasmesso al Consiglio regionale per le opportune valutazioni e per l’approvazione finale.
Ott 26