Sul riordino delle province in Basilicata interviene anche il Consigliere comunale dell’UDC Giovanni Angelino. Riportiamo di seguito la nota integrale.
Il riordino delle province imposto dal Governo Monti impone delle scelte importanti anche sul territorio lucano. La Provinciadi Matera rischia di essere cancellata e la Regione cosa fa? Attraverso un comunicato ufficiale il Presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo informa di aver invitato il Consiglio Regionale ad approvare il documento sul riordino delle province varato in commissione che respingendo preliminarmente la soppressione di una delle due province lucane, pone in subordine un riequilibrio territoriale con il capoluogo della “Provincia di Lucania” attestato a Matera e i collegati uffici periferici dello Stato ubicati nella sede del capoluogo di regione, Potenza.
Premesso che il Governo nazionale non potrà mai accontentarela RegioneBasilicataperché lo stesso problema si pone anche per altre regioni che hanno due province come il Molise e l’Umbria e quindi occorre “sacrificare” una delle due province lucane mi chiedo cosa vuol dire in termini pratici garantire a Matera il “capoluogo” della Provincia di Lucania e contemporaneamente precisare che gli uffici periferici dello Stato saranno presenti nel capoluogo di regione, cioè a Potenza. Nessuno ha precisato quali saranno i vantaggi concreti di questa soluzione che ha il sapore della beffa per la provincia di Matera e quindi mi sembra doveroso invitare i consiglieri regionali della città di Matera a non accettare passivamente quello che viene imposto da Potenza ma a lottare tutti insieme per la salvaguardia di un Ente importante, che non va assolutamente smantellato.
La Provincia di Matera non va assolutamente toccata sia perché il nostro territorio non può perdere gli ultimi presidi territoriali che erogano servizi ai cittadini dei trentuno comuni che fanno riferimento alla città dei Sassi e soprattutto perché Potenza è già sede della Regione Basilicata. Il sospetto è che il destino della Provincia di Matera sia già segnato ma confido nel buon senso del presidente della Regione Basilicata Vito De Filippo. Anche perché se davvero a Potenza hanno già deciso di far fuorila Provinciadi Matera non resta che sostenere l’iniziativa che prevede il trasferimento di Matera nella vicina Puglia.
Consigliere comunale Giovanni Angelino (UDC)
In merito al riordino delle province si sono riunite nella giornata di giovedì 18 ottobre 2012 le segreterie Pd del circolo e della Provincia di Matera per valutare ed analizzare gli sviluppi della vicenda inerente le due province della regione Basilicata.
La decisione del consiglio regionale di sostenere con il governo il mantenimento delle due province in Basilicata e in subordine di “valorizzare le due città già capoluogo di provincia, consolidando e sviluppando nella città di Potenza il ruolo di capoluogo regionale e di riferimento principale delle articolazioni periferiche dello stato, e investendo la città di Matera del ruolo di capoluogo della provincia unica di Basilicata anche sulla base di un’intesa tra le due città”, costituisce una sintesi positiva del lungo dibattito che si è sviluppato a seguito della entrata in vigore del decreto governativo sul riordino delle province italiane.
Il Pd sostiene con forza la necessità di raggiungere un’intesa che salvaguardi l’unità della regione e punti decisamente a mettere in equilibrio i territori. Siamo interessati a evitare qualunque rischio di un potenziale smembramento innescato da decisioni che mortificherebbero aree il cui ruolo primario deve essere quello di rafforzare il sistema politico ed istituzionale di una regione già fortemente a rischio. A questo proposito non devono essere sottovalutate le spinte centrifughe che potrebbero ulteriormente complicare le vicende del nostro territorio.
Le istanze finalizzate ad aggregare il territorio di Matera alla vicina Puglia vengono indirettamente alimentate dalla rigidità delle posizioni di chi sostiene che l’unica proposta possibile sia quella del mantenimento delle due province. È del tutto evidente che in assenza di una proposta alternativa di fatto si fatalizza quanto già contenuto nel decreto del governo e cioè il ruolo di capoluogo dell’unica provincia lucana a Potenza.
