Riceviamo e pubbichiamo una nota del materano Nino Silecchia sull’informazione in Basilicata. Di seguito la nota integrale.
Sogno o son desto? Riflessioni di un lucano.
Mi capita di ascoltare le informazioni televisive locali e regionali ed apprendo che d’incanto mi sento fuori regione. Le notizie di colpo ci fanno risiedere in una regione che non c’è.
Dicono che l’occupazione aumenta e nella notizia successiva si parla del “problema” dell’occupazione;
Dicono che la ricchezza pro-capite è in aumento e dalle notizie successive apprendiamo che la Basilicata è penultima in Italia come ricchezza pro-capite;
Dicono che la sanità sta esprimendo eccellenze e, successivamente sappiamo che i lucani si curano fuori regione (politici compresi);
L’istruzione universitaria è in forte crescita ed apprendiamo dalla rettrice che l’Università di Basilicata è in crisi, con studenti lucani che preferiscono frequentare atenei fuori regione;
Le acque del Pertusillo non sono inquinate e due notizie dopo apprendiamo che ci sono tre strutture – tra pubblico e privato – che stanno analizzando le acque perché sono inquinate;
Le royalties introitate dalle società petrolifere hanno prodotto occupazione e nell’informazione successivo si dice che le maestranze impegnate nel settore o sono tecnici di fuori regione o maestranze a “chiamata”.
Mi fermo solo per citare “alcuni” punti che interessano la nostra regione. Poi, riflettendo a mente “libera” e facendo delle considerazioni, come si dice, “alla femminile”, riscontro che:
– La disoccupazione in Basilicata sta raggiungendo livelli “critici”. Il saldo occupazionale riferito a qualunque anno vogliamo prendere in considerazione, è sempre più negativo;
– Il reddito pro-capite è sotto la soglia di povertà, nonostante il dato assoluto confrontabile è in rapporto ad una popolazione che si va sempre più riducendo a causa dell’emigrazione;
– Gli studenti universitari, che possono permetterselo, preferiscono atenei fuori regione per avere più opportunità lavorative fuori dalla Basilicata. Il riscontro è facilmente verificabile sia dal numero delle iscrizioni che dal saldo tra gli studenti di fuori regione che si iscrivono agli atenei lucani e le iscrizioni dei lucani presso atenei fuori regione:
– La Sanità (nota dolente) che fa acqua da tutte le parti, con chiusure di presidi, fallimenti di strutture private, “eccellenze” che scappano dalla Basilicata ed addirittura all’ASM di Matera, non si riesce a coprire 14 unità mediche, nonostante la disoccupazione del settore, sia a livello regionale che nazionale;
– Sulla questione acque del Pertusillo e ambiente lascio parlare i “fatti” e non vorrei rischiare querele;
– Le royalties non hanno prodotto posti di lavoro se non ingrossato i portafogli di qualcuno.
Questa è, purtroppo, la Basilicata. Le chiacchiere si fanno in piazza non nelle strutture dedicate ed “adibite” a programmare l’economia, il benessere dei cittadini lucani. Non passa giorno che non si apprendono notizie (tenute nascoste) di politici indagati e condannati che stanno ancora al loro posto. Pare che abbiano vinto un “concorso”. La decisione più saggia che potrebbero prendere da quelle “poltrone”, sarebbe quella di andarsene e cercare “lavoro” fuori regione.
Se per gli stessi punti riferiti alla regione, li dovessi riferire all’Italia, a quel punto mi sento un extracomunitario in patria.
Nino Silecchia
Per non farla lungo la nostra vecchia Lucania fa acqua da tutte le parti. Inutile dire che i nostri politici decantano e si sciacquone la bocca a più non posso i risultati sono questi.
Pasquale Fontana