L’avvocato di Policoro Giovanna Bellizzi ha inviato una formale diffida legale al Ministro della Salute Roberto Speranza e ai vari sottosegretari di Stato alla Salute, in merito all’obbligo di impiego della mascherine a scuola. Di seguito la nota integrale.
In qualità di genitore di mia figlia/o minore di età e che frequenta la scuola dell’obbligo, ho inviato una formale diffida legale al Ministro della Salute Roberto Speranza e ai vari sottosegretari di Stato alla Salute, in merito all’obbligo di impiego della mascherine a scuola.
L’imposizione dell’uso delle mascherine, infatti, è del tutto illogico, immotivato e privo di fondamento scientifico.
In effetti, il Ministero di recente è stato formalmente sollecitato a produrre gli studi scientifici che supportano la decisione del Ministero in tal senso e che non sussistono così come rileva chiaramente dalla risposta fornita dal Direttore Generale Giovanni Frezza, aspetto questo di indubbia rilevante gravità.
Inoltre, appare anche anacronistico nonché illegittima la proroga all’uso delle mascherine sino al 15.6.2022, e ben oltre la cessazione dello stato di emergenza. Protrarre l’obbligo dell’uso delle mascherine e con le attuali temperature stagionali, sempre crescenti, è anche potenzialmente dannoso e pericoloso per la salute dei bambini e dei ragazzi.
La tolleranza, la sopportazione e la pazienza hanno raggiunto l’apice e a questo punto, continuare a imporre l’uso delle mascherine appare chiaramente essere solo un atto meramente politico e non certo finalizzato alla tutela degli interessi dei più piccoli e alla loro salute.
Grave, molto grave quello che si è consentito fare e imporre a scuola dove tutto è accaduto.
Ora però è arrivato il momento di dire basta e riprendere in mano la situazione che, a quanto pare, è del tutto sfuggita ad alcuni.
I bambini hanno diritto di poter respirare liberamente, di poter avere socialità e di poter apprendere chiaramente e in maniera efficace senza portare per tantissime ore, uno straccio sul loro viso e che recenti studi ipotizzano anche essere causa di potenziali danni alla loro salute.
E questo non basta ancora per dire “ora basta”?
Una madre.
Giovanna Bellizzi