“Esprimo apprezzamento il per trasferimento dell’immobile di proprietà dell’ALSIA sito in Via delle Cererie di Matera al Comune di Matera vincolando la sua destinazione d’uso per attività di mensa per i poveri”. Questo il commento del capogruppo PD Roberto Cifarelli a seguito dell’approvazione da parte del Consiglio regionale di un suo emendamento alla legge di Stabilità 2016”.
“Infatti, continua il capogruppo PD in consiglio regionale, la mensa per i poveri istituita dal compianto ed indimenticato Don Giovanni Mele, nel corso degli ultimi anni, con i locali a disposizione per l’attività, non riesce più ad essere adeguato per il servizio”.
Con l’emendamento approvato, conclude Roberto Cifarelli, la regione ha inteso trasferire l’immobile di proprietà dell’ALSIA sito in Via delle Cererie al Comune di Matera vincolando la sua destinazione d’uso alle suddette attività consentendo in questo modo di dare continuità e migliore organizzazione ad una così lodevole iniziativa”.
Feb 03
“Esprimo apprezzamento il per trasferimento dell’immobile di proprietà dell’ALSIA sito in Via delle Cererie di Matera al Comune di Matera vincolando la sua destinazione d’uso per attività di mensa per i poveri”. Mi sembra di essere ritornato nell’epoca Feudale ai tempi del Conte di Tramontana , dove i Baroni, i Marchesi, ecc…. da una parte sfruttavano il POPOLO PER I LORO SPORCHI GUADAGNI LI METTEVANO ALLA FAME. NEL frattempo con la complicità del clero, aprivono le mese per i poveri e elargivano dopo aver assistito alla messa della domenica nei loro sgargianti abiti l’elmosina a quelli che fino al SAbato prima( ma pure la domenica) avevano sfruttato come schiavi.Mi viene da scrivere una parolaccia, ma mi astengo.Ma il loro compito primario non è dara elemosina, ma Dignità alle persone, era meglio che invece di una mensa per i poveri,veniva destinato a qualcuno prima che diventi povero, o permettere ai poveri di non essere più tali. cit Papa Francesco :una maggiore attenzione alla giustizia sociale può avvenire grazie a più etica nell’economia oppure è giusto ipotizzare anche cambiamenti strutturali al sistema?
«Innanzitutto è bene ricordare che c’è bisogno di etica nell’economia, e c’è bisogno di etica anche nella politica.A quando invece dell’elmosina e delle mense per i POVERI un po di GIUSTIZIA SOCIALE
Facciamo che mi astengo anche io dal giudicare quello che lei scrive,perchè voglio pensare che non conosca la storia di Don Giovanni Mele e della mensa a lui intitolata.
Le consiglio di andare a fare un giro e conoscere la realtà e le persone che ci lavorano gratis 365 giorni ogni anno (366 durante i bisestili).
Giovanni Mele,mio zio,è sempre stato un parroco atipico.Per farle capire una specie di Don Gallo.Per questo motivo è stato sempre visto con poca benevolenza dal Vaticano,che in questo modo gli faceva il regalo più grande.Allo stesso modo,la mensa,dove nessuno chiede agli ospiti di che religione o orientamento politico possano essere,è stata sempre ostacolata fino ad arrivare ad un servizio su commissione di Striscia la Notizia,poi rivelatosi infondato.Guarda caso il servizio venne fatto da quei 2 baresi di Fabio e Mingo poi cacciati da Striscia.Quindi,nella fattispecie ha proprio sbagliato bersaglio.E glielo dice un ateo convinto a cui i privilegi della chiesa fanno incazzare tremendamente.La mensa in questione colma una lacuna che uno stato laico e di diritto non dovrebbe avere:garantire la dignità a chi ci abita.Straniero o autoctono che possa essere.