Il sindaco Mancini di Pomarico ha inviato alla nostra redazione una nota che riguarda una vicenda incresciosa che riguarda categorie disagiate, in particolare talassemici e nefropatici.
Mi sento di dover fare appello a chi dovrebbe avere la sensibilità di sbloccare una situazione incresciosa che va avanti oramai da anni. Un pignoramento verso terzi che blocca fondi di ogni tipo provenienti dalla Regione. La vergona è che in Regione vengono bloccati fondi destinati a categorie delicate come talassemici e nefropatici, oltre che per la mensa scolastica, trasporto urbano e altri servizi primari per la nostra comunità.
Circa un anno fa, grazie anche alla sensibilità del dirigente regionale Elio Manti, che preso atto che il Giudice dell’Esecuzione del Tribunale di Potenza, aveva provveduto a dichiarare nullo il pignoramento, siamo riusciti a sbloccare una trance di fondi fermi dal 2014, anno in cui l’allora sindaco Casolaro, in piena campagna elettorale, non si preoccupò di opporsi alla procedura del pignoramento verso terzi avviata dai creditori, lasciando così via libera a questo procedimento a dir poco forzato.Infatti bastava semplicemente che il Comune di Pomarico avesse fatto opposizione e non ci sarebbe stato alcun pignoramento da parte di nessuno.
Ora però, la situazione è tornata ed essere insostenibile, in questi giorni, mi è giunta una petizione a firma di molteplici cittadini affetti da talassemia e nefropatia, con la quale lamentano la mancata corresponsione delle provvidenze economiche- previste per legge- appunto per coloro che sono affetti da tali patologie.
Gli esponenti evidenziano che dal 1° novembre 2017 non ricevono dal Comune la liquidazione delle loro spettanze. Essi sono costretti a portarsi presso il Presidio Ospedaliero di Matera, con cadenza quasi quotidiana, al fine di ottenere le cure previste e non possono continuare in tale andirivieni, atteso che la mobilità Pomarico-Matera e viceversa ha un notevole costo.
Ho dovuto evidenziare, per quello che può servire in questi casi di disagio sociale, che non è colpa del Comune la mancata corresponsione delle somme di che trattasi, ma tale inadempienza è da addebitarsi alla Regione Basilicata, la quale ha bloccato i fondi necessitanti per le categorie di cittadini disagiati- come anche per altri capitoli di bilancio- a seguito di una procedura esecutiva anomala.
Infatti, a seguito di – come innanzi detto- questa è una procedura che non pare essere conforme ai crismi previsti dalla legge in materia di esecuzioni mobiliari, la Tesoreria della Regione Basilicata ha bloccato una serie di stanziamenti destinati al Comune di Pomarico per i servizi essenziali alle persone.
Inoltre, il comune di Pomarico ha anticipato tali somme fino a quando è stato nella possibilità di poterlo fare, cercando di alleviare il più possibile lo stato di disagio che purtroppo accompagna quotidianamente questa categoria di persone afflitta da problemi di salute.
Ora mi affido, come allora, in un senso di comprensione da parte degli organi regionali, affinchè vogliano seguire la stessa procedura passata, provvedendo a sbloccare le somme, permettendo ai cittadini disagiati di poter vivere una vita migliore, senza preoccupazioni di sorta.