Con una interrogazione urgente a risposta orale indirizzata al Presidente della Giunta regionale e all’assessore al ramo, il Vice Presidente del Consiglio Regionale Angelo Chiorazzo ha chiesto di sapere se e quali sono ad oggi i risultati raggiunti, e gli esiti delle relazioni di dettaglio semestrali, relativi ai tempi di attesa in applicazione a quanto previsto dagli indirizzi strategici e le indicazioni operative in materia di governo dei tempi di attesa delle prestazioni sanitarie erogate dal sistema sanitario regionale attraverso le aziende sanitarie pubbliche e le strutture sanitarie private accreditate della Regione Basilicata deliberati dalla giunta regionale a giugno del 2023.
“Ridurre le liste di attesa deve essere l’obiettivo prioritario se si vuol davvero riconoscere il diritto alla salute dei cittadini e restituire efficacia al sistema sanitario territoriale. Non basta deliberare indirizzi strategici ed emanare decreti legge, a cui per giunta devono ancora seguire i sette decreti attuativi previsti, se poi non si stanziano le risorse necessarie per assumere il personale sanitario e riequilibrare le dotazioni organiche delle strutture pubbliche. Così come ritardare ad introdurre strumenti correttivi a favore dell’appropriatezza descrittiva riallineando il numero di esami diagnostici e visite specialistiche richieste a quelle realmente necessarie a migliorare la salute dei cittadini, rischia di generare ulteriori appesantimenti dell’intero sistema sanitario.
A ciò si aggiungano, è riportato nella interrogazione, le carenze della Regione Basilicata finanche nel monitoraggio ex ante dei tempi di attesa, ovvero nella rilevazione in un determinato periodo della differenza in giorni tra data di prenotazione e data assegnata per l’erogazione della prestazione, nonostante il piano nazionale di gestione delle liste di attesa (PNGLA) 2019-2021 prevedesse già la realizzazione di un portale unico per il monitoraggio dei tempi di attesa.
Come Basilicata Casa Comune restiamo in attesa, ha concluso il consigliere Chiorazzo, di aprire un confronto in consiglio con la giunta regionale per misurare l’efficacia delle politiche finora adottate per ridurre i tempi di attesa e verificare la rispondenza del piano sanitario regionale al fabbisogno di salute dei lucani, considerato anche il costante e crescente ricorso all’emigrazione sanitaria”.