Il Consiglio regionale ha approvato a maggioranza (con 13 voti favorevoli di Pd, Pp, Udc, Psi e Pace del Gm e 6 voti contrari di M5s, Pdl-Fi, Lb-Fdi e Romaniello del Gm) il disegno di legge sul “Rendiconto generale per l’esercizio finanziario 2015 della Regione Basilicata”.
Il documento recepisce i rilievi della Sezione regionale di controllo della Corte dei Conti, che (delibera n. 45/2016) aveva decretato la mancata parifica ritenendo il rendiconto 2015 inficiato in termini di veridicità, diattendibilità e sostenibilità dei relativi equilibri e saldifinanziari. Per quanto riguarda i residui attivi, la Corte dei Conti aveva rilevato l’insussistenza di circa 11,8 milioni di euro per proventi derivanti dalla vendita di beni immobili dell’ex Esab, di circa 2,3 milioni di euro di fondi statali della legge 64/1986 e Agensud e di circa 27,5 milioni di euro per assistenza tecnica, Psr 2007/2013 e Gal. I primi due residui sono stati cancellati nella nuova formulazione del rendiconto, mentre il terzo è stato parzialmente conservato e riclassificato per circa 15,6 milioni di euro (che la Regione ritiene di poter incassare nell’ambito della delibera Cipe sull’accordo di programma quadro per il monitoraggio del patrimonio naturalistico per la conservazione della biodiversità), mentre sono stati cancellati circa 9,3 milioni di euro. Anche i 2,5 milioni di euro destinati ai Gal sono stati mantenuti fra i residui attivi perché si tratta di risorse concesse a seguito di convenzioni assistite da garanzie fideiussorie.
Il fondo crediti di dubbia esigibilità, che era stato ritenuto insufficiente dalla Corte dei Conti, è stato portato a 20 milioni di euro, con un incremento di 15 milioni rispetto alle previsioni iniziali. La Regione ritiene che i crediti vantati nei confronti dell’Acquedotto pugliese e dei Consorzi di bonifica pugliesi possano essere incassati. L’incremento di questo fondo viene compensato con la riduzione degli accantonamenti dei cofinanziamenti regionali ai programmi comunitari 2007/2013 e 2014/2020 che passano da 28 milioni a 13 milioni. Per quanto riguarda l’omessa costituzione del fondo per lo sviluppo delle attività economica e l’incremento produttivo e industriale della Val d’Agri, la Regione, accogliendo anche in questo caso i rilievi della Corte, ha iscritto nel rendiconto l’importo di circa 13,8 milioni di euro, finanziato con la riduzione dei “trasferimenti per economie di risorse regionali”, che passa da 24 a 10 milioni di euro.
Sul piano contabile, sono stati cancellati crediti per circa 23,5 milioni di euro, compensati da economie di spesa rese possibili per gli stanziamenti nel impegnati nel 2015 che hanno trovato copertura nel bilancio 2016 con entrate libere regionali. In questo modo “la cancellazione dei residui attivi non determina – è scritto nella relazione al provvedimento – una soppressione del sostegno finanziario già assentito né disattende le aspettative di terzi”.
Nel dibattito, aperto da una relazione del presidente della regione Pittella, sono intervenuti i consiglieri Rosa (Lb-Fdi), Napoli (Pdl-Fi), Pace (Gm) e Cifarelli (Pd).
Pittella: “Il 2015 anno di cerniera, ma abbiamo raggiunto performance significative”. Lo ha detto il governatore della Basilicata nel suo intervento prima della votazione del Rendiconto generale per l’esercizio finanziario. Di seguito l’intervento integrale.
“Considero il 2015 un anno di cerniera. Lo definisco così, non solo perché nell’ambito dell’azione amministrativa e politica sono state raggiunte performance piuttosto significative, che hanno ricevuto apprezzamenti anche da parte del governo; ma anche perché va letto all’interno della precedente programmazione, e pure di quella iscritta a valle dell’assestamento 2015, relativa al periodo 2014-2020 e che troverà attuazione solo in maniera residuale nella parte relativa all’anno”. Lo ha detto questa sera, il governatore lucano, Marcello Pittella, nell’ambito della discussione in Consiglio regionale sul disegno di legge relativo al “Rendiconto generale per l’esercizio finanziario 2015 della Regione Basilicata”.
“Nel voler valutare il 2015 anno cerniera – ha detto ancora Pittella – penso che vadano tenute in considerazione alcune condizionalità. La prima è data dal fatto che le iscrizioni sulle previsioni definitive rivenienti dai nuovi programmi operativi 2014-2020 non erano spendibili del tutto, ma solo parzialmente. La seconda è legata alla riprogrammazione Fsc 2007-2013 che ha consentito di impegnare i fondi anche nei due anni successivi. L’altro fattore che ha condizionato l’azione 2015 – ha detto ancora – è stato il Patto di stabilità che oggettivamente, per alcuni aspetti, ha impresso purtroppo resistenze e frenate nelle accelerazioni dovute. Nonostante queste condizionalità, che sono oggettive e che non possono essere sottaciute se dobbiamo provare a recuperare un disegno complessivo di quello che sta accadendo in Basilicata, abbiamo raggiunto missioni piuttosto performanti, in particolare in Sanità e Agricoltura, con percentuali, penso alla tutela della Salute con il 92,34 per cento, piuttosto significative. Per le altre, al di là delle missioni su servizi istituzionali, giustizia, diritti sociali e famiglia, che pure recuperano percentuali importanti – ha proseguito il governatore – ne abbiamo una in particolare, relativa allo sviluppo economico e alla competitività, attraverso la quale si recupera il 29,74 per cento di spesa. Eppure il 2015 – ha sottolineato – è l’anno che vede la chiusura del bando Pia, con il quale, attraverso i 100 milioni di euro messi a disposizione, e grazie al moltiplicatore legato all’intervento del privato, con un movimento di circa 400 milioni di euro, ha fatto registrare una ricaduta a valle dei progetti presentati ed esaminati di 1.700 nuovi occupati, fra cui una percentuale anche piuttosto robusta di lavoratori in mobilità. Si tratta – ha messo in chiaro Pittella – di un’operazione riuscita, che va ad aggiungersi alle risorse ottenute alla fine di questo anno grazie alla conversione della card benzina, che tra sostegno alle attività sociali e misure di sviluppo consentirà lo scorrimento del bando con ulteriore incentivazione all’economia e all’occupazione”. Per il governatore Pittella “all’interno di tutto questo non si possono tralasciare i risultati complessivi recuperati dalla Basilicata in termini di indici, sia in termini di Pil che su quello dell’occupazione o del decremento delle percentuali di disoccupazione o di povertà. Non stiamo descrivendo una condizione di contesto della società lucana idilliaca. Ma siamo all’interno di un Paese Italia in ripresa, e Svimez ci dice siamo una regione che più di tutte le altre, consegna ottime performance di spesa ma anche di risultati. Se ci guardiamo indietro, passare negli ultimi tre anni dal segno meno sul Pil al segno più, con un +5.15 nel 2015, quando eravamo a -6 cinque anni fa, ci mette nelle condizioni di dire che nella pluriennalità dei nostri esercizi, i risultati via via si stanno conseguendo. C’è ancora qualcosa da migliorare, ad esempio nella performance della spesa. Stiamo provando a farlo e ne discuteremo anche in assestamento. Ma siamo soddisfatti e preferiamo – ha concluso – vedere il bicchiere mezzo pieno”.