Appare incomprensibile e strumentale la posizione del PDL che sostiene soltanto il mantenimento delle due province senza porsi il problema di una credibile proposta alternativa. Infatti é ben chiaro che in assenza di proposte che possano consentire di utilizzare l’unica prerogativa che la legge lascia ai territori (la possibilità per le due città di concordare dove collocare il capoluogo della nuova provincia) si finisce per accettare supinamente quanto il decreto governativo ha già stabilito: il capoluogo dell’unica provincia lucana é la città più popolosa e cioè Potenza.
Il PD della cittá e della provincia di Matera auspica che le forze politiche e i due capoluoghi all’unisono uniformino le loro posizioni a quanto con equilibrio ha deciso il Consiglio Regionale della Basilicata.
PD Matera
PD Provincia di Matera
Il sindaco di Matera Salvatore Adduce interviene nel dibattito avviato per il riordino delle province e dichiara: “Irrigidirsi sulle due province porta alla scomparsa di quella di Matera”.
“Il riordino delle Province deciso dal Governo penalizza la Basilicata che con una sola provincia vedrebbe messo in discussione un antico equilibrio territoriale. Una decisione che impegna la classe dirigente a svolgere un compito straordinario mettendo da parte sterili campanilismi e contrastando incongrue battaglie di religione”. Lo afferma il sindaco di Matera, Salvatore Adduce. E aggiunge: “L’unità e la coesione regionale che i lucani hanno faticosamente costruito in un lungo arco temporale non può e non deve essere messa in discussione proprio in un momento come quello che stiamo vivendo. Si rischia, infatti, di aprire la strada a contrapposizioni e spinte centrifughe che, come dimostra la raccolta di firme per portare Matera in Puglia, e come dimostrano le ipotesi di macroregioni ventilate nei giorni scorsi anche ai massimi livelli istituzionali, mettono in pericolo l’esistenza stessa della Basilicata.
Per questo nella conferenza delle autonomie locali ho sostenuto la necessità di mantenere le due province e in subordine prevedere il capoluogo dell’unica provincia lucana a Matera in modo da garantire l’unità regionale.
Abbiamo evitato, in questi mesi, fughe in avanti nel rispetto di un percorso che sotto la guida autorevole del presidente della Regione, Vito De Filippo, ci deve vedere tutti impegnati a garantire la coesione e l’unità dell’intera Basilicata.
In questo senso si muove positivamente la decisione del Consiglio regionale di proporre Matera quale capoluogo della “provincia di Lucania” e contemporaneamente di costruire un equilibrato disegno di governance istituzionale intorno al tema degli uffici periferici dello Stato.
Posizioni di apparente rigidità esclusivamente a favore del mantenimento delle due province di fatto portano ad un unico sbocco e cioè quello già previsto dal decreto del Governo, vale a dire che Potenza sarà sia capoluogo di Regione che capoluogo dell’unica provincia lucana, con la scomparsa della provincia di Matera .
Le scadenze fissate ci impongono a questo punto di concordare con il nostro capoluogo di regione l’unica strada possibile al fine di evitare dannose contrapposizioni.
Consapevoli della difficile condizione che il Paese sta attraversando, pur tra mille difficoltà siamo impegnati a rivedere e ridurre la spesa pubblica a tutti i livelli. La città di Matera ha fatto la sua parte senza piagnistei e puntando rigorosamente alla razionalizzazione del bilancio comunale con notevoli sacrifici. Abbiamo anche condiviso la necessità di aiutare le comunità che si trovano in condizioni di maggiore difficoltà finanziaria senza accampare pretese. Questo patrimonio di responsabilità non deve essere sprecato prestando il fianco a sterili localismi”.
Matera SI Muove replica alle dichiarazioni del sindaco Adduce. Di seguito la nota integrale.
In merito alla dichiarazione di stamane del sindaco Adduce con la quale definisce “Si rischia, infatti, di aprire la strada a contrapposizioni e spinte centrifughe che, come dimostra la raccolta di firme per portare Matera in Puglia, e come dimostrano le ipotesi di macroregioni ventilate nei giorni scorsi anche ai massimi livelli istituzionali, mettono in pericolo l’esistenza stessa della Basilicata”
Vorremmo precisare che a nostro modestissimo avviso la indizione di un referendum per chiedere ai Materani se vogliono ancora rimanere nella regione Basilicata o invece aggregarsi nella regione Puglia non è affatto un rischio ma riteniamo essere una soluzione, reale, oggettiva di buon senso che mira solo esclusivamente all’interesse della nostra Città e dei nostri figli. Fa specie che il primo cittadino di Matera anziché mettersi a capo di questa richiesta che è pur sempre una richiesta di democrazia, gioca a minimizzare una questione esiziale per la nostra comunità evidentemente attendendo ordini da potenza che non sa che fare!
