A seguito delle note diffuse da Erminio Restaino e Giuseppe Dalessandro del PD, l’onorevole Vincenzo Viti, già assessore regionale, ha inviato una nota alla redazione di SassiLive che riportiamo di seguito integralmente.
Viti: oltre l’amarezza, grazie a tutti.
“Desidero ringraziare per le innumerevoli attestazioni di solidarietà e di consenso che mi sono pervenute e che mi stanno pervenendo sia dai colleghi che hanno vissuto la mia esperienza in Parlamento, sia da colleghi consiglieri del PD e di altri gruppi, sia da amministratori e cittadini che evidentemente da quarant’ anni partecipano ad un’altra storia, opposta a quella che si intende raccontare attraverso l’insulto e la contraffazione della verità.
A tutti ho risposto e rispondo che, in sede di bilanci finali ognuno saprà rendere conto dell’utilità offerta alla vita della regione e del Paese. E quando saranno sbollite le irritazioni per gli eventi così imprevisti e sgraditi di queste ore, apparirà chiaro che nessun anatema offensivo e nessun tentativo intimidatorio varranno a cambiare le cose: talmente chiare da apparire inconfutabili.
Sarà invece conveniente affrontare con realismo e con serenità i temi e i nodi di un malessere così diffuso e censurare gli effetti di un costume politico che certo non può “fare a pezzi” una persona come me che non meriterebbe un odio così viscerale ma che, al di là delle diversità di opinione ha diritto ad essere rispettata, ma una civiltà di relazioni umane che erano state finora la condizione minima per una possibile convivenza.
Sono inoltre sempre più convinto che non vadano alimentati pretesti e tensioni surrettizie che puntano a banalizzare quando non a cancellare il senso del responso elettorale delle primarie.
Perciò, al termine di una pagina per me dolorosa e incomprensibile, a tutti i miei interlocutori ho detto e dico che va scongiurato l’avvelenamento dei pozzi e la sindrome distruttiva di chi scambia la libertà di opinione per un delitto di lesa maestà.
Mi ostino a pensare che non sia ancora perduto, al di là di siffatti grossolani incidenti di percorso, il senso dell’avventura che può tenere insieme persone diverse per storie, culture, sensibilità ed esperienze.
A meno che le vicende prossime venture non inducano a considerarla conclusa, ancor prima che essa manifesti una speranza di sopravvivenza “.
Vincenzo Viti
Erminio Restaino, Capogruppo PD in Consiglio regionale, commenta l’articolo di Vincenzo Viti pubblicato domenica scorsa sul Quotidiano della Basilicata sulla vicenda Rimborsopoli. Di seguito la nota di Restaino e l’articolo di Viti.
A proposito di “Sorprendenti parole in libertà”
Non so se qualcuno è stato in trepidazione per la salute fisica e mentale di Vincenzo Viti, come lui stesso scrive. Non so se sia un “resuscitato”. Non so, in ultimo, se abbia bisogno di scongiuri. So di certo che è un bugiardo.
Non è una cosa nuova, in verità. E’ almeno da quarant’anni che la comunità regionale lo riconosce simpaticamente come “Vicienz’ o’ busciard’”. Lo abbiamo constatato, allibiti, con tutti i colleghi del gruppo consiliare del Pd leggendo, domenica scorsa, un commento dell’allegro Viti sulla vicenda rimborsopoli, con riferimento ad un grosso buco nel bilancio del gruppo consiliare da lui prodotto e da noi altri rimborsato.
Pur infastidito dalle sue improvvide dichiarazioni, avevo deciso di soprassedere. Ma leggere, oggi, che Viti si mette a commentare le presunte “sorprendenti parole in libertà” degli altri, mi spinge a segnalare, se ce ne fosse ancora bisogno, che fra di noi, il campione assoluto in questo campo, è proprio lui. Abbiamo già preparato una bella coppa per festeggiare il primato.
