La proposta di legge, d’iniziativa dei consiglieri Braia e Polese, riguardante l’istituzione del Registro regionale dei Comuni con prodotti a Denominazione Comunale (De.Co.) e sottoscritta anche dal consigliere Aliandro, è stata approvata, oggi, all’unanimità,dalla terza Commissione consiliare permanente, presieduta da Piergiorgio Quarto (FdI).
Il testo normativo ha la finalità di valorizzare l’istituzione delle Denominazioni Comunali (De.Co.), quale strumento efficace per promuovere il territorio, attraverso le produzioni agroalimentari ed enogastronomiche locali nonché di difesa della storia, delle tradizioni e dei saperi locali e per contribuire alla promozione delle specificità storico-culturali di un determinato territorio. La De.Co., deliberata e contrassegnata dal Comune, non è un marchio di qualità e neppure uno di certificazione. Si tratta, bensì, di un prodotto agroalimentare o gastronomico, una ricetta, ma anche un prodotto ad alto valore storico della tradizione locale, una festa, una fiera, una sagra oppure una tecnica particolare di coltivazione o di allevamento, identificativo di una determinata comunità.
Detentore del Registro è il dipartimento Politiche agricole e forestali che si avvarrà della collaborazione dell’ufficio Sistemi culturali e turistici – Cooperazione internazionale della Presidenza della Giunta regionale e, ognuno per le proprie competenze, del supporto dell’Alsia e dell’Apt. La Regione Basilicata assicura alle produzioni De.Co., iscritte nel registro, visibilità, promozione e azione di divulgazione attraverso gli strumenti informativi, anche su piattaforma digitale, mediante adeguata programmazione annuale. Nel pieno rispetto delle normative nazionali e comunitarie, inoltre, promuove varie iniziative di sostegno per tutte le filiere che integrino e promuovano i prodotti De.Co..
Precedentemente l’organismo consiliare ha continuato l’esame della delibera di Giunta regionale inerente l’adozione delle direttive attuative dei Contratti di sviluppo a valenza regionale (Art.15 della Legge regionale n.20/2012 e s.m.i). Esaminati gli emendamenti proposti dai consiglieri Braia e Acito e, audito, Donato Distefano. presidente di Agrinsieme Basilicata,il coordinamento che rappresenta le aziende e le cooperative di Cia, Confagricoltura, Copagri e Alleanza delle cooperative agroalimentari che si è riservato di far pervenire alla Commissione un documento contenente alcune osservazioni alla delibera di Giunta regionale circa l’esclusione del settore dal provvedimento. Al termine della discussione si è deciso di rinviare il voto del deliberato a lunedì prossimo.
In apertura di seduta si è svolta l’audizione degli economisti Leonardo Cuoco e Giampiero Perri in merito alla proposta del Piano strategico regionale, l’architrave che delinea le varie azioni per i prossimi dieci anni. Il Piano strategico, è stato evidenziato, si è caricato del compito di combinare le azioni innovative promosse dall’Europa, le azioni sollecitate dalle necessità di risanamento delle patologie a più alto rischio di irreversibilità e di superare gli ostacoli storici allo sviluppo. Tra le priorità rilevate il restyling dell’intero territorio regionale, la diffusione delle innovazioni di tipo tecnologico ed organizzative per aumentare la competitività per la produzione di beni e servizi, il rilancio dell’agricoltura e delle filiere agroalimentari, assecondando le vocazioni dei singoli ambiti territoriali. E ancora, la difesa del suolo e del paesaggio, il ripristino della centralità nella valorizzazione e gestione delle risorse idriche e il riequilibrio degli interessi regionali e degli interessi nazionali nelle attività estrattive e la messa a punto di un piano di medio e lungo termine per prevenire gli effetti negativi dei fenomeni di esaurimento delle attività estrattive. Sono intervenuti nel dibattito successivo oltre al presidente Quarto, i consiglieri Braia, Acito e Carlucci. Programmata per i prossimi giorni una riunione della Commissione dedicata esclusivamente all’analisi della proposta del Piano strategico regionale.
Erano presenti ai lavori oltre al presidente Quarto (FdI), i consiglieri Bellettieri e Acito (FI), Aliandro (Lega), Carlucci (M5s), Cifarelli (Pd), Trerotola (Pl), Braia (Iv).
Dic 16