Nel giorno il cui il presidente della Regione Basilicata Vito De Filippo spiega al Consiglio regionale le motivazioni che lo hanno convinto a rassegnare le dimissioni la Procura della Repubblica attraverso i Carabinieri notifica all’aula di aver concluso le indagini su Rimborsopoli. Ad occuparsi delle indagini i pm Francesco Basentini e Sergio Marotta. Risultato: tutti indagati tra consiglieri, ex consiglieri e assessori regionali in carica tranne due: Prospero De Franchi e Gaetano Fierro.
In particolare gli avvisi di garanzia sono stati notificati a Vito De Filippo, Vincenzo Santochirico, Marcello Pittella, Attilio Martorano, Nicola Benedetto, Luca Braia, Roberto Falotico, Antonio Autilio, Paolo Castelluccio, Giuseppe Dalessandro, Antonio Di Sanza, Agatino Mancusi, Franco Mattial, Enrico Maria Cicchetti, Francesco Mollica, Michele Napoli, Nicola Pagliuca, Mariano Pici, Erminio Restaino, Pasquale Robortella, Luigi Scaglione, Alessandro Singetta, Gennaro Straziuso, Mario Venezia, Rocco Vita, Vincenzo Viti, Rosa Mastrosimone, Vilma Mazzocco, Antonio Potenza, Pasquale Di Lorenzo, Innocenzo Loguercio, Giacomo Nardiello, Donato Paolo Salvatore, Antonio Tisci, Ascanio Emanuele Turco, Donata Santoro, Antonio Sanrocco, Rosa Amoroso, Serena Marino e Francesco Marino.
Lo tzunami giudiziario si abbatte quindi sulla Regione Basilicata e a questo punto non resta che tornare alle urne. Si voterà in autunno, questo è certo. Ma la data esatta sarà comunicata solamente a luglio.
Gianni Rosa (Consigliere regionale Fratelli d’Italia) su discorso presidente dimissionario Vito De Filippo
Abbiamo aspettato circa 30 giorni per capire i motivi delle dimissioni del Presidente della Giunta Vito De Filippo, ma la sua spiegazione non ha fornito alcun chiarimento se non certificare il fallimento del “Sistema Basilicata”. In aula, nel corso dell’ultimo Consiglio regionale, abbiamo visto e ascoltato un De Filippo confuso e politicamente solo. Cauto nei termini e nello stile. Il contrario di quello apparso sui mezzi di comunicazione nelle settimane scorse, alquanto duro nei confronti della politica, quindi anche del suo stesso partito e della sua maggioranza. Da garantista tralascio la questione giudiziaria, né entro in un discorso di etica pubblica. La questione che qui si pone è solo e soltanto politica. La crisi politica di cui parla De Filippo c’è, ma al contrario del governatore non penso sia ricollegabile alle ben note vicende consiliari bensì all’intero “Sistema Basilicata” messo in piedi dall’oligarchia di centrosinistra che ha amministrato e governato male. Quindi una crisi profonda e strutturale a cui si è aggiunta quella istituzionale.
Quando il sottoscritto denunciava tutto questo nei banchi dell’opposizione, chiedendo le dimissioni del Presidente e dell’intera Giunta per motivi politici ed amministrativi, la maggioranza era sorda e cieca. Mentre nel suo discorso De Filippo ha definito la vicenda attuale come l’ultima goccia che ha fatto traboccare il vaso, noi per anni stigmatizzavamo tante enormi gocce che hanno messo in ginocchio la nostra Basilicata. Non posso dunque non confermare il mio giudizio, negativo, su De Filippo per aver amministrato male e portato al collasso la Basilicata, e per aver mollato tutto alla prima occasione per “fuggire” dalle sue responsabilità di più di 15 anni di pessima attività amministrativa sia da assessore regionale che da Presidente della Giunta Regionale. Questo rimane agli atti.
