“Abbiamo preso atto delle criticità esistenti e abbiamo provato a risolverle attraverso una riforma strutturale del comparto forestale regionale che, affermiamo oggi anche orgogliosamente a conclusione del primo anno di attuazione, è stata resa completamente operativa dal Governo Regionale e dal Dipartimento Agricoltura dal primo giugno 2018.
Il settore forestale pubblico, che rappresenta per la Basilicata un’autentica e poderosa leva economica, occupazionale e sociale, è stato oggetto di una storica riforma giuridico–normativa che ha completamente modificato il precedente sistema di governance amministrativa e tecnica. La strutturazione in troppi Enti, progetti e platee frammentate era, difatti, la più grossa limitazione all’efficientamento dell’intero sistema di gestione.”
Lo ha dichiarato l’assessore regionale alle Politiche Agricole e Forestali, Luca Braia nella conferenza stampa a cui hanno partecipato anche il Dirigente dell’Ufficio foreste Giuseppe Eligiato, l’Amministratore Unico del Consorzio di Bonifica Giuseppe Musacchio e i rappresentanti sindacali della Fai-Cisl Vincenzo Cavallo, Flai-Cgil Michele Andriulli, Uila-Uil Gerardo Nardiello.
“Abbiamo voluto dare, con la riforma della forestazione, soprattutto risposte concrete. Per superare la frammentazione della governance e il frazionamento delle competenze, in sostituzione dei 18 Enti delegati coinvolti fino al 2017 (aree programma, province, parchi ecc.), abbiamo individuato nel Consorzio di Bonifica il soggetto unico gestore che accorpa la competenza gestionale a sé, unitamente a circa 500 beni distinti tra mezzi, locali ed attrezzi per i quali il Dipartimento Agricoltura ha provveduto alla verifica tecnica e operativa.
Passare a una progettazione unica e più efficace (ad esempio la manutenzione straordinaria della Costa Ionica, il ripristino funzionale, la pulizia e la messa in sicurezza della zona di Monticchio, la pulizia straordinaria dell’enorme area verde del Campus Universitario di Matera ecc.) è stata la risposta alla burocrazia, alle eccessive lungaggini e differenze nelle modalità di presentazione delle varie rendicontazioni di progetti differenti, da parte dei singoli enti delegati anche con tempistica non omogenea e la conseguenza dei ritardi nei pagamenti degli stipendi.
Si evita oggi, attraverso la riforma in atto, la duplicazione di competenze, la polverizzazione delle risorse, la progettazione disaggregata di opere e lavori strettamente connessi tra loro, l’utilizzo disgiunto di manodopera forestale su progetti differenti ma in ambiti territoriali e su problematiche comuni.
La platea unica, per un totale di circa 4.200 unità, con il personale aggregato per progetti in maniera più libera e dinamica, rispettando la provenienza territoriale ma con maggiore flessibilità, risponde, infatti, all’eccessivo precedente utilizzo degli addetti amministrativi. Essi sono stati in parte, oggi trasferiti nei ruoli regionali e in parte utilizzati esclusivamente per taglio boschi o autorizzazioni varie regionali (ad esempio per i tartufi ecc.)
Abbiamo incrementato effettivamente le giornate e le risorse per tutti gli addetti, sino al raggiungimento dei livelli occupazionali pari a 151 giornate CAU. Inoltre, i forestali dei comuni cosiddetti Legge 40 (area estrazioni) hanno effettuato 161 giornate mentre gli addetti del progetto Vie Blu hanno mantenuto le 181 giornate CAU. Voglio ricordare che le giornate lavorative erano ferme dall’inizio della gestione della forestazione regionale, da oltre 20 anni, a un livellamento di n. 131 giornate CAU e che le platee erano diversificate per modalità di trattamento economico e frazionate sui vari progetti.
Abbiamo voluto allocare direttamente circa l’80% delle risorse destinate alla forestazione nei capitoli di bilancio regionale, approvato a fine maggio scorso, e abbiamo voluto limitare a due soli soggetti (Dip. Agricoltura/Ufficio Foreste e Consorzio di Bonifica) il coordinamento e i livelli decisionali, istruttori e di controllo oltre che di svolgimento dei vari iter amministrativi necessari, dal progetto alle autorizzazioni, dalle anticipazioni alla preparazione dei rendiconti dei SAL di saldo e delle relative liquidazioni. Questa è stata la risposta più concreta ed efficace che si è potuto dare alle storiche criticità da sempre denunciate e che incidevano in maniera negativa soprattutto sulla puntualità e la continuità dei cantieri e dei pagamenti da garantire a tutti gli addetti.
