Giovanni Caserta in una nota lancia al sindaco Bennardi una proposta concreta per ricordare Michele Guanti attraverso l’intitolazione di un immobile o di un luogo pubblico. Di seguito la nota integrale.
Grande eco ha avuto il mio intervento sulla figura e l’attività politico-sociale svolta da Michele Guanti nella veste di senatore, ma ancor di più nella veste di Segretario della Camera del Lavoro nei tempi difficili del dopoguerra. Erano anni di lotte per il lavoro, per la casa e per la terra.Avrebbero portato alla riforma agraria,alla legge sui Sassi, all’imponibile di manodopera, in lontananza allo statuto dei lavoratori. Credo di aver ricordato anni di grande interesse, che i giovani, e non solo loro, devono conoscere. Ci sono stati, a integrazione del mio intervento,con mio sommo piacere, interventi di lettori che hanno voluto sottolineare qualche altro aspetto dell’opera di Guanti. Mi riferisco all’intervento dell’ing. Piergiorgio Corazza, che ha ricordato che Guanti comperò vasti ettari di terra alle Rondinelle, assegnati all’Istituto Tecnico Agrario. C’è stato l’intervento del dr. Giuseppe Fagnano, da Policoro, che ha ricordato come,”sotto la Presidenza Guanti”, la Provincia di Matera fu la prima “del Sud ad attuare nel 1978 la legge 180/178, conosciuta come legge Basaglia,di chiusura dei manicomi”; e c’è stata, soprattutto, la bella e delicata lettera di Maria Grazia, la figlia di Michele Guanti, persino toccante.
Tutto questo consenso e questa partecipazione non vorrei tuttavia che finiscano nell’oblio e si risolvano in un nulla di fatto. Capisco che maiora premunt: Spesso peiora premunt. Ma mi permetto di esprimere, sin da ora, un mio pensiero. Quest’anno, 17 maggio 2022, ricorre il settantesimo della legge 619,17 maggio 1952,legge di risanamento dei Sassi; il 17 maggio 1953 arrivava De Gasperi ad assegnare le prime case di risanamento a la Martella, borgo rurale che segnava anche un grande evento nella storia dell’agricoltura nazionale, e meridionale soprattutto, terra del latifondo. Michele Guanti partecipò e diresse l’occupazione delle terre; e fece la battaglia per il risanamento dei Sassi. A lui Giuseppe Novello, ferito il 14 dicembre 1949 a Montescaglioso durante gli scontri con le forze dell’ordine, sul letto di morte, in ospedale,disse: “Compagno Guanti, continuate la lotta, non fermatevi”.
All’agricoltura Guanti sempre rivolse ogni attenzione. Basta, a dimostrarlo, l’istituzione dell’Istituto Tecnico Agrario con assegnazione di terreni che fanno dell’Istituto una vera e propria azienda agricola. Non si dimentichi che, in anni lontani, aveva diretto anche la Ferderterra, appena istituita.
Ma Michele Guanti fu anche uomo di piazza, nel senso migliore della espressione, perché, più degli altri, amava i contatti diretti con i contadini e i lavoratori, con cui parlava in dialetto. Nei Sassi – ricordava lui stesso -aveva fatto comizi e assemblee in dialetto. Ancora negli ultimi anni della sua lunga vita, usciva di presto mattino per il giornale, per poi fermarsi a far capannello con uomini di tutti i ceti, come ai vecchi tempi.
A La Martella, la piazza del borgo, con porticato, fontana e ben delimitata a simulazione di piazza Vittorio Veneto a Matera, è stata dedicata, in verità con ragioni poco comprensibili.al Montegrappa. Bello e opportuno sarebbe dedicarla ora a Michele Guanti. Che la si chiami Piazza Michele Guanti. Credo che non ci sarebbero ripercussioni per i residenti, perché non mi risulta ci siano abitanti intorno, tranne uno o due servizi. L’intitolazione si potrebbe celebrare il 17 maggio 2022, quando si è già nel decimo anno dalla morte di Michele Guanti; ma si potrebbe decidere ora e rinviare al 17 maggio 2023. Dipende dalla organizzazione e dai tempi che il Comune si vuol dare.
Che se la cosa è impossibile per ragioni che a noi possono sfuggire, c’è pur sempre la lunga e dritta strada di accesso al borgo, che mena alla piazza e alla chiesa. Potrebbe diventare Viale Michele Guanti. Ci si pensi. Starebbe ad indicare, idealmente, il cammino e l’avanzata della democrazia fondata sul lavoro, a simulazione del solenne Quarto Stato,il bel quadro di Giuseppe Pellizza da Volpedo. Non Le pare, sig. Sindaco?