Ora bisogna ripartire e lo si deve fare dalle imminenti consultazioni elettorali. E’ l’occasione per i lucani di scegliere nuovamente il loro governo e mandare a casa il centrosinistra per tutto quello che non ha fatto sul lavoro, sulle questioni ambientali, sull’emigrazione. Mentre noi parlavano di queste cose nelle strade, nelle piazze, nell’assise regionale i vari governi De Filippo non hanno saputo dare risposta poiché insabbiati nella loro autoreferenzialità. Non un disegno o un progetto strategico che andasse nella direzione dei cittadini e dei problemi che questi vivono. Solo slogan e promesse per rimanere in piedi mentre si depauperava un’intera regione e la stragrande maggioranza dei suoi cittadini a beneficio di un élite di potenti e loro clienti.
ROMANIELLO (SEL), AL VOTO PRIMA POSSIBILE COSTRUENDO NUOVA PROPOSTA DI
GOVERNO DEL TERRITORIO E DEI PROBLEMI DELLA GENTE
“Nel mio intervento in Consiglio ieri ho espresso con chiarezza la richiesta di andare al voto prima possibile. Anzi, la mia opinione è che si sarebbe potuti andare alle elezioni prima dell’estate, perché non credo che noi possiamo continuare ad immaginare di svolgere la nostra funzione di
Consiglieri regionali per ancora quattro cinque mesi e discutere fra di noi solo ed esclusivamente di cosa è improcrastinabile, di cosa è ordinario, di cosa non è ordinario”. E’ quanto sostiene il capogruppo di SEL in Consiglio Regionale Giannino Romaniello, per il quale “le dimissioni del Presidente
hanno varie e differenti motivazioni che vanno individuate senza ipocrisia, tra le quali c’è la consapevolezza della chiusura di un ciclo politico, della difficoltà del secondo mandato del Presidente a costruire e realizzare intorno alla maggioranza che l’ha eletto, una coesione politica capace di
valorizzare le scelte giuste fatte specie a difesa del welfare e ammortizzatori in deroga. Quello che è mancato attiene alla incapacità del centro sinistra di produrre atti e comportamenti nel sistema delle relazioni fra politica ed economia capaci di costruire un nuovo modello di sviluppo con al centro i temi ambientali e del lavoro, anche attraverso un sistema più avanzato di coinvolgimento dei livelli istituzionali sub territoriali e delle stesse parti sociali. Sicuramente quello che ha fatto propendere per
le dimissioni è stata la consapevolezza di un giudizio non positivo dei lucani sulla classe dirigente regionale”.
Secondo il capogruppo SEL “la prima ragione alla base della crisi di questi mesi è riconducibile alla incapacità della politica di autoriformarsi. Non si è stati in grado di: -mettere mano ai privilegi, – introdurre sistemi e metodi trasparenti nella gestione delle risorse pubbliche .- affermare
un’idea alta della politica, del ruolo e della finzione dei partiti che pure in passato hanno rappresentato luoghi democratici di selezione delle classi dirigenti.
In sostanza, si è affermato in questo ultimo ventennio un’idea della politica incentrata sull’ “uomo solo al comando”, quello bravo e quello capace di connettersi mediaticamente con l’esterno, e quindi un’idea di politica che ha reso marginale il rapporto umano con le persone, il ruolo e la funzione collettiva del fare politica. Si è affermata un’idea di politica unidirezionale dall’alto verso il basso con punte di indisponibilità all’ascolto della base da parte dei massimi rappresentanti politici ed
istituzionali.
Le dimissioni del Presidente quindi, sono state causate e sono motivate dalla consapevolezza che questo centrosinistra di Basilicata ha finito la sua spinta, evidenziando difficoltà a governare l’alleanza politica, per il prevalere di correntismi e logiche individuali esistenti all’interno del Partito Democratico, e non solo, cambi di casacche di maggioranza, e quindi l’affermazione che in politica per molti tutto è consentito ? Se cosi’ è come noi pensiamo, allora bisogna veramente produrre atti di rottura con
metodi e sistemi che hanno governato l’alleanza del centro sinistra”.
