“Non capisco proprio cosa ci sia da festeggiare domani a Maratea dove arriva il Ministro Salvini e il ceo Anas Isi per riaprire, dopo sei mesi e mezzo di chiusura, il tratto della SS 18 Castrocucco-Maratea, come provvisorio collegamento e per altro in una fascia oraria che non risponde alle esigenze di mobilità della comunità locale ed ancor meno dei flussi turistici di questa stagione”. Così Carmine Ferrone (Pd) presidente Commissione Viabilità Provincia di Potenza che aggiunge: “è ancora più assurdo voler far credere che la riapertura avviene in anticipo, tenuto conto del lungo periodo di chiusura e se vogliamo un giorno primo dalla scadenza indicata solo ufficiosamente all’ultimo minuto. Il Ministro al taglio del nastro dovrebbe invece dire come pensa di avviare a soluzione non provvisoriamente e dopo calamità naturali tutta la complessa questione della viabilità a Maratea come in altre zone della provincia di Potenza che negli ultimi mesi sono state interessate da frane. E’ indispensabile mettere in sicurezza l’intera SS 18 e il tratto Maratea-Trecchina anch’esso interessato di recente da frana. Dovrebbe anche fornire informazioni su quando e come intende trasferire alle Province, che hanno deleghe specifiche ma non risorse adeguate, i finanziamenti che invece finiscono celermente all’Anas. Credo che quella festa che si vorrebbe organizzare domani a Maratea – dice Ferrone – sia piuttosto una nuova testimonianza dell’incapacità di questo Governo ad affrontare il gap infrastrutturale al Sud nonostante le ingenti risorse del Pnrr. A meno che, come per il faraonico progetto del ponte di Messina, non si pensi, secondo tesi già diffuse, a procedere a faraonici progetti di gallerie sulla SS 18 nel tratto della frana del 30 novembre scorso. I cittadini e gli operatori turistici di Maratea non meritano di essere ancora ingannati e per riavviare una stagione spenta per presenze ed arrivi hanno bisogno di ben altro di un taglio di nastro”.
Lug 13