Il Consiglio regionale della Basilicata ha approvato alla unanimità con 12 voti favorevoli, la minoranza non ha partecipato al voto, l’atto della D.G.R. n. 150 del 12 marzo 2021 – Articolo 45 commi 3 e 4 dello Statuto regionale: “Approvazione della Relazione illustrativa e programmatica e trasmissione al Consiglio regionale”.
La Relazione illustrativa che la Giunta regionale ha predisposto è stata articolata in varie sezioni, nella sezione numero l sono state raccolte e sintetizzate le principali informazioni utili per la predisposizione del Piano Strategico (analisi socio-economiche e territoriali, la valutazione degli effetti Covid 19, le politiche Europee adottate a Bruxelles il 21 luglio 2020); nella sezione numero 2 sono stati predisposti gli elaborati di base per la consultazione, (le nuove condizioni; punti di partenza e le necessità degli aggiornamenti; la nuova griglia programmatica per la consultazione). Nella sezione numero 3 sono stati raccolti i pareri e le proposte espressi dai soggetti pubblici e privati, portatori di interessi, durante le riunioni degli attori che daranno luogo alla Conferenza regionale per la Programmazione e al Consiglio per le autonomie locali (dicembre 2020).
Particolare attenzione verrà riservata alle politiche ambientali da concepire non più come vincoli per quelle agricole ma come fattori di sviluppo. Prevista una proposta di idee guida sulle “Politiche dei settori produttivi”, puntando su ricerca, sistemi territoriali, modernizzazione, sostenibilità, energia pulita, digitalizzazione; sulle “Politiche per la permanenza sul territorio”, puntando sulla parità di genere, generazioni future, sostenibilità sociale; sulle “Politiche per i servizi alle imprese e alle persone”, puntando sulla integrazione dei servizi, l’innovazione e riorganizzazione e sulle altre “Politiche di gestione e sviluppo”, puntando sul turismo rurale, la gestione del suolo, l’efficienza idrica, l’ internazionalizzazione, la cooperazione.
E’ altresì proposta, per combattere spopolamento ed impoverimento sociale ed economico delle aree interne, una politica di insediamento abitativo, con il recupero di fabbricati rurali, soprattutto rivolta ad incoraggiare i giovani a considerare tale attività, al contempo creando favorevoli condizioni di contesto con la messa in sicurezza e il ripristino della rete infrastrutturale viaria anche scolastica, con una migliore organizzazione dei servizi alle persone in aree rurali (e con una attenzione alle persone anziane), con idonee strutture sanitarie players presenti nell’economia regionale per un auspicabile trasferimento di know how strategico sul sistema produttivo regionale.
In funzione del nuovo sviluppo, verrà riservata attenzione alla riforma dell’apparato pubblico regionale e locale (Regione-Provincia Unione dei Comuni). L ‘ingresso di nuova forza lavoro negli enti pubblici locali è un prerequisito di sopravvivenza per la Pa della Basilicata e per l’intera economia della regione, che dovrà affrontare l’importante sfida della programmazione e della gestione della grande mole di fondi pubblici sia provenienti dal Recovery Fund, sia dallo Stato con il Piano per il Sud, sia della nuova programmazione dei Fondi Strutturali Europei 2021-2027.
“La Giunta regionale – è precisato nella Relazione – di fronte alle tendenze regressive dell’economia regionale che si sono andate aggravando per effetto della persistenza della pandemia Covid 19, non poteva non avvertire la necessità di attivare tutti gli strumenti disponibili per far fronte allo stato di emergenza sanitaria e, in prospettiva alla ripartenza dell’economia, al fine di preparare un futuro alle giovani generazioni lucane. Strumento di riferimento della nuova stagione programmatica è il Piano Strategico che trova modo di articolarsi non solo nell’alveo del suo percorso statutario (art. 45 dello Statuto Regionale), ma anche e, soprattutto, nell’ambito dei nuovi orientamenti che i decisori nazionali ed europei hanno assunto lo scorso 21 luglio 2021. Le nuove politiche di intervento pubblico sono destinate, infatti, a riparare i danni prodotti dalla pandemia, sostenere la ripresa economica, incanalarla lungo la transizione verde e digitale, come richiesto dai cambiamenti climatici e da quella che ormai è nota come la quarta rivoluzione industriale. L’articolo 45 dello Statuto regionale assegna al Piano Strategico il compito di: definire i grandi indirizzi di sviluppo economico, sociale e ambientale del territorio regionale; evidenziare e armonizzare le vocazioni dei diversi ambiti territoriali della Regione; curare l’attrattività del territorio regionale anche al fine degli investimenti nazionali, europei ed esteri; analizzare le dinamiche degli interessi individuati, per renderli più coerenti con i principi dello sviluppo sostenibile; individuare la disponibilità delle risorse naturali e umane; monitorare l’efficacia dei tempi di attuazione; definire partenariati; curare la pianificazione di area vasta; delineare le reti dei servizi pubblici, di comunicazione, di trasporto e di viabilità. Il Piano strategico, a questo fine, tende a implementare un processo decisionale consensuale, allo scopo di rafforzare la coesione sociale, la crescita della competitività regionale e la tutela dell’identità territoriale”.
“Con le recenti iniziative di legge per l’istituzione della “Conferenza Regionale per la Programmazione” e del “Consiglio delle autonomie locali” – viene sottolineato nella Relazione – la Giunta ha provveduto a rendere operativo l’articolo 3 dello Statuto, mai prima d’ora applicato, contribuendo a realizzare l’effettiva partecipazione di tutti i cittadini nelle scelte di pianificazione e di programmazione, nonché nelle scelte influenti sui diritti fondamentali dei cittadini e sulla tutela della salute e dell’ambiente”. La procedura prevista all’articolo 45 dello Statuto per la costruzione del Piano Strategico prevede: una prima fase durante la quale la Giunta regionale raccoglie le informazioni utili per la predisposizione del Piano strategico, sentiti il Consiglio delle autonomie locali e la Conferenza regionale per la programmazione e le invia al Consiglio regionale con una Relazione illustrativa per l’avvio delle procedure di approvazione. Una seconda fase in cui il Consiglio, vista la relazione programmatica della Giunta, entro trenta giorni delibera gli indirizzi per la redazione del Piano strategico regionale. La Giunta regionale, entro i successivi novanta giorni, predispone il Piano strategico regionale e lo sottopone all’esame del Consiglio delle autonomie locali e della Conferenza regionale per la programmazione che esprimono un parere consultivo entro i successivi venti giorni.
Sull’argomento sono intervenuti i consiglieri Acito (Fi), Sileo e Aliandro (Lega), Pittella (Pd), Polese e Braia (Iv).
Con la relazione sono stati approvati due allegati rispettivamente di Acito sul potenziamento dell’offerta turistica regionale e le nuove sfide da cogliere sull’innovazione, e di Sileo sulla centralità delle politiche culturali, investendo su tre asset: quello della protezione, produzione e promozione.
La replica è stata affidata all’assessore alle attività produttive, lavoro, formazione e sport, Francesco Cupparo.