Erminio Restaino, Capogruppo PD in Consiglio regionale.
Non si è fatta attendere la replica di Vincenzo Viti alle dichiarazioni diffuse da Erminio Restaino. Di seguito la nota integrale.
“Mi spiace che il Consigliere Restaino, con il quale ho sempre intrattenuto relazioni amichevoli e rispettose, si sia fatto andare a commenti così offensivi, quasi una forma di killeraggio, che non meriterebbero risposta”. Lo afferma Vincenzo Viti, già assessore regionale. “Io – dice – esercitavo il diritto di commentare una vicenda, le primarie, cui ho partecipato dando un contributo libero e come sempre ispirato al buon senso e alla moderazione. Ma è questa la ragione per cui Restaino perde le staffe? Credo di no. Sono indotto a pensare che sia il riflesso, spero inconsapevole, di uno stato di alterazione che ha ragioni evidenti e comprensibili. Comprenderà perciò l’amarezza che ispira questa mia replica.
Quanto alla definizione di cui mi gratifica in maniera così irrispettosa, peraltro utilizzata da qualche mio avversario politico(ma ci siamo ridotti a questo?) quando concorrevo e vincevo nelle competizioni elettorali, lascio giudicare. Si tratta di uno stile che non mi è mai appartenuto e che non replicherei mai. Infine, quanto al “cosiddetto buco” che avrei lasciato nella gestione del Gruppo(una vicenda che ho raccontato con chiarezza assoluta, riconoscendo ai colleghi il gesto compiuto di farsi carico di una spesa sopportata per un servizio dovuto nella guida del gruppo consiliare), i colleghi consiglieri sanno bene come stanno le cose. E sanno bene come io mi sia speso con generosità e senza mai, dico mai, lucrare nulla. Chi ha come Restaino, guidato il Gruppo prima di me, conservi perciò la giusta serenità e non ricorra ad argomenti impropri e pretestuosi che valgono solo ad avvelenare un clima che dovrebbe nell’interesse di tutti, essere governato dall’intelligenza e dal realismo”.
Giuseppe Dalessandro, Consigliere regionale PD, commenta le le dichiarazioni dell’On. Viti pubblicate domenica scorsa sul Quotidiano della Basilicata.
Di una cosa non si può non dare atto all’on. Viti, che anche in momenti così complicati per la vita del nostro partito riesce a farci sorridere e, per tale ragione, non possiamo che gioire per la sua brillante vitalità e augurargli ancora lunga permanenza tra noi, ma l’aver voluto superficialmente liquidare come “sorprendenti parole in libertà” le dichiarazioni del sen. Bubbico, non solo ci lascia perplessi, ma ci pone difronte a qualche legittimo interrogativo. Nulla da eccepire se l’ex collega si è lasciato contagiare dalla pittellite, noialtri ne siamo immuni grazie agli anticorpi per le note frequentazioni con la zavorra sovietica, ma l’idea che possa addirittura apparire normale “un’urna frequentata da molte anime perse, da molte disperse o affluite da ogni latitudine, perfino etnica” non può essere condivisa e se legittimata, come Vincenzo Viti sta tentato di fare, rischia di spingere il PD lungo un crinale pericoloso e di compromettere irrimediabilmente i rapporti interni al partito e alla coalizione. All’on. Viti non dovrebbe essere sufficiente la naturalezza con cui il vice segretario di Tursi ha ammesso che in quel paese il voto e’ stato condizionato dal consistente contributo del Centrodestra (ma è solo un caso tra i tanti) per riconoscere che e’ stato proprio lo schieramento a noi avverso a vincere le primarie, inquinando il voto e condizionandone l’esito in ognuno dei comuni della nostra regione? Inoltre, può essere questo, il motivo perché il nostro partito debba intraprendere un nuovo percorso politico rinnegando tradizioni, storie ed esperienze di ognuno? Apprezziamo che sia stato un vincolo di profonda amicizia ad aver indotto l’onorevole a rinnegare quegli apparati di cui è stato parte assai determinante, ma non ci sembra un buon motivo perché si debba mirare al cuore dell’autorevolezza politica del nostro partito improvvisandosi cadetti di Guascogna, perché loro, i cadetti di Castel Geloso, sono “gradassi e mentitor senza vergogna”. Lo dico perché per fortuna i lucani, anche quelli del Don Bosco, hanno ben compreso da chi e da cosa si volesse liberare la Basilicata.
