Federica Aldrovandi, presidente Associazione Famiglia Futura odv in una nota esprime soddisfazione per l’approvazione della legge regionale a tutela delle terapie ex articolo 26 e augura un sereno Natale alle famiglie lucane con bambini diversamente abili. Di seguito la nota integrale.
Finalmente quest’anno le famiglie dei bambini con disabilità lucani potranno trascorrere un Natale più sereno. Il regalo più significativo è arrivato a sorpresa nella serata del 19 dicembre scorso, quando il Consiglio Regionale ha approvato il DDL a firma del Consigliere Regionale Nicola Massimo Morea.
Nelle scorse settimane, infatti, Morea si era concretamente impegnato nel raccogliere la richiesta di aiuto lanciata dall’Associazione Famiglia Futura ODV, che denunciava una inammissibile sperequazione nelle assegnazioni di fondi per le terapie riabilitative destinate ai bambini con disabilità, e che aveva determinato in passato lo stop delle stesse a causa di una carenza di risorse in particolare nei confronti del Centro Rham di Matera, che garantisce oggi le terapie di oltre 130 minori e ha una lista di attesa di circa 50 piccoli pazienti. Ad ottobre scorso il Presidente di “Famiglia Futura” Federica Aldrovandi, era stata audita in Quarta Commissione Regionale proprio per denunciare l’inefficacia e la disparità delle assegnazioni dei fondi, che attualmente seguono il criterio dello “storico”. La stessa ha invece proposto di adottare i “fabbisogni del territorio” come principio guida, in modo di poter assicurare, a tutti gli aventi diritto, la garanzia e la continuità delle terapie fondamentali soprattutto in età evolutiva per una piena inclusione dei bambini. Morea era inoltre intervenuto in occasione dell’incontro pubblico, promosso da SPI-Cgil, Associazione Famiglia Futura ODV, FLC CGIL Matera e Cittadinanza Attiva, in occasione della Giornata Internazionale dei Diritti delle Persone con Disabilità, tenutosi a Matera il 3 dicembre scorso, ribadendo la ferma intenzione di dare risposte concrete, istituendo una cabina di regia partecipata che diriga e vigili sulle assegnazioni di budget destinate all’ex art.26, in modo da azzerare gli sprechi e garantire il diritto alla salute a tutti i lucani.
Aldrovandi commenta così: “Siamo, in primis, davvero grati al Consigliere Morea, che ha sposato la nostra causa e l’ha perorata, prima in IV Commissione e poi in Consiglio Regionale, sino a porre concretamente il primo fondamentale tassello affinché i diritti alla Salute e alla Inclusione dei nostri figli siano riconosciuti, tutelati e garantiti.
Dopo tante parole a vuoto vediamo finalmente i fatti, e questo grazie all’impegno concreto e fattivo di una persona che non ha avuto paura di scardinare un sistema incancrenito e iniquo, e che ha portato avanti una lotta di civiltà, andando oltre le dinamiche di partito e i vari schieramenti, e si è messo a servizio dei cittadini, in particolare dei più deboli. Era infatti imprescindibile avere un riferimento legislativo in tal senso, che ci tutelasse in modo definitivo e sicuro, e ora finalmente questa legge regionale è realtà. Unico dato che ci lascia perplessi, è la incomprensibile resistenza di alcuni Consiglieri durante la votazione, i quali hanno preferito “astenersi”. Ci sarebbe piaciuto vedere questa legge approvata all’unanimità. Pertanto il nostro compito sarà anche quello di continuare a lavorare per far comprendere a tutti gli esponenti politici che ci sono dei principi che vanno ben oltre il colore, le fazioni o il campanilismo, e che dovrebbero essere condivisi da tutti perché a tutela dei diritti fondamentali dell’uomo.
Siamo comunque molto soddisfatti del risultato ottenuto, e crediamo sempre più fermamente che la partecipazione della società civile alle dinamiche decisionali delle amministrazioni sia l’unica vera via per restituire alla politica la propria vocazione, ovvero quella di dare risposte concrete alle esigenze reali del territorio.
Aspettiamo a questo punto la consegna dei fabbisogni dettagliati da parte di entrambe le Aziende Sanitarie, affinché si possa procedere celermente con l’istituzione di un tavolo di lavoro che possa, tramite appunto l’analisi dei fabbisogni rilevati, azzerare le sperequazioni e superare i criteri fino ad ora adottati e che hanno determinato una discriminazione inaccettabile a danno di alcuni bambini con disabilità lucani. Sarà un lavoro complesso e delicato, ma con la partecipazione di tutti gli attori in gioco e la trasparenza, confidiamo nella possibilità di raggiungere dei risultati concreti a favore di tutti i minori coinvolti in tempi utili a scongiurare qualsivoglia possibile sospensione delle terapie. Non potevamo sperare in un regalo di Natale migliore.”
La legge prevede infatti l’appianamento delle differenze territoriali per quanto riguarda le economie degli ex art.26, redistribuendole in favore delle aree regionali oggi meno coperte, quindi in particolare per gli utenti della provincia materana, e delle strutture con maggiore richiesta di accessi e fondi non sufficienti a coprire la domanda. Inoltre, saranno finalmente privilegiate le prestazioni ambulatoriali in favore dei minori, che oggi sono invece trascurate da molti centri perché meno remunerative per gli stessi. Da oggi, invece, i centri riabilitativi convenzionati e accreditati dovranno investire in strutture adeguate come spazi e attrezzature e personale altamente qualificato per garantire terapie efficaci e mirate a tutti gli aventi diritto, e, soprattutto, si scongiurerà lo spettro dello stop e delle liste di attesa.”
Un augurio di speranza concreto, per un nuovo anno all’insegna della equità e della partecipazione per tutti i cittadini lucani.