Il consigliere comunale materano e presidente della commissione Sassi al Comune di Matera, Mario Morelli, in una nota replica al consigliere comunale del Movimento 5 Stelle Antonio Materdomini e alla nota di Confesercenti in merito alle decisioni del Comune di Matera di rimodulare alcuni orari della ztl nei Sass di Matera. Di seguito la nota integrale.
C’è da restare increduli a leggere le dichiarazioni del consigliere comunale Antonio Materdomini del Movimento 5 stelleha riservato all’ordinanza emessa dal dirigente del settore polizia locale del 18.06.2020, con cui sono stati rimodulati gli orari di attivazione dei soli varchi della ZTL Sassi (Via D’Addozio e Via B. Buozzi): certo, la campagna elettorale di solito infiamma i toni del dibattito politico, ma espressioni del tipo “confusione, improvvisazione, decisionismo sbrigativo, approssimativo, senza alcuna programmazione, senza alcun criterio logico, che lascia perplessi e preoccupati, perché questo è il momento della massima ponderatezza, chiarezza e programmazione nelle scelte…”,vanno oltre, perché disorientano i cittadini, alimentano i conflitti sociali e soprattutto sono in contrasto con la prospettiva solidaristica che deve orientare le scelte politiche nel periodo post Covid.
Ritengo personalmente che sia innanzitutto doveroso illustrare correttamente i reali termini della rimodulazione della ztl Sassi:con ordinanza del 11.06.2020 è stata disposta la riattivazione di tutti i varchi ZTL-sospesi temporaneamente durante il lockdown- a decorrere dal 15.06.2020,l’applicazione degli orari invernalicon modalità meno restrittive in considerazione della crisi che la pandemia a tutti noi tristemente nota ha determinato per tutti i settori economico-produttivi della nostra città, così come dell’intero Paese: con specifico riferimento al varco Via D’Addozio / Via B. Buozzi, la ZTL è stata attivata dal lunedì alla domenica dalle ore 10 alle ore 20, successivamente rimodulato (ordinanza 18.06.2020) dal lunedì alla domenica dalle ore 10 alle ore 13 e dalle ore 15 alle 20.
In definitiva dalle 13 alle 15 -guarda caso durante la pausa pranzo- i varchi non sono attivati.
Ho personalmente sostenuto quest’ultimo provvedimento, perché andava temporaneamente ad intercettare le esigenze rappresentate da molti titolari di attività commerciali presenti nei sassi e -in particolare-quelle più colpite dalla crisi economica post-covid, ossia gli esercizi del comparto alberghiero e della ristorazione,con l’unico intento di agevolarne la ripresa e/o comunque di non allargare ulteriormente le gravi ferite riportate a causa del fenomeno epidemiologico.
Tutto questo considerando che, limitando l’apertura del varco alla durata della c.d. pausa pranzo, in un arco temporale -cioè- in cui il transito di autovetture autorizzate è molto contenuto ed i turisti in giro sono ancora molto pochi, il provvedimento temporaneo non fosse in grado di determinare ricadute negative o problematiche di sorta all’interno degli antichi rioni.
In definitiva, si è immaginato che questa apertura potesse fare arrivare maggiori avventori alle attività di ristorazione anche a pranzo, tenuto conto che la ZTL viene disattivata alle 20: non mi sembra sinceramente che abbia molto senso sollevare problemi e discussioni solo limitatamente alla pausa pranzo e non già all’orario della cena, così come ha fatto il presidente Confguide, se si considera che anche di sera gli avventori dei ristoranti evidentemente ceneranno con le auto in transito a pochissima distanza dai loro tavoli.
È giusto precisare che il provvedimento non modifica, né tocca altre regole (ad esempio, la sosta nei rioni sassi), come è giusto che sia per una regolamentazione temporanea che tutti ci auguriamo possa tornare nel più breve tempo possibile, vale a dire con l’aumento delle presenze turistiche, ad essere quella tradizionale da tempo adottata ed osservata nel periodo estivo.
Auspico il confronto dell’assessore preposto con tutte le associazioni di categoria, anche con quelle attività che non si sentono rappresentate da tali associazioni, nonché con i cittadini, ecc., al fine di trovare soluzioni che vadano sempre nell’interesse della comunità e della salvaguardia dei rioni sassi: ben vengano -quindi- ulteriori ordinanze dirigenziali; l’importante è che vadano nella direzione giusta.
Meraviglia -poi- che Confesercenti parli solo in buona sostanza “di ordinanze da campagna elettorale emesse ad personam”, senza tuttavia entrare nel merito del provvedimento, sempre modificabile e/o rimodulabile a seconda delle ulteriori valutazioni, previsioni, ecc.: sono portato ad escludere che nel caso specifico ci sia stato un calcolo politico-elettorale a base della scelta fatta dall’amministrazione, perché -comeho già detto ed è giusto ribadire- l’intento è stato quello e soltanto quello di tentare di sostenere ed andare incontro ai titolari delle decine di attività (anche di ristorazione) commerciali, nonché quelle dell’indotto operanti nel rione Sassi; omettendo di dare un contributo a migliorare il provvedimento nel merito, è Confesercenti ad abbandonarsi a logiche e strategie da campagna elettorale.
Al Consigliere Materdomini consiglio di adeguarsi alla metamorfosi estetico-cromatica che già da qualche tempo hanno avuto i suoi amici di partito romani, i quali, dismesso l’abito da Saio, hanno indossato prima quello verde della Lega, per poi preferire quello rosso dei loro nemici giurati del PD ed Italia Viva, mentre c’è qualcuno che già oggi scommette sul fatto che nel prossimo futuro i colori variopinti dei pentastellati vivranno un momento di insperata sobrietà, abbinando il nero di Fratelli di Italia o l’azzurro di Forza Italia.
Non perdiamo di vista il ruolo ed il peso del ruolo istituzionale che a maggior ragione in questo particolare periodo storico i consiglieri comunali devono avere prima di abbandonarsi allo “stile” (per restare in tema) tipico delle campagne elettorali: alla fine della fiera, i dirigenti e gli assessori ci sono anche per fornire a Materdomini, così come a chiunque ne avesse l’esigenza, ogni chiarimento del caso.