Giuseppe Dalessandro, Consigliere regionale PD
Riportiamo di seguito l’articolo pubblicato domenica 22 settembre sul Quotidiano della Basilicata da Vincenzo Viti
Rimborsopoli, la replica di Viti alle accuse mosse dai pm
Nel decorso 2010 il Gruppo Regionale del PD avrebbe acquistato “per mia comodità” e con i fondi di sua competenza “un’autovettura da mio cugino(?)” traendone l’inverosimile vantaggio di appena qualche centinaia euro: a parte la marginalità del presunto danno, niente di più falso e pretestuoso, considerato che la vicenda è stata rappresentata in termini strumentali e fuorvianti e troverà a breve idonea e risolutiva smentita documentale.
Vero è che all’atto della mia elezione a Presidente del gruppo regionale del PD, amministrato – come rilevano le indagini appena concluse – per circa due anni con assoluta trasparenza, al di là del marginale equivoco in argomento, non disponendo notoriamente della patente di guida e dovendo raggiungere Potenza e svariati altri centri della regione con cadenza giornaliera, oltre alle trasferte istituzionali extraregionali, per intuibili ragioni di economia ritenni di ricorrere all’acquisto di un’autovettura usata, peraltro nemmeno di recente immatricolazione (2006).
Avrei potuto ricorrere al noleggio, assumendo conseguentemente una spesa sensibilmente più rilevante, ma la scelta dell’acquisto di un’auto usata mi parve più conveniente per un Gruppo che non disponeva di risorse sufficienti per le molteplici ed articolate attività cui era chiamato.
A tanto aggiungo che la ridetta autovettura in realtà fu legittimamente acquistata presso una Concessionaria locale ove stazionava “in conto vendita” e giammai “da un cugino”: non ho né cugini chiamati in causa in questa vicenda, né parenti che vendano auto, né tantomeno interesse a lucrare sul mercato delle autovetture d’occasione: si trattò pertanto di un’operazione finanziaria che successivamente fu debitamente estinta all’atto in cui dismisi l’incarico elettivo presso il gruppo regionale del PD, mediante il riscatto di quell’auto che, medio tempore, aveva percorso per le anzidette finalità istituzionali circa 280.000 chilometri.
Soggiungo che essendo stata comunicata, sia pur tardivamente, dagli uffici del Consiglio Regionale la impossibilità che venisse riconosciuta quella spesa per l’acquisto di un’autovettura, tutti i Consiglieri Regionali del Pd hanno ritenuto, me compreso, di assumersene pro-quota l’importo.
Non intravedo conseguentemente quale sia la natura del reato cui mi sarei prestato, né la ragione per una così tendenziosa informazione, propalata peraltro in una circostanza politicamente sensibile.
Vi saranno modi e tempi, mi auguro rapidissimi, per chiarire tutti gli equivoci, unitamente alle sottostanti responsabilità, che hanno concorso ad innescare un clima così ingiusto ed amaro.
Vincenzo Viti
Andate a fanc……………….!!!!!!!!!!!!
LADRI TOGLIETEVI DALLE SCATOLE.
ORA SI ACCUSANO A VICENDA.
