Dopo il nuovo rinvio del Consiglio Comunale di Matera pubblichiamo la nota congiunta inviata alla nostra redazione e sottoscritta dai Consiglieri comunali del PD Nunzia Antezza e Vito Tralli.
Di seguito la nota integrale inviata alla nostra redazione.
L’eccezionalità della sfida del progetto di Matera 2019 merita senza infingimenti e pregiudizi una dose altrettanto eccezionale di responsabilità, soprattutto da parte di noi eletti dal popolo come rappresentanti degli interessi generali della comunità materana e di Basilicata.
In questi anni rappresenteremo la Basilicata, il Sud, l’Italia e l’Europa nel mondo sul tema della cultura, non solo quella letterale e filosofica,ma anche artistica e architettonica, sociale ed economica e saremo giudicati sulla capacità politica ed amministrativa; ecco perché dovremmo lavorare celermente alla realizzazione del dossier e dei progetti ad esso correlati, che disegneranno la Matera del futuro, mettendo a valore le attenzioni a noi riservate dal governo nazionale, che ha già dato risposte concrete, importanti e storiche che attendevamo da decenni.
Abbiamo accettato il rinvio chiesto dal Sindaco questa mattina in consiglio comunale, perché condividiamo l’idea che bisogna utilizzare ogni ora, ogni giorno per trovare soluzioni rispettose delle diversità rappresentate in consiglio, che mettano insieme visione, progetti, capacità amministrativa e sostanza politica, al fine di dare slancio e governabilità ad una Amministrazione che sta mostrando, nella sua compagine di maggioranza, tutti i limiti, mettendo a rischio il futuro della Città.
In questi anni ci siamo sempre contraddistinti nel portare avanti con senso di responsabilità l’interesse generale, sia nelle sedi istituzionali che nelle sedi deputate al confronto interno di partito.
E anche in questa circostanza, come sanno bene il segretario del Pd, il capogruppo Adduce, il gruppo consiliare, nell’ultima direzione cittadina, abbiamo voluto ufficializzare, in un distinto documento, una posizione chiara e libera da qualsivoglia pregiudiziale, su cui insieme ci si possa ritrovare.
Auspichiamo, quindi, che nei prossimi giorni si possa ritornare nella direzione cittadina a discutere, per tracciare una linea di condotta univoca sul confronto in corso, che sia rispettosa di tutti in modo da trovare la sintesi più ampia e stabile possibile.
Ciò è condizione necessaria per una intesa che non va vissuta come una alleanza politica ma fondamentale per raggiungere gli obiettivi che insieme dobbiamo ridefinire, per l’unica cosa che dovrà animarci da ora in avanti: il prioritario ed assoluto bene della Città!
Bisogna che la politica torni ad essere progetto elevando il livello della qualità della proposta culturale, rendendola credibile, fattibile e riscuotendo così la fiducia dei cittadini.
Dobbiamo mettere al centro della nostra discussione e delle prossime decisioni, il merito per questo eventuale “Inedito Patto per Matera 2019” e per la Città; dobbiamo mettere al centro il tema del fare, dei contenuti, dei singoli processi attuativi dell’azione amministrativa per la realizzazione del dossier e non solo, perché la Città di Matera passi da capitale europea della cultura a centro propulsore di cultura, di imprenditoria, lavoro e innovazione.
Non asseconderemo tatticismi e strumentalità da parte di nessuno ma, ora che siamo chiamati in causa direttamente dal Sindaco, nonché dall’appello del Vescovo, daremo il nostro contributo di idee e di azione perché questa occasione, unica nella storia della Città, non vada persa per sterili protagonismi che risulterebbero incomprensibili e fuori luogo in una fase straordinaria ed irripetibile per la città di Matera.
Serve a questo punto un grande lavoro di confronto, di ascolto e condivisione, pur nelle differenze, per giocare e vincere la partita più importante per la Città, per la Regione, per il Paese e se cosi non sarà, vuol dire che avremo fatto fino in fondo il nostro dovere mettendo in campo tutti i tentativi possibili nell’esclusivo interesse della comunità materana.
OK, BERGANTINO ASSESSORE CON DELEGA ALLA CULTURA, AFFARE FATTO!