Nel pomeriggio di martedì 26 marzo il materano Nuccio Santochirico, vice capo dipartimento Afam Anief nazionale, è stato audito alla Camera dei Deputati per la riforma dell’Alta Formazione Artistica, Musicale e Coreutica.
Nel contesto dell’odierno panorama politico e istituzionale italiano, il dibattito in merito alla riforma si è progressivamente intensificato nell’ultimo periodo.
Un momento di particolare importanza è stato l’audizione che si è svolta nella 7^ Commissione permanente della Camera dei Deputati, volta ad esaminare le proposte di modifica al regolamento disciplinante gli ordinamenti didattici delle istituzioni AFAM, emanato con il DPR 212/2005.
In tale contesto l’Associazione Nazionale Insegnanti e Formatori (ANIEF) ha giocato un ruolo fondamentale, con il Nuccio Santochirico in prima linea, presentando un dettagliato documento che evidenziava le criticità del sistema attuale e avanzava proposte di correzione.
Il documento inviato al Presidente della Commissione, On. Federico Mollicone, e ai membri della stessa, ha inizialmente messo in luce la complessità normativa che caratterizza l’ambito AFAM. Questa complessità, nata con la Legge n. 508 del 1999 sull’Alta Formazione Artistica e Musicale, si è protratta nel tempo, nonostante le numerose riforme, senza mai raggiungere una piena attuazione.
Uno degli ostacoli principali è stato individuato nei tempi lunghi necessari per l’emanazione dei regolamenti attuativi, che hanno rallentato il processo di implementazione delle riforme.
Le proposte di modifica avanzate dall’ANIEF, attentamente esaminate da Santochirico e dai suoi colleghi del Dipartimento ANIEF AFAM, hanno evidenziato diverse criticità nel testo in esame.
Tra le principali osservazioni si è sottolineata l’importanza di preservare le denominazioni storiche delle istituzioni AFAM, al fine di salvaguardarne l’identità e il prestigio. Si è sollevata la questione della complessità nell’organizzazione dell’ordinamento didattico, suggerendo un intervento ministeriale per chiarire meglio i rispettivi ruoli degli organi accademici.
Inoltre si è proposto un aumento del carico annuale di crediti formativi accademici, una revisione delle modalità di erogazione delle attività formative, e un controllo più stringente sulle istituzioni non statali per garantire la qualità dell’istruzione.
Particolarmente significativa è stata l’osservazione riguardante l’ammissione ai corsi accademici, opponendosi alla possibilità di accesso senza il diploma di istruzione secondaria e chiedendo un intervento ministeriale per definire eccezioni ben delineate.
In conclusione il contributo di Santochirico vice capo dipartimento dell’ANIEF AFAM si è rivelato essenziale nel promuovere un dibattito costruttivo e nel proporre soluzioni concrete per migliorare il quadro normativo delle istituzioni di Alta Formazione Artistica.