Massimiliano Amenta – Portavoce Matera si Muove
Sul riordino delle Province interviene nuovamente il Consigliere regionale Luca Braia, per commentare questa volta il messaggio inviato dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano all’ANCI.
Il messaggio inviato dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano al Presidente dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani, Graziano Delrio, in occasione della XXIX Assemblea Annuale dell’ANCI, “di attuare al più presto il riordino delle province, l’istituzione delle città metropolitane e la previsione dell’esercizio associato di funzioni da parte dei piccoli comuni per proseguire, coinvolgendo le istituzioni territoriali, nel raggiungimento del prioritario obiettivo di risanamento della finanzia pubblica “, rende quasi nulle le speranze di coloro che confidano in proroghe, nell‘inapplicabilità dell’art 17 della lgs 135 o in esiti positivi di battaglie parlamentari finalizzate a difendere proposte di riordino delle province, di mantenimento dello status quo o non in linea con i criteri definiti nella delibera del Consiglio dei Ministri del 20 luglio scorso.
L’ulteriore raccomandazione, questa volta del più importante ed autorevole rappresentante della Repubblica Italiana dovrebbe far ancor più riflettere e suggerire sulla necessità che ogni rappresentante politico ed istituzionale responsabile della nostra regione ad utilizzare ogni ora che ci separa dalla scadenza del 23 ottobre prossimo, data entro la quale va trasmessa al governo la proposta di riordino delle province, per giungere ad una soluzione concordata tra le due città capoluogo di Matera e di Potenza che tenga unita la Basilicata e possa preservarla da strumentali posizionamenti politici e/o campanilistici che avrebbero una visione miope, un respiro corto ed un effetto potenzialmente indefinibile.
Luca Braia, Consigliere regionale PD
MATERA SI MUOVE!!!!!! I MATERANI SCELGANO SE STARE IN QUESTA REGIONE CHE CON QUESTI POLITICI CHE CI STANNO PRENDENDO IN GIRO O ANDARE IN PUGLIA!!!! SABATO MATTINA SIT IN DEL COMITATO MATERA SI MUOVE DAVANTI IL PINO IN VIA ALDO MORO!!!! DESTINAZIONE PUGLIAAAA
Adduce, riconosca il fallimento di questa classe dirigente . Una battaglia politica seria, poteva costituzionalmente ripensarle le province,mai ridurle allo stato attuale.
Signor Amenta sono disposto a firmare anch’io se riesce a spiegarmi i vantaggi di un passaggio da una Regione all’altra, sopratutto dopo che in questi giorni si è cominciato a parlare di Matera capoluogo della Provincia unica di Basilicata.
Fermo restando le condivisibilissime critiche alla classe politica lucana, abbiamo la certezza che i pugliesi ci porteranno al pieno sviluppo sociale ed economico? Diventare periferia dell’area metropolitana di Bari alla stregua di Modugno o Bitetto è meglio di essere capoluogo di una Provincia regionale unica? se SI perchè?
Un grazie a chi mi risponde.
Caro franscesco, quanto partorito dal consiglio regionale di basilicata ieri l’altro ha dimostrato l’inconsistenza dei politici lucani ed in modo particolare dei NOSTRI
Io penso che a prescindere dai gusti o dalle convinzioni personali di chi preferisce la Puglia piuttosto che la Basilicata, la raccolta delle firme ed il successo che questa sta ottenendo e otterrà nei prossimi giorni sta già producendo un importante risultato: mettere paura al potere politico potentino.
Tutti o quasi i politici che hanno parlato in questi giorni hanno infatti fatto riferimento alle “spinte centrifughe” già in atto e che potrebbero diventare molto più potenti se Matera fosse privata di tutto; Potenza sa bene che senza Matera l’esistenza stessa della regione Basilicata verrebbe messa in serio pericolo ancora più di quanto non lo sia già, e Potenza senza la regione Basilicata diventerebbe una città morta. Per questo HAIVOGLIA a sbraitare sulla provincia i consiglieri comunali potentini, sanno bene che se si opporranno alla proposta della regione, noi materani non avremo più alcuna ragione per continuare a far parte di questa regione… e quindi questa regione non avrà più alcuna ragione di esistere!
