Il Consigliere regionale della Lista Civica con Monti per l’Italia Ernesto Navazio commenta l’inchiesta Rimborsopoli che ha travolto la Regione Basilicata. Una nota destinata ad aprire un nuovo dibattito su SassiLive. Di seguito la nota integrale.
Basta, non indignatevi più!
Le vicende di questi ultimi giorni hanno impressionato non poco. Grande risalto alle notizie, con il suo carico voyeuristico. Si continuerà ancora per giorni. Crescerà l’indignazione, portandosi dietro odio. Comodamente seduti, con lo sguardo pruriginoso.
La mente altrove. Sentendosi estranei e non colpevoli per quello che è accaduto davanti ai nostri occhi. Perché il sistema non si è formato oggi; si è alimentato, anche, della latitanza della partecipazione di stare dentro le cose. E sulle cose. Di non avere buone regole.
La crisi che stiamo attraversando è il frutto della supponenza di una classe politica. Quella classe politica che ha nutrito la frammentazione della propria rappresentanza perché ognuno potesse sedersi al tavolo, la polarizzazione delle posizioni perché ognuno potesse scegliersi il nemico.
Una classe politica che non ha sentito la domanda di moralizzazione della vita pubblica, che non ha letto la voglia di cambiamento , che non ha dato risposte credibili.
Vanno all’aria tutte le discussioni semiserie tenutesi nelle direzioni, sui giornali.
Ed ora? Il re è nudo, nessuno appare più alto. E si cercheranno nuovi interlocutori, nuovi pensatori. Tutti pronti a riposizionarsi, anche se lo con lo sguardo basso.
E l’indignazione crescerà. Genererà altra indignazione. E si ricomincerà. Ma è la soluzione?
La storia degli ultimi venti anni non ci ha portato molto lontano. Abbiamo rimpiazzato la dote di capire la gente con quella di essere la gente, a volte confondendoci. Si è persa la delega.
Ma non possiamo tirarci fuori. Al contrario di Hessel crediamo che “se per partecipazione si intende stare dentro le cose e lavorare per cambiarle, allora il vero slogan che servirebbe adesso è: Basta, non indignatevi più”.
È terminata una stagione. Dobbiamo aprire una nuova fase. Superare una politica mediocre, perché figlia di un pensiero mediocre.
Nessuno può tirarsi fuori o percorrere scorciatoie. Non è tempo di demoni. Ma tempo di ricostruzione. Vediamo chi ci sta!
Alfonso Ernesto Navazio, Consigliere regionale
la nuova fase si apre con governo dei cittadini e l’espulsione dei partiti corrotti… diciamo basta al regime feudale lucano e anche a lei navazio
TUTTI A CASA
chi ha rubato e chi ha taciuto!
Lucani, continuate ad indignarvi! Sempre! E poi votate con la testa!
Ma tu guarda cosa mi tocca leggere. “Basta non indignatevi più” è tempo di ricostruzione (con gli stessi personaggi?). Molta gente per dignità,sign. Navazio, conserva quel senso di pudore che lo porta ad essere ancora capace di provare vergogna, cosi come conserva ancora la sensibilità di gioire per le piccole cose. Mi auguro si apra una nuova fase politica in Lucania, come lei dice, ma con politici che lavorino esclusivamente per il bene comune e, qui gli eventi mi costringono a cadere nel qualunquismo, che avvenga un cambio totale dal primo all’ultimo dei consiglieri. Il popolo lucano con grande DIGNITA’ conserva ancora la capacità di indignarsi!
Ecco bravo!
Ora toglietevi di mezzo tutti perchè è tempo di gente nuova: in giro c’è tanta gente capace, preparata, onesta e responsabile. Voi tutti a casa e se vi resta qualcosa da difendere fatelo stando in religioso silenzio!
perchè non dobbiamo indignarxi + anzi ora comincia il bello è anche ora che i lucani sichjiedano perchèla benzina da loro costa di piu rispetto alla puglia ma voi politici dove eravate alle contrattazioni e dove eravate o scusate dove siete e voi lucani ma quei prosciurti ammuffiti quando li togliwte dagli occhi