E se si accusano a vicenda potrebbe (?) voler dire che sono tutti responsabili … … !!!
ma non era VICIENZ’ U SCONTRIN !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Che amarezza constatare queste cose…mamma mia…in quali mani ci affidiamo…che squallore, che squallidi personaggi…Gente senza vergogna!!! Ma tutti non solo stì tizi…penosi…
che pena che fate…….restaino contro viti, viti contro restaino, bubbico contro pittella e viceversa, i renziani i dalemiani i bersaniani quelli di antezza quelli di folino…..ma che partito è il Pd?
la politica deve dare ai cittadini e invece voi pensate solo alla vostra carriera.
Sono certo che a novembre prenderanno ancora il 60% dei consensi perchè andranno a minicciare il povero disoccupato piuttosto che l’imprenditore che aspetta chissà quale favore.
che schifo.
SUGGERISCO DI RAPIRLI MENTRE DORMONO….. E PORTARLI SULL’EVEREST!!!!!
BRUTTA GENTE….
perchè vuoi rovinare un posto così bello come l’everest……
RIDICOLI!!!
Che schifo
Che dire di quelli che li votano e che noi conosciamo?
Interrompiamo ogni relazione con loro dopo aver detto in faccia lo schifo ed il male che fanno ai loro e nostri figli. Povera Basilicata e MATERA 2019 che cultura !!!!!!!!!!
io lo sto già facendo.i veri parassiti sono chi continua a votare questa gente. VERGOGNATEVI !!!!!!!
sagge parole i parassiti sono effettivamente chi continua a votarli
portateli in miniera tutti massa di delinquenti ladroni
ma Vincenzo Viti non guadagna con tutti gli incarichi che ha oltre 250.000 euro l’anno?
per arrotondare faceva anche i portaborse al defunto senatore a vita Emilio Colombo
fa comprare al partito una macchina usata, ma che macchina era? Quando costava?
Apprendiamo con gioia della citazione del prode D’ Alessandro che sembra contestare i voti dati a Pittella perché’ di dubbia provenienza. Ora D’Alessandro tutto e’ fuorché un ingenuo pivellino che sembra ignorare he le primarie del PD sono una barzelletta ma lo sono perché’ quelli come D’Alessandro pensano che i cittadini e gli elettori del PD hanno l’anello al naso e he non sappiano che votare Lacorazza avrebbe rappresentato l’ultimo sberleffo alla dignità’ di ognuno. Chiediamoci i allora chi ha fatto votare i cinesi e quelli i destra,e il bue non dica cornuto all’asino.
tutti che criticano criticano,ma mi sapete dire come mai alle elezioni escono sempre i soliti?eppure le critiche le fanno tutti!!vorrei una risposta da qualche intenditor di politica se c’è.
caro vincenzo viti ti piace la pagnotta……
Certo che cur amar V’cinz u Busciard, scrivendo a Sassilive si aspettava grazia e avuto giustizia.
e continuavano a chiamarla… la feccia
Io lo conosco come “cenzin si si”.
Alle prossime elezioni non lasciatevi intimidire, c’è possibilità di cambiamento come per esempio il Movimento della Lucania di Isaia Giannetti
Tra il PDL che difende un delinquente e ricatta un governo per salvarlo dalla galera e un PD dove si litigano e si offendono come le comari di paese stiamo proprio messi bene…
Non che gli altri partiti siano meglio…ma dove sono finiti i veri politici, quelli che avevano un senso di appartenenza, una dignità?
Si sono estinti?
Se ce n’è qualcuno serio si faccia avanti, perchè altrimenti qui si rischia lo sfascio e l’anarchia!
E se leggi i giornali locali sempre di loro parlano, e delle loro opinioni….ma a noi gente che stentiamo a costruirci un futuro non ce ne può importare niene…anzi credo che la stampa dovrebbe boicottare tali personaggi e non metterli in mostra come se i loro commenti fossero importanti….abbiamo bisogna di altra stampa, di altre persone, di rinnovamento…..è uno schifo ancora con questi politici che da vent’anni mangiano a dieci bocche con incarichi da tutte le parti…MA PER PIACERE!!!!!
SINECURE PER LE PERSONE CHE SI CALANO DALL’ALTO!!