Gianni Rosa, consigliere regionale Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale interviene sulla discussione in atto per la riforma sanitaria e dichiara: “Il Governo regionale prende in giro i Lucani”. Di seguito la nota integrale.
Se ne parla da mesi ma ancora non c’è, la mega riforma sanitaria di Pittella. Ora apprendiamo che tutto verrà rinviato a dicembre. Dopo il referendum. Una notizia che non ci lascia sorpresi. Si tratta di un’ulteriore riprova di quanto il Pd sia spaventato dal voto popolare.
La mossa di Pittella di non esacerbare gli animi dei Lucani in vista del voto del prossimo 4 dicembre è prevedibile, ma non scontata. I Lucani, ci auguriamo, non cadranno nella solita trappola delle promesse: non saranno soppressi gli Ospedali territoriali ma votate si.
Anche perché non basta non sopprimere, per mantenere in vita un presidio come quelli, ad esempio, di Chiaromonte o di Villa d’Agri. È necessario anche non svuotarli di personale e di reparti.
È il solito specchietto per le allodole. Il solito trucco con il quale il Pd e il centrosinistra, negli anni, hanno tenuto sotto scacco una popolazione intera: promesse di lavoro, di fondi e, ora, di una ‘salute di prossimità’. Insomma, è la solita speculazione, una vergogna.
Intanto, la riforma del Servizio sanitario regionale sulla quale il Pd si spacca, in realtà non c’è ancora. Non si può considerare una riforma un ddl di pochi articoli che demanda la definizione dei criteri ai Direttori generali. Direttori generali che non si sono sprecati poi molto avendo prodotto due paginette striminzite che non dicono nulla. Però deve essere approvata entro il 31 dicembre.
Come al solito si arriverà, nell’emergenza, ad approvare una riforma raffazzonata e non condivisa. Magari con molte più deleghe di quelle che sarebbero opportune al Governo o alla burocrazia regionali. Come al solito, con la scusa della scadenza imminente, Pittella obbligherà la maggioranza a approvare qualcosa che è solo forma.
Se il Governo Renzi è quello che, nella storia repubblicana, ha fatto approvare più provvedimenti a colpi di fiducia, Pittella è quello che ha fatto approvare più provvedimenti sotto la scure delle scadenze, obbligando il Consiglio a far passare leggi non solo prive di sostanza, scritte male o incostituzionali ma anche senza che sulle stesse vi fosse possibilità di un approfondimento nel merito. Insomma a Pittella piace vincere facile: c’è la scadenza e la legge va approvata. Non c’è tempo, quindi, approviamola così com’è, poi si pensa. E se è pessima? Non fa nulla basta poter dire che è stata fatta.
Un po’ come hanno fatto con la riforma costituzionale: approviamola perché una riforma sbagliata è meglio di una non riforma. Ma chi lo dice? Lo dice chi, da quella riforma, ne trae comunque benefici. È l’approssimazione di questa classe politica che ci spaventa.
Pittella come Renzi mortifica gli organi istituzionali deputati a dare un indirizzo a questa Regione e prende in giro il Popolo.
Gianni Rosa, consigliere regionale Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale
Sanità, Ugl: “La Politica sfugge al confronto”.
“Tra le misure populiste e quelle impopolari ma rigorose, l’Ugl Basilicata preferisce le seconde”. E netta è la posizione del segretario generale dell’Ugl Basilicata, Giovanni Tancredi e di Pino Giordano, segretario provinciale dell’Ugl Matera, in materia di conti sanitari in Basilicata.
Per i sindacalisti, “Certamente se il sindacato si limita a chiedere più servizi a meno costi non fa il suo dovere perché fa demagogia. Se abbiamo compreso le difficoltà del momento economico, se siamo convinti della necessità di mantenere i presidi sanitari sul territorio, non possiamo anche chiedere che i costi restino costanti, specie quando servono a frenare gli sprechi. Come, non ci convincono le parole del presidente del Consiglio relative ai troppi tagli effettuati sulla sanità: non ci sembrano il segnale di una vera presa di coscienza e di una ‘marcia indietro’ da parte del Governo, ma piuttosto la solita promessa senza compimento. Su tematiche di grande interesse sociale l’Ugl interviene con una energica richiesta al Presidente Pittella: ”Riteniamo che si debba aprire un confronto tra regione e sindacati, al fine di realizzare una valutazione complessiva sull’attuale sistema sanitario se veramente vogliamo contribuisce a combattere condizioni di estrema indigenza. Al presidente della Giunta Regionale, diciamo di non bendarsi gli occhi, dobbiamo combattere l’emigrazione sanitaria, sostenere la ricerca, la cura e il radicamento dei centri d’eccellenza sul territorio lucano. Oltre il 30% dei lucani continua a spostarsi verso altre regioni nella speranza di ricevere cure migliori o più tempestive. Oggi – proseguono Tancredi e Giordano – è nostro preciso dovere impegnarci in prima persona per sostenere e aiutare tutte le strutture dislocate sul territorio grazie alle quali migliaia di famiglie in difficoltà possono trovare punti di riferimento importanti, qui in Basilicata, per i problemi di salute dei propri famigliari, senza dover sopportare il sacrificio di lunghi, estenuanti e costosi viaggi della speranza fuori regione. Particolare attenzione dell’Ugl è dunque rivolta al settore del sistema sanitario per quale sono sicuramente necessarie proposte concrete da attuare a breve termine. La Regione Basilicata nulla sta facendo per riorganizzare il sistema della sanità bensì, solo proclami su centri di eccellenza che sono già esistenti, nulla facendo fondamentalmente per abbattere la mobilità sanitaria passiva ma soprattutto attrazione per quella attiva. I tagli fin qui effettuati, non hanno premiato né i lucani né chi li ha fatti. La domanda dell’Ugl per il Governo Regionale è: vuole raddrizzare questa sanità pubblica o ne vuole una nuova mista dove i ricchi si curano e i poveri sono lasciati a se stessi? Se finora non si è riuscito a fermare l’emorragia di denaro pubblico che assorbe tre quarti del bilancio regionale, ingessandone di fatto l’attività, certamente và dato merito a chi di competenza come, il D.G. Asm dott. Piero Quinto che mette mano sempre e puntualmente ad una situazione così complessa in un’impresa da far tremare i polsi. Ma l’Assessorato regionale alla Sanità, ha dimostrato sempre di non volere il supporto della nostra o.s., di avere – concludono i segretari Ugl, Tancredi e Giordano – le idee confuse, sottraendosi alla responsabilità di indicare anche alla nostra o.s. un preciso percorso da seguire per garantire ai lucani cure adeguate, qualificate, di livello europeo ed economicamente sostenibili”.