Gaspare L’Episcopia, componente del consiglio direttivo dell’Ente Parco Murgia Materana, in una nota esprime la sua posizione rispetto alla proposta avanzata dall’Amministrazione Comunale di Matera per la riperimetrazione del Parco della Murgia Materana. Di seguito la nota integrale.
“Sono giunto alla conclusione che la politica sia una faccenda troppo seria per essere lasciata ai politici.” Così dichiarava Charles de Gaulle circa 70 anni orsono per esemplificare quanta poca serietà ci fosse nel trattare le “cosa pubblica” da parte dei politici. Devo necessariamente partire da questo punto per esprimere il mio più profondo rammarico circa i contorni e i contenuti, davvero paradossali, che sta assumendo la questione della riperimetrazione dell’area del Parco della Murgia Materana richiesta dal sindaco Bennardi. Risulta doverosa la premessa perché ci si aspettava, da parte della massima istituzione cittadina (che ha un ruolo attivo e apicale all’interno degli organi dell’Ente Parco) che ponesse all’ordine del giorno la discussione su temi, molto più contingenti, come la mancanza di personale di ruolo dirigenziale nell’Ente Parco della Murgia Matera (il Direttore è dipendente della Provincia di Matera e lavora gratuitamente, non in orario di lavoro per l’Ente Parco della Murgia Materana); della mancanza di fondi; della difficoltà di gestire un’area così particolareggiata e unica (per flora e fauna e per la presenza di aree archeologiche e rupestri) senza personale (attualmente composto da sole 3 unità operative); delle chiese rupestri in proprietà privata spesso inaccessibili; degli interventi per la messa in sicurezza del sentiero 406 ecc. Nulla di tutto questo. Oggetto del contendere e la riperimetrazione dell’area del Parco della Murgia Matera per le note questioni legate allo spettacolo dei fuochi pirotecnici per le festività della Madonna della Bruna e la Cava del Sole.
La serietà in politica impone che le questioni vadano trattate con criteri oggettivi, giuridici, di concerto tra le istituzioni, senza personalismi, con il coinvolgimento dei cittadini e delle associazioni.
Nel caso di specie è doveroso precisare che l’Ente Parco della Murgia Matera nella persona del Presidente e del sottoscritto ha lavorato, di comparto con la Regione Basilicata, nella prospettiva di trovare una soluzione ragionevole e giuridicamente percorribile (in considerazione dei vincoli ambientali) per garantire che i festeggiamenti della Madonna della Bruna rispettassero la tradizione.
Apprendiamo ora dagli organi di stampa la richiesta di riperimetrazione avanzata dal primo cittadino e apprendiamo con sconcerto come l’Ente Parco della Murgia sia rappresentato come un ostacolo alla risoluzione dei problemi, un Ente rimasto inerme davanti allequestionisopra dette, che traduce la propria attività con la mera espressione di pareri negativi. No. Non è corretto.
Non si affrontano temi così complessi dal predellino, non si fanno fughe in avanti per ottenere consensi, ma nel pieno rispetto delle istituzioni ci si fa promotoridi tavoli istituzionali atti a trovare, nel solco della collaborazione e nel pieno rispettodella normativa di riferimento (nazionale e comunitaria), la strada più corretta da seguire.
Non si aggirano gli ostacoli.
Pertanto auspichiamo che il sindaco riconsideri l’istanza e riporti sul tavolo del dialogo istituzionale le questioni. Luogo idoneo ad analizzare la fattispecie, in termini oggettivi, che prenda decisioni, considerando la contemperazione degli interessi in gioco e delle molteplici variabili che interessano la vicenda.
Concludo con il lodare l’iniziativa pubblica, prevista nella giornata di domani ore 19:00 presso piazza Vittorio Veneto, promossa da numerose associazioni. La libera iniziativa e il confronto sono il sale della democrazia.Auspico che il dibattito intorno all’area della Murgia Materana non esaurisca la sua funzione solo per “questioni pirotecniche”.