La riforma regionale è intervenuta anche in materia netta sulle attività autorizzative del taglio dei boschi, competenza in precedenza attestata alle 7 Aree Programma e alle 2 Amministrazioni Provinciali e oggi invece di competenza esclusiva della Regione, in particolare dell’Ufficio Foreste del Dipartimento Agricoltura, che, dopo uno stallo di 7 mesi determinato dalla norma regionale stessa, sta celermente recuperando i ritardi accumulati.
E’ bene ricordare che l’utilizzazione forestale da parte dei privati rappresenta un vero e proprio comparto economico della Regione di enorme importanza, sia in termini di rilevanza ambientale che per numero di ditte coinvolte: la filiera foresta/legno/energia genera occupazione per oltre 500 imprese con oltre 2.500 addetti.
Il miglioramento dell’efficienza operativa del comparto forestale regionale deve, da adesso in poi, passare per una migliore, più organica e concertata progettazione che inizierà il suo corso sin dai primi giorni del 2019 e che dovrà essere sempre più efficace e improntata sul tema della produttività e da una maggiore attività di formazione, coordinamento e distribuzione del personale sul territorio, che va messa nelle condizioni di utilizzare i mezzi da acquisire con sempre maggiori e mirati investimenti.
Inoltre, per l’annualità 2019, lavoreremo di concerto con il Consorzio e con i Sindacati, per anticipare l’inizio delle attività dei cantieri entro il mese di Aprile, avviando anche l’istruttoria necessaria per il tanto atteso turn over che, oltre a rappresentare una tra le poche certe occasioni di occupazione, soprattutto per le aree interne e i paesi di montagna, rappresenta l’unica vera possibilità che abbiamo per fronteggiare il fenomeno dello spopolamento, affrontando contestualmente il fondamentale tema del ringiovanimento e della professionalizzazione dell’intera platea, azione fondamentale per assicurare un futuro all’intero comparto.”
IL RUOLO DEL DIPARTIMENTO POLITICHE AGRICOLE E FORESTALI
“L’Ufficio Foreste e Tutela del Territorio – ha dichiarato Giuseppe Eligiato, Dirigente dell’Ufficio Foreste e tutela del territorio – ha indirizzato questo straordinario processo di riforma, mettendo in atto tutti gli adempimenti amministrativi, tecnici e normativi necessari a garantire il raggiungimento degli obiettivi, curando direttamente la redazione dei dettati normativi e delle relazioni accompagnatorie per la modifica alla Legge Regionale n. 42/1998. Abbiamo curato anche il trasferimento dei beni mobili e immobili in capo alle ex Comunità Montane ed Aree Programma al Consorzio di Bonifica; la riorganizzazione e la ricollocazione del personale rinveniente dalle ex Comunità Montane, in parte assegnato al Consorzio di Bonifica di Basilicata; l’analisi del personale attualmente impegnato, con riequilibrio della forza lavoro in rapporto alla superficie forestale, all’incidenza delle aree protette e all’indice di spopolamento, finalizzato all’avvio del turn over degli addetti che saranno collocati in pensione con l’ottica di una maggiore qualificazione del settore.”
L’Ufficio ha garantito il continuo supporto tecnico al Consorzio di Bonifica nella fase iniziale della progettazione degli interventi con la predisposizione degli “Indirizzi tecnico – amministrativi” per la redazione della progettazione preliminare; l’indicazione delle priorità di intervento su tutto il territorio regionale sulla base di analisi spaziali, serie storiche, vulnerabilità ambientali di alcuni siti, con raccolta e digitalizzazione vettoriale delle criticità segnalate dagli Enti Pubblici (Comuni, Enti parco, Autorità di Bacino, Anas, Ferrovie dello Stato, Ciclo delle Acque, ecc.).
Sono stati, inoltre, predisposti di specifici format veicolati alle Amministrazioni comunali per le segnalazioni delle criticità locali, con successiva verifica e trasferimento al Consorzio di Bonifica della Basilicata. Sono 85 le Amministrazioni che hanno indicato siti bisognevoli di manutenzione e miglioramento ambientale e forestale, anche di interesse urbano, oltre che criticità di natura idraulica per oltre 500 km di sviluppo lineare.
L’ufficio Foreste ha redatto il Piano Operativo Annuale di forestazione 2018, nell’ambito del quale sono stati effettuati controlli sullo stato di avanzamento dei lavori, mediante sopralluoghi tecnici e istruttoria amministrativa che hanno consentito la tempestiva predisposizione degli atti finalizzati al riconoscimento delle somme dovute per i lavori effettuati.