Quindi intanto andiamo a firmare per far capire che qui si fa sul serio… e poi vediamo se i palazzi potentini vorranno continuare a fare gli arraffatutto come al solito…
Grazie innanzitutto per la risposta esauriente. Da quanto ho capito firmare per chiedere il referendum è una mossa non strategica ma tattica, per convincere i potentini a fare un passo indietro sulla questione provinciale. Bè… se l’iniziativa è posta in questi termini sono d’accordo e penso proprio di firmare: è chiaro che non può esistere una Regione con tutti i poteri amministrativi, a eccezione di quelli comunali, in una sola città: la Basilicata, alla faccia del decentramento, diventerebbe una sorta di Signorìa di Potenza sul modello della Firenze del 1500.
Speriamo che l’aria di montagna apra la mente a QUALCUNO….
SINDACO DA MO ‘ CA. SIM SCOMPARS NON SIM MAI COMANDAT IN BASILICATA RASSEGNATI SINDACO MATERANI VOGLIONO LA PUGLIA BYE BYE LUCANIA
GRAZIE MONTI….!!!!! Andiamocene in PUGLIA PUGLIA PUGLIA… MATERANO PUGLIESE CHE BELLO !!!!
GRAZIE MONTI….!!!!! Andiamocene in PUGLIA PUGLIA PUGLIA…
Andiamocene dalla Basilicata. Mi piange il cuore ma dobbiamo avere il coraggio di annetterci alla Puglia. Ribadisco, come ho già sostenuto altre volte, che il mio non è campanilismo ma solo capacità di constatazione: persino quando abbiamo eletto i nostri consiglieri regionali, una volta arrivati a Potenza questi hanno continuato a rappresentare solo gli interessi e il potere di Potenza, smembrando gli Uffici Regionali di Matera, lasciando i dipendenti senza lavoro o costringendoli a viaggiare per il capoluogo se non vogliono sentirsi frustrati….. Il Sindaco Adduce in capo, durante i suoi giri di poltrone varie – regione- senato- in cosa si è impegnato per Matera? Lui come pure gli altri che l’hanno seguito, affiancato e superato, nessuno escluso. Una volta occupata la poltrona, si accucciano buoni buoni per paura di perderla (o perdere la possibilità di presidenze varie negli enti sub-regionali dove vanno a concludere la carriera gli inutili pachidermi della politica) e diventano tutti burattini appesi ai fili dei burattinai potentini. E così, come restano “appesi” loro, restano “appesi” tutti i problemi insoluti della nostra città…. (quando, proprio loro, non ne creano altri di nuovi). Sono troppo arrabbiata! Spero, almeno, di essermi spiegata.
Caro franscesco, quanto partorito dal consiglio regionale di basilicata ieri l’altro ha dimostrato l’inconsistenza dei politici lucani ed in modo particolare dei NOSTRI consiglieri i quali sono assoggettati ad un potere di lobby trasversale chiamato Potenza. Con la sua decisione il consiglio regionale ha demandato,lavandosi le mani, stile ponzio pilato, la decisione ai consigli comunali delle città capoluogo. Nell’articolo della spendig review dice testualmente che nel caso di abolizione della provincia diventa automaticamente capoluogo di porvincia quella piu popolosa…SALVO accordo tra le provincie…in questo caso tra potenza e matera. Da potenza,attraverso i consiglieri comunali hanno gia fatto sapere che voteranno NO alla provincia unica di Matera( non avevamo dubbi!) inevitabilmente a causa della indecisione di questa classe politica verrà presa la decisione definitiva di cancellare matera a causa di una inconcludenza che parte da potenza e piu precisamente da un consiglio regionale che i materani NON MERITANO! IL MODELLO BASILICATA E’ UN MODELLO DESTINATO