Parere favorevole, a maggioranza, in seconda Commissione consiliare (Bilancio e programmazione) convocata dal presidente Romaniello (Gm) sul disegno di legge concernente l’: “Approvazione del Rendiconto finanziario 2015 dell’Agenzia Lucana di Sviluppo e di Innovazione in Agricoltura (Alsia)”. Sì dei consiglieri Miranda Castelgrande, Giuzio e Polese; contrari Leggieri e Rosa; astenuto Romaniello.
In precedenza la Commissione ha audito il Direttore generale dell’Alsia, Domenico Romaniello, e la dirigente dell’Ufficio “Servizi interni” e ad interim “Affari generali”, Rosanna Caragiulo.
Nell’illustrare i dati finanziari riportati nel Rendiconto, sono state fornite delucidazioni in ordine agli aspetti tecnici del documento contabile, non senza aver ripercorso le varie tappe amministrative, a partire dagli esiti della legge 9 del 2015, conosciute dall’Agenzia uscita da un lungo periodo di commissariamento e priva di un piano delle performance. In particolare, sono state poste in luce le difficoltà riscontrate in virtù della riduzione dei trasferimenti da parte della Regione. Evidenziati, inoltre, gli obiettivi delle strutture di ricerca dell’Agenzia che sono finalizzati al settore agro-industriale e che si sta cercando di ampliare con la possibilità di allargare le competenze, con l’ottenimento di risultati soprattutto nel settore dell’innovazione, tenendo presente il valore aggiunto del personale ex Agrobios. Posto l’accento, infine, sulla grave situazione di degrado in cui versano le aziende sperimentali che fanno capo all’Alsia, spesso soggette persino a veri e propri saccheggi. “L’idea – ha sottolineato Romaniello – è quella di dismettere alcune di queste strutture, utilizzando le risorse per rimettere in sesto quelle che rivestono una maggiore importanza dal punto di vista della mission dell’Agenzia dopo la riforma della stessa”.
Parere favorevole, sempre a maggioranza, anche sul provvedimento di Giunta regionale inerente la: “Ripartizione fondi anno 2016 per l’eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici privati”. Sì dei consiglieri Romaniello, Miranda Castelgrande, Giuzio e Polese; astenuti Leggieri e Rosa.
Per quest’anno – è stato evidenziato – è disponibile solo 1 milione di euro, a fronte di una richiesta, a tutto il primo marzo 2016, di oltre 10 milioni di euro. Con il riparto, quindi, verranno finanziate tutte le richieste, ancora inevase, relative all’anno 2011 e, solo in parte, quelle relative al 2012, concernenti i contributi in favore dei disabili per l’eliminazione delle barriere architettoniche in edifici privati.
Di qui la richiesta del consigliere Romaniello “di rivedere la legge, prevedendo quanto meno un raddoppio dell’importo destinato ad una giusta causa e con l’obiettivo di eliminare lunghe liste di attesa”.
Hanno preso parte ai lavori della seconda Commissione, oltre al presidente Giannino Romaniello (Gm), i consiglieri Carmine Miranda Castelgrande, Vito Giuzio, Mario Polese (Pd), Michele Napoli (Pdl-Fi), Aurelio Pace (Gm), Gianni Rosa (Lb-Fdi), Gianni Leggieri (M5s).
Consiglio regionale, manca il numero legale. Per le nomine sarà convocata una seduta straordinaria venerdì 9 dicembre. La riunione del Consiglio regionale è stata sciolta per la mancanza del numero legale.
In apertura di seduta il consigliere del Pd Piero Lacorazza ha chiesto alla Giunta (presente in Aula l’assessore all’Agricoltura Luca Braia) di incontrare con il dirigente generale del Dipartimento Presidenza Vito Marsico una delegazione dei vincitori del concorso indetto a suo tempo dalla società Acqua spa, che rivendicano l’assunzione dopo una sentenza della magistratura a loro favorevole. Richiestacondivisa anche dal consigliere del gruppo misto Giannino Romaniello, che ha sottolineato come in altri enti sub – regionali come l’Arpab si sta procedendo allo scorrimento delle graduatorie di analoghi concorsi pubblici.
Successivamente, constatata l’assenza del numero legale (erano presenti in Aula il presidente Mollica e i consiglieri Spada, Lacorazza, Rosa, Leggieri, Perrino, Pace, Romaniello e Castelluccio) il presidente dell’Assemblea Mollica ha dichiarato sciolta la seduta.
Per la designazione di una consigliera o di un consigliere regionale di parità supplente e la nomina di quattro rappresentanti delle organizzazioni di volontariato e di un membro in rappresentanza della Regione nel Comitato di gestione del fondo speciale per il volontariato sarà convocata, così come prevede la legge regionale n. 32/2000, una seduta straordinaria per venerdì 9 dicembre.
Gianni Leggieri, consigliere regionale Movimento 5 Stelle: Consiglio lampo, l’unica cosa da riformare è la classe politica lucana
Quanto accaduto oggi in consiglio regionale è la più chiara dimostrazione di quello che abbiamo cercato di spiegare nelle piazze ai cittadini lucani parlando della scellerata riforma costituzionale che, fortunatamente, è stata bocciata.
Un consiglio regionale durato poco più di 5 minuti, giusto il tempo di constatare la mancanza del numero legale e rinviare la seduta ad altra data.
Questa è la classe politica lucana che avrebbe dovuto rappresentare il nostro territorio nel Senato delle Autonomie concepito dal PD?
E’ evidente che la classe politica attuale non è degna di rappresentare questo territorio e che non essendo in grado neppure di affrontare i problemi locali e di trovare una linea politica determinata da seguire in Regione, figuriamoci cosa avrebbe potuto combinare a Roma.
Per fortuna il pericolo è scampato, grazie ai tanti cittadini che si sono recati alle urne e che hanno votato No. Ma il problema vero per noi lucani rimane. Questo problema si chiama Partito Democratico. Un partito incapace di governare la nostra Regione, diviso da lotte di potere e da assestamenti di poltrone, dilaniato da personalismi e sempre in lotta per l’occupazione dei posti di potere.
Così, in questo scenario, a farne le spese sono naturalmente i cittadini che a causa della paralisi dell’attività in consiglio regionale vedono le loro istanze disattese.
Mozioni, interrogazioni, proposte di legge tutto bloccato a causa di una maggioranza che non esiste e che si compatta solamente su specifici interessi personali e di parte da perseguire.
I problemi dei lucani restano tutti sul tavolo e le risposte tardano ad arrivare.
L’unica vera riforma che occorre a questo Paese e alla nostra Regione è la riforma della classe politica. Pittella e il Partito Democratico devono andare a casa e lasciare spazio al vero cambiamento. Continuare con questa agonia non è possibile perché a farne le spese sono i lucani.