Riceviamo e pubblichiamo la nota di Giuseppe Olivieri, in cui si invita il Comune di Matera ad avviare anche nella nostra città il “Registro delle coppie di fatto”.
Dopo il coraggioso segnale lanciato dall’Amministrazione Comunale Milanese, in tema di equiparazione dei diritti civili, ritengo utile e necessario che anche a Matera si apra un dibattito sereno, moderno e senza imbarazzi di natura etica od ideologica, per confermare la Nostra predisposizione – in qualità di Città di Pace e Diritti Umani – alla accoglienza ed alla eguaglianza, onde ridurre lo “Spread” tra Mezzogiorno d’Italia ed Europa sul tema della Convivenza Civile fra due persone. In buona sostanza, non intravedo alcuna ragione ostativa all’apertura nel Nostro Comune – che è il Comune di tutti i cittadini – del “Registro delle coppie di fatto”.
Le motivazioni sono molteplici ed oggettive. Il Mondo va avanti, viaggiando in una direzione che a volte ci sfugge. Innanzitutto bisogna tener presente che il tema delle Unioni Civili, eventualmente iscritte all’anagrafe familiare del Comune, è diverso da quello dell’allargamento del Sacro vincolo Matrimoniale alle coppie dello stesso sesso, per il quale, fra l’altro, servirebbero delle Leggi dello Stato. Poi bisogna considerare le condizioni socio-economiche dell’attuale sistema, soprattutto nel Sud Italia: e cioè la impossibilità materiale per molte persone di poter affrontare il Matrimonio classico – nel quale credo fermamente – oramai attestatosi a pieno titolo nella classifica degli investimenti per i quali è necessario ricorrere ad un mutuo bancario.
Io appartengo alla sfortunata “X Generetion”; a quella fascia di età compresa fra i nati del ’75 e quelli dell’85, ai quali tutto è precluso. Siamo quella generazione a cui tocca pagare per gli errori commessi da altri; siamo coloro che non vedranno pensione, che non entreranno nel mondo del lavoro a pieno regime prima dei 40’anni; siamo i “Bamboccioni” che spesso , e non per scelta, anche se ci fa molto piacere, siamo obbligati ad alloggiare con la famiglia di origine, perché è l’unico ammortizzatore sociale ancora in piedi.
Quello che chiediamo dunque, fra le tante possibili e che meriteremmo, è una piccola riforma a “costo zero” per andare incontro a diritti elementari ed amministrativi che altri Paesi, e con Governi sia Repubblicani che Socialisti, hanno già archiviato, dandoli per scontati. La mia generazione chiede che il sentimento fra due persone, conviventi e maggiorenni, possa essere riconosciuto dal Comune di appartenenza, per accedere ai diritti riservati fin qui solo alle famiglie tradizionali.
Giuseppe Olivieri
CAMIN VATTIN….OLIVIERI….
una proposta interessante per una società civile. condivido e spero che l amministrazione anche se non è partita da loro …la prende in considerazione. Domenico sicuramente appartiene ai FALSI MORALISTI che predominano la città
marco, non mi conosci, perchè, come gran parte dei materani, giudichi ? evidentemente conosco i promotori di questa iniziativa, i fascisti puri e duri di 10 anni fa che oggi , per raccogliere voti, visto che sono morti, cercano appoggio persino dagli omosessuali…che pensa questa politica. io non sono un moralista, ho una teoria che tengo per me e, francamente, della direzione in cui si espande una fetta, fortunatamente in minoranza, del mondo, non può importarmene nulla. una teoria che , fatta da chi 10 anni fa avrebbe internato una categoria e che oggi vuole i suoi voti attraverso, la loro si, ipocrisia…mi dispiace, ma non lo accetto. Sicuramente non sono favorevole alla loro iniziativa ma, ti assicuro, che non lo sono neanche loro, con una differenza, io sono coerente, loro no. spero di essermi spiegato, caro giudice….senza rancori….
Infatti io mi associo a Domenico . Poi ci sono talmente tantissimi problemi da risolvere , invece pensano alle cretinate . Qui stiamo messi tutti male . Siamo tutti in piena crisi i prezzi aumentano in modo vertiginoso e questi mi vengono a fare teorie su queste cose . Ma dai . Il mondo va arrotoli .
FATE SEMPRE DI TUTTO PER CONFONDERE LE IDEE ALLA GENTE ,CREDO CHE QUESTI SIANO ARGOMENTI CHE NON SONO DA FAR AFFRONTARE A CHI CHE SIA ,MA SOPRATTUTTO AL POPOLO ITALIANO .LE VOSTRE CAMPAGNE ELETTORALI NON INTERESSANO PIU’ AVETE STUFATO ,PER CASO OLIVIERI CREDE DI PRENDERE VOTI IN QUESTO MODO?….PATETICO E SQUALLIDO COME LA DESTRA ATTUALE . O HAI GIA’ CAMBIATO NUOVAMENTE CASACCA?!
ma dove vivete? vi lagnate in eterno di questo buco di città è ogni idea che possa farla lontanamente pensare in grande viene osteggiato… fatevi, anche virtualmente, un giro in Europa, la civiltà di un Paese si vede anche da questi provvedimenti… oltre al fatto che il Registro delle coppie di fatto riguarda anche e soprattutto le coppie etero, e per questo mi interessa, e invece si va a vedere solo il “lato” gay della proposta… mah
Non tutti sanno che a Bologna (Bologna!) il registro delle coppie di fatto ha registrato una sola iscrizione in 12 anni. In tantissime altre parti d’Italia non è andata molto meglio. Lo stanno togliendo un po’ dappertutto.