A SCOMPARIRE. E LA DECISIONE DELLA CANCELLAZIONE DELLE PROVINCIE E SOLO IL PASSO INIZIALE PER UNA REGIONE DI APPENA 500.000 ABITANTI CHE CON I COSTI STANDARD DEL FEDERALISMO FISCALE SI TROVERA IN UNA CONDIZIONE PIETOSA E NON SARA AUTOSUFFICIENTE.! UN ACCORPAMENTO MACROREGIONALE PERMETTEREBBE DI SPALMARE I COSTI E RIDURRE LA SPESA. QUESTO E’ QUELLO CHE CREDIAMO E L’AREA METROPOLITANA DI BARI CONSENTIREBBE ALLA CITTA DI MATERA DI ENTRARE IN UN CIRCOLO VIRTUOSO DAL PUNTO DI VISTA SIA TURISTICO (E SAPPIAMO BENE PERCHE!) MA SOPRATUTTO INFRASTRUTTURALE. L’AREA METROPOLITANA BENEFICIA DI MOLTE AGEVOLAZIONI ANCHE DALL’UNIONE EUROPEA ED E’ PER QUESTO CHE CREDIAMO CHE LA PUGLIA SIA LA SOLUZIONE IDEALE. I POLITICI LUCANI HANNO PAURA DI PERDERE MATERA PERCHE IN PUGLIA DOVREBBERO REINVENTARSI PERCHE E’ UNA REGIONE PIU GRANDE E ELETTORALMENTE MENO GOVERNABILE DATO IL SUO NUMERO DI ABITANTI…2.500.000
Ti ho risposto sopra 😉
TI ASPETTIAMO AL SIT IN CHE FAREMO SABATO MATTINA DAVANTI IL PINO ALLE ORE 11,OO SPIEGHEREMO AI MATERANI LA NOSTRA INIZIATIVA CHE HA GIA RACCOLTO 2.000 FIRME
Finalmente una iniziativa seria in questa città!!!
Sabato mattina io ci sarò con l’impegno di portare con me altra gente.
IL FUTURO DELLA NOSTRA CITTA’ GUARDA IN DIREZIONE EST.
Si, Matera si sta “muovendo”, ma…
…Secondo me, nell’intraprendere quella che sembra essere la via più breve, si sta commettendo un errore molto grave (anche se in buona fede!); porre all’attenzione dei politici pugliesi i problemi che interessano questa città potrebbe essere più complicato di quanto previsto.
Come dice Grillo, in Democrazia, “ognuno vale uno”. E’ vero!
Tuttavia, proprio perché siamo noi gli artefici del nostro destino, il consiglio che mi sento di dare agli abitanti di questa città è quello di essere quanto più obiettivi possibile nel prendere una decisione in merito al passaggio di Matera in Puglia; mettere in dubbio quanto ci viene detto (anche dal sottoscritto!) sembra essere un buon metodo per evitare di essere superficiali nel trarre le nostre conclusioni (giuste o sbagliate che siano).
Se Matera verrà scelta come sede della Provincia unica lucana? Secondo me, si.
Un saluto a tutti voi!
ma ragazzi noi dalla lucania ,e da sti politici scalda poltrone ,che ne abbiamo avuto solo delusioni… tolto tutti gli enti,e anche siti industriali vedi la barilla nessun politico e stato capace di trattenerli tanto loro stanno bene. SALVIAMOCI PASSIAMO IN PUGLIA CHE E’ MEGLIO… almeno u sonn a fernesc d pnsa’ o cazz lor d lat nan sn freca n nudd…. IL MIRACOLO DELLA BASILICATA SI CHIAMA MATERA … CAPOLUOGO DI REGIONE O SI VA IN PUGLIA
E PROPRIO VERO.- A PARTIRE DA ADDUCE E FINIRE A DE FILIPPO SENTONO CHE IL LORO “POTERE” E GIUNTO ALLA FINE SI ARRAMPICANO AGLI SPECCHI CERCANDO DI SALVARE LE LORO POLTRONE FONDATE SUL CLIENTELISMO ATTANAGLIANDO LA NOSTRA SPLENDIDA CITTA’ NELLA MORSA DELLA POVERTA’ E COSTRINGENDOLA AD ELEMOSINARE QUALCHE SPICCIOLO TENENDOCI SEMPRE CON IL CAPPIO AL COLLO
E FINITA IL BUE QUESTA VOLTA SI E’ SVEGLIATO PER DAVVERO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
AVANTI DRITTO PER LA META SENZA PIETA’
ADDUCE DIMETTITI E FINITA IN TUTTI I SENSI!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! DI MATERANO NON AI NIENTE
si, ma tu mettici un’acca!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!1
MA TU FAI IL PROFESSORE O L’ASSESSORE 0……..DECIDI
sono uno che non ha capito un’acca!!!!!!!
