Il consiglieri comunali Angelo Cotugno e Michele Paterino in una nota denunciano “la pesante eredità che lascia il sindaco Adduce ai materani, rifiuti e debiti”. Di seguito la nota integrale inviata alla nostra redazione
L’eredità che il sindaco Adduce lascia ai cittadini materani è costituita da debiti e costi sempre più pesanti da sostenere. E’ il risultato della fallimentare gestione del ciclo dei rifiuti, che, ancora una volta, ha allegramente negato le competenze del Consiglio Comunale in materia di indirizzi.
Conseguenze che Adduce non riesce proprio a nascondere, nonostante nelle ultime ore stia “appattiddando” (per usare un lessico a lui caro) ogni tipo di escamotage per nascondere il disastro anche agli occhi della magistratura, oltre che della città.
Il Comune di Matera ha aderito – con deliberazione di Giunta Comunale n° 80 del 14/3/2012 – alla proposta della Regione Basilicata per una gestione integrata del servizio di raccolta dei rifiuti urbani il cui progetto è stato predisposto dal CONAI senza alcun onere per l’amministrazione. Il Comune di Matera è capofila di un ambito che comprende anche i comuni di Irsina, Ferrandina, Pomarico e Tricarico per l’attivazione di una gestione integrata del ciclo dei rifiuti.
Cosa accade invece nel groviglio della gestione del ciclo dei rifiuti.
Il sindaco annuncia la chiusura della discarica – ovvero delle vasche – senza che abbia predisposto alcun piano di gestione(tecnico e finanziario) ma ancora una volta, con costi esorbitanti, si va avanti con le emergenze.
Si continua a non voler affrontare per tempo le situazioni, si sceglie di non programmare e risulta quindi più semplice per l’amministrazione affidarsi alle proroghe che prova a giustificare con le inadempienze altrui , in questo caso la Regione Basilicata, e con proposte di studi. La proposta di uno studio è quella che dovrebbe elaborare una società a cui viene affidato un incarico diretto ovvero senza alcun bando o avviso pubblico. Non credo si possa considerare questa una emergenza.
L’amministrazione ravvisa, come si evince dalla determina dirigenziale, che, allo stato attuale, risulta necessario provvedere ad attivare una collaborazione esterna ad alto contenuto specialistico per le attività attinenti alla pianificazione della gestione associata del servizio di raccolta differenziata dei rifiuti urbani per il Sub-Ambito 1 dei comuni di Matera (capofila), Irsina, Pomarico e Tricarico e che per fare ciò affida alla società Gifin S.r.l. un incarico diretto come specificato con la Determina N° Det-04 00104-2015 del 07/04/2015.
In tale determina l’affidamento risulta regolato da uno schema di convenzione che disciplina le modalità di svolgimento dell’incarico consistente nelle seguenti attività:
- a) redazione regolamento assimilazione rifiuti speciali agli urbani -art. 198 c. 2 lett. g), d.lgs. 152/06 e ss.mm.ii.-;
- b) relazione sugli obblighi di servizio pubblico e universale per i servizi di spazzamento, raccolta e trasporto rifiuti urbani ed assimilati sull’intero territorio d’ambito;
- c) relazione relativa alla forma di affidamento del servizi;
- d) progettazione dei servizi di raccolta e trasporto rifiuti e quantificazione economica;
- e) predisposizione documentazione di gara (bozza bando di gara e disciplinare di gara);
Per tale prestazione il compenso è determinato (a peso) in €.39.000,00 oltre I.V.A (22).
Quest’ultimo episodio mette ancora una volta in evidenza l’approssimazione con cui si è voluto gestire il ciclo dei rifiuti.
L’amministrazione “sceglie” di chiudere la discarica per evitare che questa operazione sia eseguita dall’autorità giudiziaria. I rifiuti dovranno essere conferiti ad altro sito e si dovrà procedere alla messa in sicurezza dell’area di La Martella. Queste attività saranno effettuate senza che vi sia oggi una previsione di spesa ovvero un capitolo di bilancio, cosa che questa amministrazione ha volutamente evitato e le cui conseguenze peseranno sui bilanci delle famiglie materane e delle attività commerciali. In assenza del bilancio di previsione, si impegnano già le risorse che dovranno necessariamente essere coperte con maggiori tasse sui rifiuti.
Infine dopo aver perso tre anni, dal 14/3/2012, dall’adozione della proposta “CONAI” si procede con un affidamento diretto per la predisposizione di una nuova gara e senza neanche l’ambizione di scegliere le migliori proposte che potrebbero arrivare attraverso un bando di evidenza pubblica.
I consiglieri comunali Angelo Cotugno e Michele Paterino
perchè non parlare anche delle numerose cause civili e contenziozi avviati da questa amministrazione, vedendo i tempi della giustizia andranno a concludersi tra decenni. Sono sempre spade di DAMOCLE sulla testa dei conti pubblici del comune. IO nostro ADDUCE #santosubito, per difendersi quando il comune doveva pagare cause perse, si difendeva che erano state avviate dalle amministrazioni precedenti. Ma quando avverra che le cause perse dal comune non li paghiino i cittadini ma gli amministratori o i funzionari? questi sono sempre bravi solo con il Culo degli altri
Paterino e Cotugno hanno un futuro assicurato: spalla di cuccurucù.E’ quello che meritano
bravi cotugno e paterino !!! siete i consiglieri più attenti alle spese comunali !!! per favore Paterino ….perchè non ci fai vedere quanto spende il comune in commissioni consiliari e in altre vostre riunioni??? è mai possibile che per decidere su una piccola cosa si debbano tenere 10 e dico 10 commissioni??? e quando incassa ogni consigliere magari che è ancghe capogruppo del suo partito???? tipo quello dell’italia dei valori????? per esempio tu e il tuo collega che siete MOLTO ATTENTI per caso avete fatto parte di queste riunioni?? e perché non le fate più brevi cosi il comune risparmia dei SOLDI???? dai paterino facci sapere per esempio tu quando hai guadagnato dalle commissioni …….sempre che tu lo voglia e
sia chiaro !!!!!!