Il materano Francesco Ambrosecchia ha inviato alla nostra redazione una lettera aperta all’attenzione del sindaco di Matera e dell’assessore alle politiche sociali per istituire anche al Comune di Matera un registro per le DAT (dichiarazioni anticipate di trattamento) e il Biotestamento. Di seguito la nota integrale inviata alla nostra redazione.
La legge sul Testamento Biologico (L.219/2017) Dat approvata il 14 dicembre 2017, pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 16 gennaio 2018, è in vigore dal 31 gennaio 2018.
La legge 219/2017 “tutela il diritto alla vita, alla salute, alla dignità e all’autodeterminazione della persona” riconoscendo le Dichiarazioni Anticipate di volontà nei Trattamenti sanitari, anche dette DAT.
Con le DAT si possono esprimere oggi le proprie preferenze in un biotestamento e dare indicazioni sui trattamenti sanitari che si potrebbero ricevere nel caso in cui, un domani, non si fosse nelle condizioni di comunicarle. Indicazioni importanti nel caso eventuale e futuro in cui non si fosse in grado di esprimere – attraverso il diritto al consenso informato – le proprie scelte.
Le DAT espresse nel biotestamento possono essere redatte in tre diverse forme:
1. scriverle con un testo libero;
2. scriverle mediante compilazione del modello della dichiarazione anticipata di trattamento scaricabile sul web (ad esempio sul sito dell’associazione Luca Coscioni). Solitamente il modulo scaricato dal web può essere modificato secondo le proprie necessità ed esigenze.
È possibile rinnovare, modificare o revocare le proprie DAT espresse nel biotestamento in ogni momento.
La legge auspica (ma non obbliga) che ogni persona, nel momento in cui sottoscrive il proprio biotestamento, deleghi un fiduciario, una persona in cui pone la massima fiducia, che si assuma la responsabilità di interpretare le DAT contenute nel biotestamento, anche alla luce dei cambiamenti intercorsi nel tempo e di possibili nuove prospettive offerte dalla medicina.
Dopo aver compilato il biotestamento si ha a disposizione due opzioni:
1. trasformarlo in “atto pubblico”, presentandolo ad un funzionario pubblico designato del Comune o a un qualsiasi pubblico ufficiale, come un notaio;
2. procedere con una “scrittura privata autenticata”, facendo autenticare la firma da un funzionario pubblico del Comune o da un qualsiasi pubblico ufficiale, come un notaio.
3. consegnare la “scrittura privata autenticata” o “l’atto pubblico” all’ufficio dello stato civile del tuo Comune di residenza che provvede all’annotazione in un apposito registro, se istituito, oppure presso il Notaio che ha autenticato la scrittura privata o redatto l’atto pubblico.
4. Consegnare la scrittura privata presso le strutture sanitarie, qualora la Regione di residenza ne regolamenti la raccolta;
5. nel caso in cui nessuna di queste opzioni sia disponibile, è possibile depositare una copia presso una persona di fiducia.
In linea con quanto descritto vorrei sensibilizzare a riguardo la pubblica amministrazione chiedendo di far istituire un registro nel Comune di Matera. Per far ciò è importante cercare la disponibilità concreta di uno o più consiglieri comunali che oltre a depositare proposte di delibera, lavorino per arrivare alla loro approvazione.Altrettanto importante è che si promuovano iniziative volte a tenere il tema vivo nella comunità locale.
Diversi Comuni hanno già aperto le porte a questo tema, istituendo e/o avviando l’iter per approvare l’istituzione di un registro per depositare il biotestamento.
Personalmente mi sono impegnato nel contattare l’associazione Luca Coscioni, per aiutarmi nel “convincere” e fare luce su questa tematica così da proporla al Comune di Matera.
L’Associazione Luca Coscioni,fondata nel 2002 da Luca Coscioni, un economista affetto da sclerosi laterale amiotrofica scomparso nel 2006, è un’associazione no profit di promozione sociale. Tra le sue priorità l’affermazione delle libertà civili e i diritti umani, in particolare quello alla scienza, l’assistenza personale autogestita, l’abbattimento della barriere architettoniche, le scelte di fine vita, la ricerca sugli embrioni, l’accesso alla procreazione medicalmente assistita, la legalizzazione dell’eutanasia, l’accesso ai cannabinoidi medici e il monitoraggio mondiale di leggi e politiche in materia di scienza e auto-determinazione
Ho anche provato a contattare privatamente alcuni consiglieri, chiedendo di istituire un registro sulle DAT. Ma purtroppo ad oggi nessun riscontro.
Mi auguro che questo articolo rappresenti almeno un primo grande passo verso l’istituzione del Registro, che potrà essere possibile solo grazie ad un concreto impegno del Comune di Matera .
Matera è o non è la capitale europea della cultura 2019? Pertanto Matera potrebbe rappresentare una realtà locale attiva nella campagna della
Libertà di ricerca, ovvero nella battaglia per la libertà, che riguarda la laicità dello stato e la libertà del pensiero.
Spero dunque che a breve Matera, grazie all’impegno di tanti volenterosi sul territorio, si doterà di un registro!
Feb 15