A parere di Romaniello “i fatti che sono avvenuti in questi ultimi mesi, nel nostro Paese, hanno dimostrato che non tutto è consentito, e che quindi è necessario avere il senso del limite e la consapevolezza che fare politica significa prima di tutto mettere al centro gli interessi dei cittadini. La
priorità oggi è il futuro della Basilicata. Il Presidente ha dichiarato che ci sono le condizioni per fare cose nuove e belle per la Basilicata. Se così è, non si comprende quali siano stati gli ostacoli, cosa ha impedito di portare a termine un processo di riforma come quello dei Consorzi di Bonifica piuttosto che dell’ALSIA e di altri ente. Cosa ha impedito di fare le cose a cui allude il Presidente? Si dica con chiarezza che abbiamo bisogno di interrompere un sistema di nomine, di affidamento di incarichi avvenuti più sulla necessità di mantenere un sistema, una rete di consenso politico, piuttosto che bassato sulla valorizzazione delle capacità e delle competenze.
Si dica, insomma, almeno ora, che abbiamo bisogno di cambiare e aprire un’altra fase, un altro ciclo politico capace di dare speranza a chi in questa Regione ha deciso ancora di rimanerci.
Non vorrei – conclude Romaniello – che la campagna elettorale si giocasse solo ed esclusivamente sulle vicende giudiziarie. C’è bisogno piuttosto di elevare il livello del confronto e del dibattito dentro il centro sinistra e nel rapporto con le altre forze politiche, sfidando tutti sui temi
programmatici e prioritari per la nostra comunità.
Per noi i temi del lavoro inteso nella sua accezione più larga, dei diritti civili e sul lavoro, della trasparenza, della equità sociale e quindi di un nuovo e più avanzato modello di sviluppo capace di valorizzare le persone, il territorio, il sistema produttivo della PMI, rappresentano i punti qualificanti su cui costruire una nuova alleanza fra le forse progressiste e di sinistra in alternativa a vecchie logiche dei perimetri delle alleanze politiche.
W LA TROTTOLA. I FRANCOBOLLI DI VITO DE FILIPPO NELLA SATIRA DI SERGIO LATERZA
E per commentare il discorso del presidente De Filippo il nostro vignettista Sergio Laterza ha deciso di coniare il primo francobollo dedicato proprio al governatore dimissionario della Regione Basilicata, indagato proprio in seguito ad accertamenti per fatture di 2340 euro per l’acquisto di francobolli nel 2011.
Nella fotogallery la satira di “W la trottola” dedicata ai francobolli e al francobollo di De Filippo.
TUTTI FUORI! NON OSATE A CANDIDARVI DI NUOVO
Bene Bene….voglio vedere se continua a andare nelle scuole l’indagato non si vergogna!!!???
Speriamo in un risveglio del popolo lucano affinchè non voti più questi politicanti da 4 soldi che hanno solo contribuito alla svendita e dunque alla crisi di questa Regione.
un risveglio??? lo scopriremo a breve… de filippo avrebbe dovuto dimettersi molto tempo fa per i disastri causati nei suoi otto anni di malgoverno
Avanti ai prossimi mangioni….”astrologhi” e ignoranti!!!!
Bene bene…
Brave le Forze dell’ordine e la Procura. State cominciando a scoperchiare le tombe!
Fateci giustizia e ridate dignità alla nostra Regione!
E non fermatevi!
Continuate a scavare anche nelle pseudoassociazioni, nelle agenzie collegate agli enti e forse pure nei sindacati!
Chissà quanti soldi facili girano tra i loro rappresentanti!
E’ una vergogna! E pensare che c’è tanta gente onesta che paga le tasse ma che stenta ad arrivare a fine mese e si dispera perchè non riesce a pagare le bollette!