Secondo me si fa prima ad andarsene da Matera….
PER MASSIMILIANO AMENTA VUOI + FIRME VIENI ALLO STADIO DOMENICA VEDRAI QUANTE NE RACCOGLI.
Sono d’accordo sul centrismo di Potenza in questa regione, però non accusate i potentini o chi altro se i nostri consiglieri regionali, votati da noi (mai dimenticare questo particolare), non sono stati capaci di fare del loro meglio… avvolte credo che vi dimentichiate che quei personaggi stanno li grazie a noi…ciò che in questa regione non cambierà mai è il potere del clientelismo…
Leggo senza nascondere un certo stupore, come quasi tutti i messaggi, con tanta leggerezza invocano “l’annessione” alla Puglia, adducendo principalmente motivi di scarso interesse dei nostri politici (che la maggioranza ha voluto col voto nella cabina elettorale) ai problemi e alla valorizzazione del nostro territorio.
Ma vi chiedo, Siamo sicuri che i politici pugliesi siano migliori dei nostri? Non è invece vero che i pugliesi delle città a noi limitrofe non molto tempo fa chiedevano esattamente il contrario, cioè di far parte della Basilicata, perché trascurati dai loro politici?
Pensate veramente che i politici pugliesi possano dare quel rispetto del territorio che meritiamo? e che invochiamo? Tenete conto che Matera rispetto alle città pugliesi rappresenterebbe una piccola realtà, e quindi con un peso politico limitato.
Allora io mi sarei aspettato e mi auguro che alla fine emerga, un maggior orgoglio popolare nella situazione attuale in cui si deve decidere sulle sorti della provincia di Matera o Lucana. Mi sarei aspettato manifestazioni anche di piazza per sollecitare una giusta scelta che tenga conto delle priorità territoriali, invece solo tante, lasciatemelo dire, inutili e controproducenti polemiche, dettate forse più da una appartenenza politica che non da veri “sentimenti” di materanità.
Leggo infatti, quasi sempre dalle stesse persone, sui più diversi argomenti, una vena molto polemica sempre e solo rivolta ai politici, polemizzando, ad esempio, anche sulla tappa del giro d’Italia, o sul battiti live, solo per presa di parte, anche se in un modo o nell’altro, questi eventi non fanno altro che portare interesse sulla nostra città, proprio come voi invocate, ma che non vi risparmiate dal polemizzare.
Allora signori, vogliamo veramente che la nostra città, la nostra provincia venga risparmiata? Organizziamo un referendum che, al contrario di quello che si vuole per l’annessione alla Puglia, chieda con forza la conferma della provincia di Matera o della Lucania a Matera con annessi uffici, non lasciamo che lo decidano solo i politici, facciamoci sentire magari anche attraverso associazioni, incontri ecc.
Vi saluto cordialmente, Herry.
Concordo pienamente ciò che dice Harry.. Ci sono persone che commentano senza un minimo di ragione… Fanno da portavoce di persone altrettanto ignoranti.. Che sentono dire un’opinione, sbagliata o coretta che sia.. E prendono la stessa posizione, senza alcuna informazione in merito.. Il primo problema non sono i politici.. Ma è la vostra ignoranza..
Bravo Harry è esattamente quello che ho scritto io nel mio primo messaggio. Qualcuno è convinto che la Puglia sia la terra promessa… non abbiamo nessuna certezza in merito.
Harry, sono tra coloro che firmerà per la richiesta di referendum e ti spiego i motivi che mi hanno portato a fare questa scelta, motivi che probabilmente sono solo miei e non condivisi da altri sottoscrittori.
