Il gip di Potenza, Luigi Spina, ha accolto le istanze di revoca delle misure cautelari (il divieto di dimora) presentate dagli avvocati dei consiglieri regionali Antonio Autilio (IDV), Paolo Castelluccio (PDL), Rocco Vita (PSI), Alessandro Singetta (Gruppo Misto), Nicola Pagliuca (PDL) e Mario Venezia (PDL), coinvolti nell’inchiesta sui rimborsi . I sei consiglieri regionali tornano quindi in libertà e potranno partecipare alla prossima riunione del Consiglio regionale in programma martedì 21 maggio 2013. Il provvedimento segue a quello di revoca delle misure cautelari (divieto di dimora) concesso nei giorni scorsi ad altri due consiglieri regionali Agatino Mancusi (UDC), Mariano Pici (PDL).
Capogruppo di SEL in Consiglio Regionale, Giannino Romaniello: riaprire partita per costruzione nuova forza di sinistra
“Riaprire la partita per la costruzione di una forza di sinistra che assuma il lavoro, i diritti sociali e civili, l’ambiente, la riforma del modo di fare politica quali assi centrali su cui incardinare un nuovo progetto di società alternativo all’attuale modello di sviluppo”: è l’indicazione del capogruppo di SEL in Consiglio Regionale, Giannino Romaniello, che ha aperto l’incontro sul tema “Torniamo a parlare di politica: la crisi, la rappresentanza, il lavoro, i diritti” che si è tenuto in serata a Potenza, con la partecipazione di rappresentanti del mondo del lavoro, dell’associazionismo e del volontariato.
Nel merito delle vicende regionali con i provvedimenti della magistratura, Romaniello ha sostenuto che “quanto è accaduto è anche conseguenza della crisi dei partiti, dello scenario nazionale, di un’idea sbagliata del rapporto tra partiti e istituzioni, in una parola dell’azzeramento della funzione collettiva del fare politica. E’ penetrata, anche nel centrosinistra, la cultura dell’io, dell’uomo solo al comando, attraverso l’affermazione di una cultura della gestione piuttosto che della cultura di governo dei processi che caratterizzano i cambiamenti. Sono mancati un’idea, una visione complessiva e un progetto con al centro i bisogni, i diritti, la costruzione di opportunità per le persone. E ancora peggio è prevalsa l’idea dell’impunità, del poter fare senza rendere conto. Così i fatti accaduti dimostrano – ha sostenuto il capogruppo SEL – che la politica, questa politica è incapace di autoriformarsi, mentre la rottura con il corpo vivo e sano della società è troppo profonda. Ci vorranno anni per ricostruire la fiducia tra rappresentati e rappresentanti. La sinistra ha il dovere di essere credibile attraverso comportamenti di etica e di coerenza fra il dire e il fare con la testa rivolta agli altri a chi vuole rappresentare ed ha il dovere di tutelare. Bisogna tornare a ricostruire luoghi di ascolto, piuttosto che – ha aggiunto – sedi di trasferimento del “pensiero unico”.
Nel sottolineare che “in Basilicata si è chiuso un ciclo del centrosinistra” il capogruppo SEL ha affermato che “si è chiusa un’idea di coalizione e di modello di relazioni, soprattutto fra politica ed economia, fra istituzioni, fra partiti e nei partiti. Per questo bisogna superare politicismo e tatticismo puntando al cuore del problema: questi partiti, queste politiche non rispondono alle richieste di cambiamento, di giustizia, di equità, di partecipazione che proviene dalla società. Non si tratta di assecondare corporativismi, localismi ed individualismi ma di raccogliere le richieste e farle diventare progetto comune, interesse generale, forza di cambiamento. In concreto significa per noi partire dai contenuti e non dai perimetri delle alleanze”.
