Registro importazioni latte, assessore regionale Fanelli risponde al deputato Cillis. Di seguito la nota dell’assessore regionale Fanelli e quella già pubblicata del deputato Cillis.
In merito al comunicato stampa diramato dall’onorevole Luciano Cillis, componente della XIII Commissione agricoltura alla Camera, sulla lettera inviata dall’assessore regionale alle Politiche agricole e forestali, Francesco Fanelli, al Ministero della Salute, su sollecitazione della Coldiretti Basilicata “per conoscere i dati sulle importazioni di latte e cagliate che arrivano in Regione al fine di indirizzare eventuali aiuti a chi effettivamente raccoglie il latte dei produttori locali e non a chi, approfittando dell’emergenza sanitaria, continua a comprare latte dall’estero a prezzi ribassati e non sostenibili dai nostri allevatori”, Fanelli risponde nel merito “ad alcune affermazioni imprecise fatte dall’esponente del M5S”, che lo accusa di non aver firmato il decreto ministeriale che prevede la tracciabilità del latte e dei suoi derivati e che l’iniziativa posta in essere presso il ministero della Salute sui dati sia inadeguata in quanto, a suo parere, è prevista già in quella bozza di decreto ministeriale.
“La Commissione politiche agricole, composta da tutti gli assessori regionali all’agricoltura, all’unanimità dei voti – ha spiegato Fanelli nel ricostruire l’iter istituzionale dello schema di decreto – ha condiviso la proposta emersa nella riunione del coordinamento tecnico interregionale dello scorso 27 gennaio di rinviare al Ministero e ad Agea la bozza del decreto che disciplina il monitoraggio delle produzioni lattiero casearie realizzate sul territorio nazionale. Il decreto, così come proposto, pur citando nelle definizioni di latte anche quello ovino e caprino, era di fatto inapplicabile per questo settore in quanto il sistema informatico del Sian non permette le registrazioni sul latte ovi caprino perché impostato solo sulle informazioni del latte bovino. Peccato che questo aspetto così importante del settore ovi caprino non sia stato preso in considerazione dalla Commissione di cui l’onorevole fa parte che ha valutato lo schema e l’ha emendato. Non dimentichiamo che anche il settore latte ovi caprino rappresenta una quota importante delle produzioni lattiero casearie nella nostra regione e non possiamo permetterci di trascurare questi produttori zootecnici”.
Fanelli, inoltre, ha ribattuto che da parte degli assessori “non c’è nessuna intenzione di tener fermo il decreto”, come sostenuto strumentalmente da Cillis. “Lo schema di decreto è stato rinviato al Mipaaf per recepire le integrazioni sostanziali emerse al tavolo della Commissione politiche agricole. Inoltre – precisa Fanelli che è stato invitato dall’onorevole, con gli altri colleghi, a firmare il provvedimento – il passaggio istituzionale non prevede che gli assessori firmino il decreto e questo, un parlamentare della Repubblica dovrebbe saperlo. La Commissione delibera soltanto l’intesa e successivamente il decreto viene inviato alla Conferenza Stato – Regioni presieduta dai presidenti di Regione per la definitiva ratifica. Trattandosi di una bozza di decreto – ha aggiunto Fanelli – è legittimo, nel mentre si esplicita l’iter per la definizione in decreto, di chiedere dati inerenti alla propria regione per porre in essere misure straordinarie a sostegno di un settore in crisi. “Una richiesta – ha specificato Fanelli – avanzata da tutti gli assessori, senza distinzioni partitiche, con l’unico obiettivo di evitare le speculazioni di mercato e adottare provvedimenti su scala regionale per sostenere il settore zootecnico”.
“Consiglierei vivamente a Cillis – ha affermato Fanelli – che la prossima volta si documenti meglio prima di lanciare false accuse che vengono smontate con la ricostruzione precisa dei passaggi istituzionali”.
Coronavirus, Deputato Cillis (M5s): “Istituzione registro importazioni di latte da paesi Unione Europea ed extra Ue. Cosa sfugge all’assessore Fanelli e a Coldiretti Basilicata?”. Di seguito la nota integrale.
Leggo sulla stampa locale l’apprezzamento ed il plauso del direttore Coldiretti Basilicata, Aldo Mattia, per l’iniziativa dell’assessore regionale Fanelli, che ha chiesto al Ministro della Salute Speranza, di avere accesso ai dati sulle importazioni di latte e latticini in Regione Basilicata così da poter “avere consapevolezza dei flussi che arrivano nella nostra regione”. In questo modo, continua Mattia “si ha contezza dei quantitativi di latte che arrivano dall’estero e soprattutto sulla loro destinazione finale sul nostro territorio”, al fine di “indirizzare eventuali aiuti a chi effettivamente raccoglie il latte dai produttori locali e non a chi, diversamente da quanto dichiarato e approfittando della crisi, continua ad attingere dall’estero a prezzi non sostenibili dai nostri allevatori”
Mi dispiace contraddire. Evidentemente, il Direttore della Coldiretti Basilicata e l’assessore regionale Fanelli, non sono bene informati o aggiornati.
Con un provvedimento inserito nel così detto “emergenze in agricoltura” è stato dato il via libera ad una bozza di decreto che prevede proprio quello che adesso l’assessore invoca, ovvero l’istituzione presso il Ministero dell’Agricoltura, del registro delle importazioni di latte vaccino, ovino, caprino e dei derivati da paesi dell’Unione Europea ed extra UE. In particolare, proprio un emendamento a mia prima firma, approvato, recita: “Al comma 1, sostituire le parole da: nonché fino alla fine del comma con le seguenti: “i quantitativi di latte di qualunque specie acquistati direttamente dai produttori, nonché quelli acquistati da altri soggetti non produttori, situati in Paesi dell’Unione Europea o Paesi terzi e i quantitativi di prodotti lattiero-caseari semilavorati provenienti da Paesi dell’Unione Europea o da Paesi terzi con indicazione del Paese di provenienza.”
Nello stesso provvedimento viene prevista la registrazione su base trimestrale dei dati dei quantitativi di prodotto importato, lavorato ed eventualmente stoccato, per fare in modo di avere i dati nazionali reali, certi e consultabili sulle importazioni.
Peccato solo, che la bozza del decreto si sia arenata, ormai da mesi, in Conferenza Stato Regioni, per l’opposizione e/o il ritardo di alcuni assessori regionali, Fanelli compreso, a sottoscrivere la bozza.
Colgo l’occasione per invitare, caldamente, l’Assessore all’Agricoltura della Regione Basilicata Fanelli e tutti i suoi omologhi, a firmare il decreto che prevede la tracciabilità del latte e dei suoi derivati che vengono importati in Italia.
Ci avevamo visto giusto nel voler intraprendere la via della trasparenza in un settore che, da anni, mostra opacità e disorganizzazione, pertanto diamo il benvenuto all’Assessore regionale Fanelli ed al Direttore Mattia di Coldiretti Basilicata.