Pinuccio Rinaldi, dirigente di Forza Italia di Bernalda-Metaponto, in una nota esprime alcune riflessioni sulle condizioni sociali ed economiche della nostra regione. Di seguito la nota integrale inviata alla nostra redazione.
Rinaldi: Per la Basilicata nessuna speranza di cambiamento.
Da un’osservazione di quarantotto anni, quindi di circa mezzo secolo constatiamo che la regione è stata governata da giunte di sinistra. I presidenti che si sono succeduti alla sua guida sono stati anch’essi di sinistra (Bubbico-DeFilippo-Pittella) o appartenenti all’area di sinistra della democrazia cristiana (Verrastro-Azzara’- Michetti-Boccia-Di Nardo), questa ininterrotta gestione di sinistra determina quindi la certezza di poter attribuire ad essa risultati e fallimenti.
Uno strumento capace di esprimere correttamente risultai e fallimenti è offerto dai dati statistici della regione.
Osservandoli e disgregandoli è possibile certificare quanto di positivo o negativo è stato ottenuto dai governi di sinistra dal 1970 ad oggi.
Dato VOCE DATO TREND VALORE
macroeconomico |
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DEMOGRAFIA | Tasso di natalità | Negativo | Da 9,4 a 6,9 | ||
Tasso di mortalità | Positivo | Da 9,3 a 10,7 | |||
Tasso migraz. Est | Positivo | Da 1 a 2 | |||
OCCUPAZIONE | Disoccupazione | Negativo | Da 13 a 11 | ||
Disoccupaz. giov | Negativo | Da 40,14 a 34,23 | |||
POVERTA’ | Famigliare | Negativo | Da 25,5 a 21,2 | ||
IMPRESE | ATTIVE | NEGATIVO | Da 54,77 a 53,09 | ||
TURISMO | Presenze | Positivo | |||
Capacità ricettiva | positivo | ||||
SANITA’ | Mobilità sanitaria | Positivo | Da 24,5 ml a 31,9 | ||
UNIVERSITA’ | Numero iscritti | Negativo | Da 7110 a 6617 | ||
VIABILITA’ | Strade provinciali manutenz | Negativo MT NEGATIVO PZ | |||
ECOLOGIA | Bonifica siti | Negativo Pisticci Negativo TITO | |||
Mettendo in correlazione questi dati con le politiche attivate dalle varie giunte di sinistra, è possibile individuare i mancati risultai ed addirittura le aree di mancato intervento. Ora davanti a questi risultati viene da chiedersi come è stato possibile che la sinistra abbia sempre vinto le elezioni?
Se consideriamo che il voto altro non è che una risposta ad una offerta politica, allora dobbiamo anche chiederci quali sono state le offerte politiche. capaci di “convincere” i lucani per un così lungo tempo
Certo è che gli elettori non sono incapaci di ragionamento, e quindi se hanno sempre dato il loro suffragio alla sinistra, vuol dire che l’offerta palese o occulta che sia stata ha trovato la loro condivisione.
Se è vero il principio secondo il quale in tutte le piccole entità le relazioni sono facilmente governabili e gestibili, allora è spiegabile (visto i numeri della nostra regione) il perché del continuativo suffragio alla sinistra. Infatti in una comunità di 10.000 anime, quando la politica soddisfa le necessità di 100 persone si è assicurata l’adesione di 100 famiglie con le relative ricadute, quindi in una rete di piccole relazioni gestire il potere in tutte le sue forme e dimensioni è facilmente attuabile, ed è quello che è avvenuto ed avviene.
Il connubio di interesse tra il votato ed il votante è nei fatti, le sembianze di questo interesse sono mutevoli e si manifestano in tutti i contesti.
La negatività dei risultati ottenuti dalla politica non incide la sfera del personale che è alla base del connubio di interesse tra il politico e l’elettore. Infatti, per esempio, se la sanità regionale ha tempi di attesa lunghi, questo non incide sulla mia personale esigenza di visita, perché tramite la politica riesco ad ottenerla nei tempi voluti.
Se manca il lavoro per i giovani non sono molto interessato perché comunque sono riuscito a sistemare mio figlio tramite la politica, ecc.ecc. In buona sostanza quindi ,e per queste ragioni la maggioranza dei lucani ha accettato e continua ad accettare lo stato dei fatti, e poco importa se la mortalità aumenta, se la popolazione diminuisce, se l’economia regredisce, se la sanità bisogna cercarla altrove, se vaste aree del territorio sono inquinate ecc .ecc.
Insomma vige la regola del “non nel mio giardino” che meglio si traduce “ad un passo da mio c…tutto va bene”
Dopo circa mezzo secolo di questo andazzo sperare di poter cambiare ed invertire le cose è abbastanza utopico.
Tralasciando il fatalismo e restando alla razionalità dei risultati, le elezioni regionali ultime che per presenza e segnali dati, doveva e poteva segnare un cambiamento, questo non è avvenuto .Da qui scaturisce la mia personale convinzione che la politica vive una dimensione che è fuori dagli schemi ideologici, dalle visioni di società aperta, dai principi inderogabili e dalle coerenze culturali, e vive invece in una dimensione esclusivamente d’ interesse declinato in tutte le sue possibili forme.
Riportare tutto questo in un progetto politico sano per le future elezioni regionali, appare veramente prima inutile e poi impossibile.
La presenza sullo scenario politico di una forza anti sistema, capace di positive affermazioni con la quale la logica politica imporrebbe una coalizione, mal si concilierebbe con una forza che nel sistema vede un suo pilastro. Pur forzando questa visione di sistema e restando ai soli problemi che investono la regione, e ritenendo questi problemi privi di colorazione politica, difficilmente si riuscirebbero a conciliare le soluzioni in chiave sociale. Dunque anche con quello che appare nuovo e generatore di speranze il progetto, pur forzando i concetti, resta irrealizzabile. L’irrealizzabilità si è già manifestata in casa PD con la sottoscrizione di un documento a sostegno di Pittella per perpetuare la gestione del potere cosi come i lucani lo hanno conosciuto per mezzo secolo, mentre nel centrodestra continuano a regnare contraddizioni e disorganicità. Sino a quando non sarà soddisfatta l’equazione che per avere uno stato sano è necessario avere un uomo sano, non si avrà una politica diversa dall’attuale.
27-06-2018