Marco Falconeri, consigliere comunale del Movimento 5 Stelle al Comune di Potenza presenta mozione affinchè l’Amministrazione Comunale di Potenza si adegui alla mini riforma del Codice della Strada per garantire sicurezza stradale e sostegno alla viabilità ciclabile. Di seguito la nota integrale.
Potenza è una città che necessita di essere rivoluzionata sotto il profilo della mobilità e di recepire le tante novità messe in campo dal Governo.
Sappiamo che il capoluogo ha uno dei più alti rapporti di numero di automobili per abitante (70/100).
Nemmeno il Covid è stato sufficiente per smuovere le acque e accelerare il processo di sperimentazione seppure emergenziale di forme di viabilità ciclabile.
Per questo motivo ho depositato una mozione che mira ad ed applicare misure urgenti in materia di sicurezza stradale e sostegno alla viabilità ciclabile come normate e consentite dall’art. 49 del Decreto-legge 76/2020 che ha modificato il Codice della Strada in materia di sicurezza stradale e sostegno alla viabilità ciclabile.
Oggi infatti grazie al Decreto-legge 76/2020, Decreto Semplificazioni approvato in via definitiva alla Camera è stata introdotta una mini riforma del Codice della Strada che come sottolineato dall’ufficio studi dell’Asaps, Associazione sostenitori e amici della Polizia è una riforma bike friendly che consentirà ai Comuni di poter introdurre finalmente una mobilità sostenibile e dolce finalizzata ad incentivare la ciclopedonalità e decongestionarie le arterie stradali dall’uso smodato degli autoveicoli, garantire maggiori controlli sulla velocità a tutela della sicurezza stradale e dei pedoni, rivoluzionando la viabilità e mobilità urbana in senso sostenibile, organizzando lo spazio in funzione delle necessità della persona.
All’art. 49 sono state infatti inserite “Disposizioni urgenti in materia di sicurezza delle infrastrutture stradali e autostradali.
Molte delle proposte sono partite dai Comuni stessi, impegnati in prima linea ad affrontare la nuova mobilità al tempo della pandemia, cercando di individuare nuove regole per una “mobilità dolce” in grado di tutelare ciclisti e pedoni, riducendo al contempo i sinistri causati dalle alte velocità.
in particolare sono state introdotte le seguenti misure:
a) Strada Urbana Ciclabile: si tratta della strada urbana a unica carreggiata, con banchine pavimentate e marciapiedi, con limite di velocità non superiore a 30 km/h, definita da apposita segnaletica verticale e orizzontale, dove le bici avranno la precedenza.
b) Zona Scolastica: si tratta di una ztl scolastica” cioè una zona a traffico limitato in prossimità degli Istituti scolastici – appositamente segnalata – all’interno della quale l’entrata e l’uscita di moto e automobili sarà vietata o fortemente ridotta. Il tutto per salvaguardare bambini e ragazzi al momento dell’ingresso e dell’uscita da Scuola; Nella ztl scolastica potranno entrare soltanto autobus, tram, scuolabus, automobili e motorini degli alunni muniti di contrassegno. Eccezioni anche per i veicoli con a bordo persone disabili;
c) Doppio Senso Ciclabile riguarda invece la possibilità di percorrere in entrambe le direzioni strade a senso unico per i veicoli a motore, ma solo quando queste risultano adatte allo scopo: come ad esempio le vie dei centri storici e le zone 30, in cui la velocità di auto e moto è solitamente molto ridotta. Si tratta insomma di una misura che non rappresenta affatto un azzardo in termini di sicurezza e che da tempo è già in vigore in molti Paesi europei con ottimi risultati, anche perché garantisce reciproco contatto visivo tra chi va in bici e chi guida un’automobile. In Italia l’intero centro di Reggio Emilia sta sperimentando da anni il doppio senso ciclabile senza nessun aumento di incidenti.
d) Precedenza alle bici: le biciclette che transitano sulle strade urbane ciclabili o che vi si immettono, anche da luogo non soggetto a pubblico passaggio, hanno la precedenza su tutti gli altri veicoli. Lungo le strade urbane a senso unico dotate di corsia ciclabile per doppio senso ciclabile, i conducenti degli altri veicoli devono dare la precedenza alle bici che circolano su di esse. Sorpasso a velocità ridotta Lungo le strade urbane ciclabili, nel caso in cui sia necessario sorpassare una bicicletta, bisognerà rallentare e farlo a ridottissima velocità qualora le circostanze lo richiedano e comunque usare particolari cautele al fine di assicurare una maggiore distanza laterale di sicurezza.
c) Nuovi poteri ai sindaci in materia di controllo e prevenzione: i Sindaci possono assegnare, ai dipendenti comunali o delle società private e pubbliche che gestiscono la sosta a pagamento o dei parcheggi, funzioni di prevenzione e accertamento (inclusi i poteri di contestazione delle infrazioni, come pure di rimozione dei veicoli) per le violazioni in materia di sosta. Gli stessi primi cittadini, grazie al provvedimento in disamina, possono assegnare, ai dipendenti comunali o delle aziende municipalizzate o delle imprese addette alla raccolta dei rifiuti urbani e alla pulizia delle strade nell’ambito dell’espletamento di dette attività, funzioni di prevenzione e di accertamento delle infrazioni in materia di sosta o di fermata.
d) Autovelox fissi in città: fino a oggi questi dispositivi fissi potevano essere montati solo sulle strade a scorrimento.
Le postazioni fisse per il controllo della velocità possono oggi essere installate anche sulle strade urbane di quartiere (finora dovevano operarvi personalmente le pattuglie di polizia municipale dotate di autovelox mobili). In questo modo si potranno monitorare e sanzionare le alte velocità nei quartieri come più volte lamentate dai residenti (via Tirreno, San Rocco, viale Firenze ecc come da interrogazioni già depositate);
Possibilità di introdurre autovelox fissi in città, anche nei centri storici, cosa che fino ad oggi era vietata. Spetterà al Prefetto autorizzare e stabilire il posizionamento dei rilevatori di velocità in base alle zone e alle fasce orarie in cui si concentrano gli incidenti, il tutto al fine di garantire maggiore sicurezza ai pedoni.
TENUTO CONTO
che in base al focus ISTAT del 15 novembre 2019 la città di Potenza a differenza di diversi capoluoghi italiani non ha mai adottato politiche di favore della mobilità alternativa;
che come indicato nel Dup ha una proporzione di 70 automobili per 100 abitanti, tra le più alte in Italia;
che nel 2018 si sono verificati in Basilicata 979 incidenti stradali che hanno causato la morte di 45 persone e il ferimento di altre 1.609 con rispetto al 2017 un aumento sia degli incidenti (+15,4%) che i feriti (+18,7%) e i morti (+36,4%) a seguito di sinistri su strada;
che il 43,1% degli incidenti stradali è concentrato nei due Poli urbani (Potenza e Matera);
Tutto ciò premesso e spiegato si propone al Consiglio Comunale la seguente mozione:
Impegnare il Sindaco e la Giunta Comunale ad adottare ed applicare misure urgenti in materia di sicurezza stradale e sostegno alla viabilità ciclabile come normate e consentite dall’art. 49 del Decreto-legge 76/2020