“La norma regionale n.10 del 20 marzo 2020 all’art. 7 definisce la quota in percentuale delle somme da destinare al riequilibrio territoriale, pari al 20%, delle somme complessive versate alla Regione Basilicata per compensazione ambientale della tariffa dell’acqua all’ingrosso, rapportate, in funzione dell’utilizzo, ai volumi idrici trasferiti dagli invasi lucani.
Difatti non si è potuto dare corso alle previsioni dell’art.7 sopra citato, in quanto la definizione, sebbene solo per Acquedotto Pugliese spa (47,3 mln), delle risorse destinate alla compensazione ambientale, sia in termini di volume idrico trasferito che di aggiornamento delle tariffe a mc, è avvenuta a seguito della convocazione del comitato di coordinamento dell’Accordo di Programma Governo risorse idriche dell’aprile 2023, dopo ben sette anni dall’ultima convocazione.
Nel caso concreto, pertanto, la Regione Basilicata potrà disporre di tali somme solo a partire dal 2024, in quanto i pagamenti semestrali della componente ambientale, previsti da parte di Acquedotto Pugliese spa decorrono da giugno 2023 e per i successivi 3 semestri.
Potranno essere iscritti a bilancio 2024, per riequilibrio territoriale della tariffa dell’acqua all’ingrosso, somme pari al 20% delle due prime rate versate da Acquedotto Pugliese nel corso del 2023, per una somma complessiva pari a circa 4,73 Mln.
La ripartizione dei fondi così definiti, in armonia con le finalità dell’Accordo di Programma Quadro del 2016, sarà effettuata per ambito territoriale in proporzione ai volumi idrici erogati, nel rispetto di quanto stabilito con la DGR 452 del 13/07/2022”.
Lo afferma in una nota l’assessore all’ambiente e all’energia della Regione Basilicata, Cosimo Latronico