Benedetto ma cosa hai fatto? non vorrei che adesso tutti girano le spalle, anche perché il tuo seguito,e fatto da volta Gabbana,
E’ solo un fuoco di paglia. Vedrete che tali farabutti torneranno a RUBARE come se nulla fosse, proprio perchè un pò siamo noi addormentati da più 50 anni e un pò è il nostro sistema che lo permette.Sono spesso all’estero per lavoro e tutto questo, unito alla Politica Nazionale in generale, mi fà vergognare di essere ITALIANO!
Anche alla provincia di Matera sono in azione le fiamme gialle.Tutti i consiglieri si stanno letteralmente ‘c…..o sotto’. Sono in esame rimborsi carburante e sedute di inutili commissioni a ferragosto. Se hanno un briciolo di orgoglio dovrebbero dimettersi tutti prima che arrivino gli avvisi di garanzia. Ormai questo sistema non regge più. La democrazia si sta ritorcendo contro i cittadini per opera di loschi individui attaccati ai soldi.
Pulizia!!!! Togliamoci di torno tutta questa immondizia vestita da politici!
P.S. Ma i comunicati di Braia? Di colpo sono scomparsi?
SPERO CHE LA GIUSTIZIA FACCIA IL SUO CORSO! IN GABBIA TUTTI!!! LADRI!!!
Braia non li fa più i comunicati, perchè sostiene, che mentre i cittadini fanno chiacchere, sarà comunque lui il candidato alle regionali!!!!
Se è così convinto mi sa che vive davvero al di fuori della realtà!
Se dovesse essere lui il candidato del centrosinistra, allora vuol dire che i politici lucani ci considerano davvero come dei pecoroni ignoranti.
COMPLIMENTI VIVISSIMI ALL’IDEATORE DEL FRANCOBOLLO,E VERAMENTE ECCELLENTE,IN PIU DA LA REALE SENSAZIONE DI UN PERSONAGGIO PRINCIPE BORBONICO,ALLORA ESERCITO DI TRADITORI SIETE PRONTI A FARE LA FOTO PER TAPPEZZARE I MURI DEI CENTRI CITTADINI?UNA COSA VI VOGLIO RICORDARE NON BUSSATE ALLA PORTA DELLA PERSONE PERCHE QUESTA VOLTA E MOLTO PERICOLOSO,NON PROMETTETE NIENTE PERCHE NESSUNO VI CREDERA,NON DITE CHE VOI……. SIETE NUOVI PERCHE RAPPRESENTERETE IL VECCHIO,NON PRESENTARSI PER I PROSSIMI 10ANNI E IL MINIMO CHE DOVETE AL POPOLO,INVIATE UNA LETTERA DI SCUSE ATUTTE LE FAMIGLIE LUCANE PER IL VOSTRO TOTALE DISIMPEGNO A REALIZZARE QUALCOSA PER IL PUBBLICO,NON AVETE FATTO NIENTE ,PERO’ TUTTI AVETE GONFIATO RICEVUTE ,FATTURE,ED ALTRO,MENO MALE CHE LE PROSTITUTE NON EMETTONO RICEVUTE,PERCHE’ E DIFFICILE IMMAGGINARE LE CIFRE CHE AVRESTE RAGGIUNTO VISTO CHE SPESSO ERAVATE IN VACANZA SEGRETA CON PUTTANE DI PRESTIGIO,DIRVI VERGOGNA E SUPERFLUO,PERCHE I PORCI NON HANNO VERGOGNA VIVONO QUOTIDIANAMENTE NELLO SPORCO TOTALE………….!!!!!!!…….?????
CONDIVIDO PIENAMENTE!!!!!!!!!!!!!!
fuori dalle palle una volta per sempre, siete la vergogna della basilicata!!!!!!!
MI dicono che Braia abbia trascorso una notte, a nostre spese, in quel di Lecce in compagnia di una signorina non identificata…e che certamente nn era sua moglie!!!! hai capito a Luchetto chi di p…e ferisce di p…e perisce!!!!