Innanzitutto ritengo che i nostri rappresentanti alla regione non abbiano mai voluto far valere le istanze della nostra provincia; il motivo, a mio parere, è il prevalere degli interessi dei partiti su quelli degli elettori. Sappiamo che in politica fa carriera chi è in grado di raccogliere consensi, e a livello regionale ciò vuol dire che il peso elettorale della provincia di Potenza è maggiore del nostro, dato che la prima raccoglie i due terzi dei cittadini lucani. Dunque se ci si trova difronte ad una scelta che deve sottrarre risorse, è “ovvio” che una classe dirigente come la nostra tenda a penalizzare le parte debole. Evidenze di questa situazione sono sotto gli occhi di tutti, sede dell’APT a Potenza, azionariato della Film Commission bilanciato solo in apparenza, università sbilanciata verso il capoluogo di regione,e molte altre ancora, tutte scelte fatte in base alla volontà di rendere Potenza la “città dei servizi”, senza tener minimamente conto delle reali necessità dei cittadini e di criteri di utilità ed efficianza. Ovviamente sono innegabili le nostre colpe in qualità di elettori.
Ho seguito la diretta del consiglio regionale riguardante il riordino delle province, poi ho letto articoli a riguardo sia online che su carta stampata. Purtroppo nessuno ha pubblicato la proposta della Prima Commissione, o meglio, non l’ho trovata. Ma seguendo la diretta ho avuto modo di sentirla, punto per punto. Si chiede innanzitutto il mantenimento delle due province (richiesta respinta a priori dal ministro della funzione pubblica); in subordine si chiede di tutelare il ruolo di Potenza quale capoluogo di Regione e sede degli organi periferici dello stato, e di eleggere Matera quale capoluogo della provincia unica. Quanto ho appena scritto è all’incirca il testo originale. E’ importante coglierne il significato e anche l’ordine con cui sono stati espressi i concetti. Potenza sarà sede di tutti gli uffici, sia regionali che provinciali (prefettura, questura, ufficio provinciale per l’impiego, ecc.), Matera sarà capoluogo, dunque sede della sola giunta provinciale. E’ qui l’inganno, in sostanza sarà Potenza l’unico capoluogo. Il testo prosegue lasciando uno spiraglio: i rappresentanti dei due capoluoghi dovranno incontrarsi per trovare un accordo in merito alla dislocazione degli uffici (dopo che si è affermato che dovranno essere a Potenza) e si dà mandato al Presidente della Regione di mediare. Tradotto, la giunta di Potenza dovrà deliberatamente rinunciare ad alcuni uffici, rendendone poi conto ai propri elettori. Io non credo che accadrà, potrebbero rinunciare ad uffici di secondo piano, ma niente di più.
La prospettiva è quindi quella di vivere in una città che sostanzialmente non è sede di alcuna istituzione, un comune qualsiasi della Basilicata. A questo punto faccio un ragionamento di utilità. Se un cittadino di Matera o dei comuni limitrofi avesse necessità di recarsi presso la sede centrale di un ufficio, dovrebbe recarsi a Potenza, collegamenti via autolinee scarsi, collegamenti ferroviari inutilizzabili (la littorina FAL impiega circa un’ora e 40 minuti passando da Altamura e Gravina, due volte al giorno). Immaginando di essere in provincia di Bari, invece, la distanza sarebbe di 65 km e i colleggamenti notevolmente migliori. Senza contare che Bari è già un punto di riferimento viario ed economico per la nostra città.
La Puglia non è la “terra promessa” e i politici pugliesi non sono migliori dei nostri.
Riguardo la tua proposta di referendum, la scelta del capoluogo di provincia dovrebbe coinvolgere tutti i cittadini lucani, non solo i materani. Se le maggioranza dei cittadini lucani votasse per Potenza (come sarebbe naturale), cosa sarebbe di Matera?
In conclusione, firmo perché qualcosa si muova in Basilicata, perché sia riconosciuto a Matera un ruolo di rilievo in regione, e se ciò non accadrà, firmo perché è più favorevole essere un paese qualsiasi della Puglia, che un paese qualsiasi della Basilicata.
Condivido quanto scrivi, harry. Stammi bene!
se c’è voglia di cambiamento è soprattutto per questioni di crescita economica, se lasciamo le cose come stanno andremo sempre più giù, i nostri giovani continueranno ad emigrare e per il resto della città non ci sarà più futuro. E’ vero non abbiamo garanzie che in Puglia le cose andrebbero meglio ma noi viviamo a pochi chilometri da quella regione e sappiamo bene che li le cose si muovono meglio e più in fretta che sulle nostre montagne. A Potenza, di una eventuale soppressione della regione, hanno giustamente paura perchè buona parte della loro economia è fondata su posti statali o parastatali invece noi con la soppressione della provincia non avremmo più nulla da perdere. Meglio periferia pugliese che periferia lucana.