E’ passata in capo alla Regione l’intera competenza relativa al taglio boschi che ha creato un gap nel rilascio delle autorizzazioni al taglio, alle quali l’Ufficio Foreste ha dovuto ottemperare con tempestività mettendo in atto tutte le azioni necessarie di riorganizzazione territoriale, previa costituzione di n° 7 Unità Periferiche Territoriali, di definizione delle nuove procedure amministrative e della relativa modulistica e nell’organizzazione logistica delle Unità Periferiche Territoriali.
Per ottemperare al meglio alle incombenze imposte dal nuovo assetto normativo l’ufficio ha messo in campo 20 dottori agronomi/forestali, coadiuvati da altri dipendenti che, con impegno e dedizione, hanno completato oltre 2000 procedimenti amministrativi inerenti i tagli boschivi negli ultimi sei mesi, a valle della definizione degli aspetti normativi, organizzativi e logistici.
Al contempo si sta lavorando per adeguare l’assetto normativo regionale e i relativi regolamenti attuativi, anche in connessione con il Testo Unico in materia forestale recentemente approvato. E’ stato costituito un Tavolo Tecnico composto anche da rappresentanti dell’Università degli Studi di Basilicata, dell’Ordine dei Dottori Agronomi e Forestali, dei Carabinieri Forestali e delle imprese boschive, i cui lavori saranno a breve avviati per esaminare il documento preliminare predisposto.
Il personale tecnico è stato altresì designato nell’ambito delle emergenze segnalate dalla Prefettura di Matera, nei tavoli costituiti per la messa in sicurezza della pineta ionica dagli incendi boschivi e per la programmazione e controllo dei fenomeni di dissesto idrogeologico, con particolare attenzione alle principali infrastrutture stradali e ferroviarie regionali.
In attuazione delle direttive emanate dai tavoli prefettizi, in compartecipazione con l’Ufficio Parchi e Carabinieri forestale per la Biodiversità, è stato predisposto il progetto “Pineta ionica Metaponto: interventi urgenti per la messa in sicurezza di aree percorse dal fuoco”, approvato dal Ministero dell’Ambiente e dai relativi uffici competenti i cui lavori sono stati prontamente avviati.
PSR BASILICATA 2014-2020
Nell’ambito dei fondi FEASR l’Ufficio ha curato tutte le procedure inerenti la Sottomisura 8.5 del PSR Basilicata 2014-2020, con investimenti finalizzati alla valorizzazione in termini di pubblica utilità delle aree forestali ed al rafforzamento della capacita degli ecosistemi di mitigare i cambiamenti climatici, per un totale ammesso a finanziamento di circa 11 M€.
I relativi provvedimenti di concessione sono stati sottoscritti in meno di 6 mesi dall’emanazione del bando, con una tempistica di istruttoria celere ed efficace, in rapporto alla complessità e agli importi finanziari delle candidature attenzionate. Di recente sono stati predisposti due nuovi bandi a valere sulla Sottomisura 8.5 del PSR, rivolti ad Enti Pubblici e Selvicoltori Privati, per una dotazione finanziaria complessiva di € 14.000.000,00.
ANTINCENDIO BOSCHIVO
Il 2017 è stato un anno particolarmente critico per il sistema regionale per l’elevato numero di incendi insorti, anche di interfaccia, e per le elevate superfici percorse dal fuoco che hanno messo a dura prova il sistema di contrasto agli incendi boschivi.
Nell’ambito della pianificazione di settore, che coinvolge in maniera diretta l’Ufficio, sono state poste in essere numerose iniziative quali il supporto continuo ai Comuni per l’istituzione e l’aggiornamento del Catasto comunale delle aree percorse dal fuoco; la riorganizzazione di presidi, personale e mezzi impegnati dislocati in prossimità delle aree statisticamente più colpite dagli incendi; la partecipazione continua alle attività della Sala Operativa Unificata Permanente regionale per l’intera Campagna antincendio; la formazione continua dei Direttori delle Operazioni di spegnimento (DOS) con l’organizzazione di un corso rivolto a 80 funzionari della Regione Basilicata, del Consorzio di Bonifica e degli Enti Parco Nazionali e regionali; la realizzazione di 5 corsi di formazione per Operai forestali e Volontari di protezione civile per le attività di spegnimento e bonifica degli incendi boschivi e per la formazione sulla sicurezza durante tali attività.