Tra le priorità sociali individuate da Romaniello: garantire ed ampliare l’area del sostegno alle fasce deboli; battere la cultura che il welfare è assistenzialismo; ripensare le politiche di sostegno alle imprese; riduzione dei costi della politica, degli enti con l’eliminazione di quelli inutili; separazione netta fra programmazione e controllo della gestione; piano straordinario per la tutela di ambiente, territorio e salute; piano rifiuti (specie differenziata); energia e petrolio. Si tratta – ha detto – di tessere di un mosaico chiamato Piano del Lavoro per una diversa qualità di sviluppo. A tutti coloro che pensano che nel Paese come in Basilicata ci sia bisogno di una sinistra, a tutti quelli che non vogliono arrendersi – afferma Romaniello – chiediamo di partecipare ad individuare insieme un percorso politico autenticamente di cambiamento”.
Segretario regionale della DC-Libertas della Basilicata Giuseppe Potenza: “I cattolici si sporchino le mani”
“All’evidente caduta di etica politica individuata, con estrema lucidità, dal consigliere Navazio, noi aggiungiamo la necessità di continuare a dare segnali concreti di responsabilità, nei confronti della popolazione, proprio come sta facendo dal primo giorno l’Assessore all’Agricoltura Nicola Benedetto”: è quanto sostiene il segretario regionale della DC-Libertas della Basilicata Giuseppe Potenza. “Guai se in attesa di conoscere la data delle elezioni anticipate, questa classe politica e dirigente, che non ha alcuna competenza per stabilire l’adempimento elettorale – aggiunge – restasse a braccia conserte. L’emergenza sociale e civile non consente pause, pur nel rispetto della normativa costituzionale in caso di scioglimento anticipato del Consiglio a seguito di dimissioni del Presidente, come riprovano i tanti “focolai” di tensione sociale accesi sui territori e che tutti insieme dobbiamo disinnescare”.
Secondo il segretario DC “il dibattito in Consiglio martedì prossimo chiarirà una serie di aspetti e, ci auguriamo, introdurrà il clima più adatto per consentire a questa Giunta di lavorare, nell’interesse della nostra gente che con il voto potrà giudicare e decidere la maggioranza. Ci sono adempimenti legati alla coda della spesa comunitaria del sessennio 2007-2013 in settori nevralgici per l’economia locale che non si possono in alcun modo sottovalutare; né è pensabile rallentare interventi di governo del territorio. Per la politica lucana, invece, è questa la fase di rigenerarsi, di saper ascoltare ed interpretare i cittadini, di individuare quelle persone che in tema di etica e di impegno civile non hanno nulla da dimostrare. Le più recenti iniziative – continua Potenza – sia da parte di esponenti del Pd con un manifesto che contiene sicuramente punti condivisivibili, come del Centro Democratico con gli spunti interessanti del dibattito nell’assemblea regionale di Pisticci alla quale il gruppo dirigente della Dc lucana ha partecipato in veste di osservatore, ma che provengono anche dalla sinistra con l’incontro di Romaniello della Sel, sono utili e positive occasioni per rilanciare la politica e per dare segnali che è possibile anche in questa situazione fare politica”.
“Dobbiamo mettere in guardia i cittadini su due pericoli che sono comunque dietro l’angolo: il populismo e il novismo ad ogni costo. Per il primo – dice Potenza – si deve evitare che il giustizialismo facile si traduca in scelte irrazionali e di protesta; per il secondo, non si deve confondere il ricambio della classe dirigente, anche di carattere generazionale, con una selezione casuale. Il mondo cattolico specie del volontariato, gli intellettuali cattolici in proposito possono dare un importante contributo a partire da un impegno diretto come diceva don Milani “a sporcarsi le mani”.
Pronti per essere rieletti!!! Forza lucani!!! Sono innocenti!!
Evviva la politica !
Sta finendo tutto a tarallucci e vino o sbaglio?
Che facce di bronzo che anno questi uomini, spero che vadano tutti a rinchiudersi in un Monastero tibetano!!!!