Per il presidente della Regione “in Basilicata sono stati compiuti importanti passi in avanti nell’ambito della riforma del sistema pubblico, grazie anche alla collaborazione con quella parte di sindacato dall’approccio costruttivo”.
“Se in Italia per 17 anni non ci sono state le riforme necessarie per agganciare l’Europa la politica ha tante responsabilità, ma in una scala di grigi le ha anche il sindacato: qualcosa però sta cambiando, soprattutto in Basilicata. Si sta andando verso una politica del fare, con un atteggiamento d guardare con favore, chw qualche risultato sta producendo”.
Lo ha detto il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella, intervenendo questa mattina al convegno dal tema “Cambiare il pubblico ci riguarda: analisi e proposte per il cambiamento istituzionale”, organizzato dalla Uil Basilicata e dalla Uil Funzione pubblica regionale nell’Auditorium del San Carlo di Potenza. Alla presenza, tra gli altri, dell’assessore regionale Flavia Franconi, di Raffaella Pucciariello del Centro Studi Uil, del segretario regionale Uil Carmine Vaccaro, del segretario generale della Uil Fpl Giovanni Torluccio, del direttore del Censis, Giorgio De Rita, del direttore generale dell’Azienda Ospedaliera San Carlo, Rocco Maglietta, di Gianni Bochicchio, direttore generale dell’Asp, e del segretario generale della Uil, Carmelo Barbagallo, il governatore Pittella ha aggiunto che “nella nostra regione per quanto riguarda il pubblico sono stati fatti non pochi passi in avanti”. Il presidente ha quindi ricordato il riordino dei consorzi di bonifica, l’annunciato passaggio in Acquedotto lucano da un cda ad un amministratore unico, l’abbassamento degli emolumenti apicali. “Qualcosa – ha evidenziato Pittella – sta cambiando anche sul fabbisogno del personale, il cui documento abbiamo approvato di concerto con le organizzazioni sindacali. Ma abbiamo lavorato ad esempio, anche sui precari dell’Alsia. In un anno e qualche mese – ha ribadito – qualcosa abbiamo fatto, di concerto con la Uil e con quella parte di sindacato che ha un approccio costruttivo”. Pittella ha detto inoltre che “la giunta regionale ha già evaso alcuni disegni di legge sull’Arpab, sulle autonomie locali, sulla formazione, che sono ancora in discussione nelle commissioni” ed ha invitato il sindacato “a far sentire la propria voce affinché vengano approvati in Consiglio regionale”. Pittella ha parlato inoltre di riorganizzazione funzionale dell’ente regionale e dell’avvenuta rotazione dei dirigenti. “Non siamo – ha spiegato – una corporazione: esiste un gioco in campo aperto, dove bisogna garantire i diritti ma anche pretendere i doveri: questo è il nuovo rapporto che esiste tra la pubblica amministrazione e la società”. Per il presidente bisogna “spingere sull’acceleratore partendo dalle cose positive che finora sono state fatte, in un approccio di dialogo e collaborazione con il sindacato. Ma in tutto questo – ha concluso – è necessario scrollarsi di dosso quella che definisco sindrome della tristezza e lavorare con fiducia”.