L’Associazione Matera Ferrovia Nazionale in una nota rilancia il tema deii collegamenti e dei trasporti ferroviari in tutto il territorio regionale. Di seguito la nota integrale.
La “questione Ferrovie dello Stato a Matera” vive un momento di stallo. E non potrebbe essere diversamente alla luce del ritorno del Covid 19 e del recente insediamento della nuova compagine comunale. Le Istituzioni e la politica, però, dai sottosegretari ai parlamentari, dai presidenti ai sindaci agli assessori e consiglieri regionali e comunali, devono comunque sollecitare l’iter burocratico, a Roma, per la ripresa dei lavori sulla ferrovia Ferrandina-Matera.Tutti,infatti, devono sentirsi impegnati per migliorare collegamenti e infrastrutture stradali e ferroviarie della Basilicata volte a modernizzare e a rendere finalmente efficienti la viabilità e i trasporti con i quali lavoratori, studenti, cittadini, imprenditori e turisti fanno i conti ogni giorno.
Non possiamo non apprezzare, in proposito, la buona notizia data dalla Regione Basilicata circa la “regolarizzazione” delle navette Matera-aeroporto di Bari delle quali in un recente passato si è parlato soprattutto per la loro inefficienza. Come pure non poco risalto è stata data all’istituzione di collegamenti su gomma (3 al giorno) dal Vulture-Melfese per Matera. La domanda, tuttavia, sorge spontanea: e le navette (altrettanto importanti) per Ferrandina-scalo Matera in coincidenza dei treni delle FS? Siamo, ovviamente, in attesa anche di queste buone notizie da parte dell’assessora regionale Merra e del consigliere Zullino, tenendo conto che si tratta di collegamenti pubblici che devono servire non solo per i treni ma anche per raggiungere dallo scalo basentano e dal capoluogo provinciale i diversi paesi dell’entroterra materano e del Metapontino. Centri ignorati invece dai recenti provvedimenti della Regione Basilicata.
Intanto, speriamo che i moderni bus acquistati da una azienda del Potentino vengano utilizzati pure per il servizio che la stessa azienda espleta in alcuni paesi della provincia di Matera, visto che la loro fornitura è avvenuta prevalentemente con fondi pubblici europei e regionali. Per questo il loro impiego deve avvenire anche nel Materano, dove spesso i viaggiatori fanno i conti con carenze di vario tipo che creano non poca apprensione circa la sicurezza e il distanziamento. E dopo l’acquisto dei bus aspettiamo nuovi treni con i fondi del Recovery Fund.
Ma a Merra e a Zullino ricordiamo che siamo sempre in attesa di vedere realizzati i diversi impegni per potenziare e velocizzare i collegamenti ferroviari dal Materano (e quindi dalla Basilicata) per Roma, secondo quanto da loro condiviso a Matera un anno fa. E in quell’occasione la scrivente Associazione sollecitò anche il potenziamento del servizio ferroviario da Potenza per Metaponto-Policoro-Nova Siri, del quale la Regione Basilicata farebbe bene ad occuparsi sin da ora in vista dell’istituzione della Facoltà di Medicina a Potenza. O si utilizzeranno “solo” autobus?
Si parla tanto di divario tra Nord e Sud del Paese: non vorremmo continuare a parlare di inutili e sterili divari proprio all’interno della “piccola” Basilicata che ha bisogno di dialogo e collaborazione tra le parti sociali. D’altronde, non si diventa assessore o consigliere regionale per “sistemare” soprattutto le cose di “casa propria”, bensì per gestire fabbisogni pubblici che la collettività paga in tutta la regione. Di cui chi fa politica è chiamato a rappresentare e a dare risposte nelle varie sedi istituzionali.