Il Presidente dell’associazione Città Plurale, Marino Trizio, in una nota lancia un appello all’Amministrazione Bennardi affinchè sia tutelata la zona Paip 1 scongiurando nuove varianti e lottizzazioni urbanistiche. Di seguito la nota integrale.
L’attuale Amministrazione si è vantata di aver approvato il regolamento urbanistico in pochi mesi. Risultato: ancora speculazione edilizia e una incapacità nel guardare la città con altri occhi. Varianti infinite: a farne le spese questa volta sarà la zona Paip 1.
Prima di addentrarci nello specifico di ciò che sta accadendo,osta per accadere, diamo alcuni dati su cosa è la zona Paip.
Dati economici zona Paip (Fonte: “Matera e il Paip. Uno sviluppo ancora possibile?”, L. Montemurro, G. Volpe – ED Giannatelli 2020).
Indicato dal Rapporto Musacchio sullo sviluppo/sotto-sviluppo del territorio materano (1971) e alimentato dalla Variante al Piano Regolatore Piccinato, 1973,le aree PAIP furono sollecitate per concorrere, in un contesto storicamente agricolo, ad avviare un’attività manifatturiera non più imperniata sui settori tradizionali dell’alimentare, delle cave e della produzione di materiale da costruzione e basata su imprese per lo più a conduzione familiare e di carattere artigianale, ma capace di sviluppare una strutturazione più “industriale” della produzione, avvalendosi di un adeguato settore terziario e di integrarsi con le altre direttrici di sviluppo (Val Basento, Jesce, La Martella, etc.). Dal 1976 ad oggi le due aree hanno comportato in termini previsionali un esborso per l’urbanizzazione di lire 1.632.150.000 (1975) e un costo di lire 1.160.000.000 per l’ampliamento (1976), consentendo l’assegnazione di 191 lotti, di cui 171 attualmente occupati e 20 vuoti o non disponibili. Il data base di Movimprese aggiornato al 30 settembre del 2020, ci dice che delle 1.292 aziende attive nella provincia di Matera, ben 285 gravitano sulle due zone Paip localizzate nel territorio comunale di Matera, 170 sono ubicate all’interno del Paip 1 e del Paip 2 e 15 all’esterno. Dall’avvio dell’area 53 aziende risultano fallite o in liquidazione oppure inattive. In queste imprese sono occupati circa 2.000 addetti, che a un tasso di densità familiare del 2,347 (pp/n. fam.) registrato dall’ISTAT per la provincia di Matera nel 2020, prospetta un coinvolgimento di 4.692 persone nell’economia generata dai PAIP materani in quell’anno. Queste caratteristiche, il miglioramento del collegamento stradale con la vicina Puglia e l’aumento della presenza turistica nella città, lasciano intravedere possibili opportunità di sviluppo delle attività economiche presenti nel Paip materano, specie se viene data la possibilità a giovani con talento e volontà imprenditoriali di disporre dei lotti attualmente non utilizzati e anche di altri attualmente non assegnati nell’area attigua denominata PAIP 3.
Fatta questa doverosa premessa, il Consiglio Comunale si appresta a discutere la Proposta numero 59/2022 del 25/07/2022, Ufficio Proponente: Settore Gestione del Territorio, avente per oggetto: “Regolamento Urbanistico del Comune di Matera. Presa d’atto dei perimetri vettoriali relativi al Parco della Murgia Materana, delle zone ASI e dei Rioni Sassi e adozione della variante normativa ai sensi dell’articolo 36 comma 6-bis della LR 23/99”.
In termini più semplici significa cheil Paip 1 viene trasformato in zona urbana.A rischio ovviamente è la sua specificità attraverso il Regolamento Urbanistico approvato l’11 marzo 2021. Come accade ormai da oltre un trentennio, le amministrazioni che si avvicendano, non cambiano e la ‘’musica’’ è sempre la stessa:case sempre case!
Qualcuno ci deve spiegare, in primis l’Assessora all’Urbanistica Rossella Nicoletti (vice Sindaco), insieme al Sindaco Bennardi, da dove nasce questa impellente esigenza? E’una scelta inconsapevole, un errore o una scelta voluta? E da chi? La città esige questo chiarimento, pretende un atto di trasparenza.
Cosa accadrà se il C.C. dovesse approvare la proposta? La zona Paip 1verrà definita come Tessuto Urbano, come altre aree urbane, in cui sarà possibile apportare trasformazioni con fini residenziali(case). Come le innumerevoli varianti, ormai non riusciamo più a contarle, che la città ha subito, questa sarebbe devastante. Più voci hanno chiesto all’attuale Sindaco e Assessora all’Urbanistica, sin dal loro insediamento, un confronto pubblico sul Regolamento Urbanistico per approfondirne i vari aspetti e dare una svolta significativa alla pianificazione della città. Non c’è stata risposta! Si voleva forse dimostrare efficienza e tempismo.
A tale proposito è giusto fare un po’ di storia sul Regolamento Urbanistico in modo che ognuno abbia più chiara la situazione. Il RU approvato è la bozza dell’amministrazione del Sindaco Adduce, poi ripreso dall’amministrazione De Ruggieri a seguito dell’ingresso del PD nella maggioranza, abbandonando la bozza del 2017 elaborata dall’allora Assessora Cangelli. Le due amministrazioni Adduce/De Ruggieri non sono riuscite ad approvarlo in dieci anni,mentre l’attuale Amministrazione si è vantata di averlo approvato in 4/5 mesi.Qualcuno ha applaudito a tanta solerzia…
Il 27 Agosto, 2021 il Gruppo Consiliare Movimento 5 stelle e l’Assessora all’Urbanistica Rossella Nicoletti in una nota replicarono al consigliere comunale da Pasquale Doria rispetto al primato attribuito a Matera di città più verde d’Italia, affermando:“Il regolamento urbanistico non è il libro dei sogni, è uno strumento che prova a restituire concretezza a questioni che si trascinano da tempo: capiremo se funziona con la gestione e se così non dovesse essere abbiamo il dovere di ri-orientarlo, di migliorarlo. Invece deve essere il libro dei sogni per costruire una città a misura d’uomo, inclusiva, verde e all’altezza della sua storia”.
Se verrà approvata la proposta di variante per la zona PAIP, i sogni si avvereranno sì, ma diteci per chi.
Le possibilità di sviluppo sarebbero mortificate e compromesse se la destinazione d’uso dei lotti venisse mutata da suolo per le attività produttive etc. in suolo edificabile. Ci rivolgiamo al Sindaco e a tutti i Consiglieri Comunali affinché la proposta venga rigettata e si apra un serio dibattito sulla Pianificazione della città.