Bene!… Dal momento che si fa riferimento alla “crescita economica” non sono disposto a tollerare il fatto che si ometta quanto poco, in realtà, l’economia sia interessata ai confini; non a caso, la crisi economica che stiamo vivendo ha avuto origine negli Stati Uniti e, in poco tempo, si è spostata nel Vecchio Continente, provocando, qui, conseguenze ancor più gravi che oltreoceano.
Nel nostro caso, trattandosi pur sempre di due Regioni di una stessa Nazione (la Puglia e la Basilicata, per l’appunto), l’economia materana continuerà ad essere influenzata dal (presunto) “virtuosismo” che caratterizzerebbe l’economia pugliese a prescindere dall’appartenenza o meno della Città dei Sassi al territorio lucano.
Nel caso in cui l’esito referendario dovesse essere positivo, il cambiamento lo si avrebbe, invece, dal punto di vista amministrativo.
E’ notizia di oggi, Venerdì 19 Ottobre, che alcuni Comuni della Murgia pugliese (e non solo), capeggiati da Altamura, non vedono di buon occhio l’idea di diventare parte integrante della costituenda Area Metropolitana di Bari (al contrario di ciò che si pensa) e minacciano, al contempo, un’eventuale richiesta di annessione all’ente regionale lucano…
…Eppure, chi vive a pochi chilometri da quella realtà dovrebbe conoscere le motivazioni che spingono chi (da sempre) popola la cosiddetta “periferia barese” a detestarla così tanto (dal punto di vista amministrativo, sia chiaro); a tal proposito, sono del parere che un confronto con la vicina Altamura (città che, in qualche modo, potrebbe essere presa in considerazione per valutare gli effetti che si avrebbero se la proposta portata avanti dal Comitato referendario “Matera SI Muove” dovesse, un giorno, concretizzarsi) non debba essere escluso.
Ciao!
Certo, ora che Di Lorenzo ha incassato il sostegno qualificato e coerente di Angelino per l’iniziativa con la quale pensa di riemergere dalle sabbie mobili in cui si trova, può veramente stare tranquillo!
Caro paolicelli non sono in nessuna situazione di sabbie mobili.E’una convinzione in cui credo da tempo e chi mi conosce l o sa …purtroppo nelle sabbie mobili si trova la mia Città affossata da anni da un politica regionale potentina e dai succubi senza idee come Te che non avendo argomenti fanno battutine che non cambiano ne la loro vita ,men che mai la loro intelligenza ….
ps sostegni qualificati …come dici tu ne arrivano ogni giorno e sopratutto basta considerare che LEI combattendo questa nostra iniziativa è già di per se un indiretto sostegno qualificante !
N.P.T. = Non Perdiamo tempo. La politica potentina ha da tempo deciso le sorti di questa regione, Figlia di Colombo e dei finanziamente pubblici. Una Regione troppo piccola numericamente per contare qualcosa a livello nazionale. A tanto aggiungeteci politici (?) incapaci e attenti solo a curare il loro piccolo orticello e la frittata è fatta. Matera è relegata in fondo alla classe. CI hanno rubato tutto. Dalla Film Commission alle Società finanziate con soldi pubblici; tutti con sede e getsione in Potenza. Anche l’idea della provincia a Matera è una truffa perchè tutti gli uffici verrebbero spostati a Potenza che, di fatto, controllerebbe ogni decisione. Questa Regione non ci merita. Certo, la Puglia non deve considerarsi per partito preso la panacea di ogni male ma, pensateci, noi siamo pugliesi: cosa abbiamo in comune con il popolo lucano ? Cosa abbiamo in comune con i potentini ? Vi rendete conto che Bari è a 60 KM mentre Potenza è a 95 KM ? E quali grandi realtà economiche e produttive sono intorno a noi ? Solo i grandi paesi della Puglia (Altamura, Gravina, Santeramo, Laterza, Ginosa, ecc.) Chi viene a fare il mercato a Matera ? Gli ambulanti d Potenza ? NO, perchè Potenza non ha ambulanti, sono tutti impiegati negli uffici pubblici, PAGATI CON I NOSTRI SOLDI, e noi moriamo di fame ogni giorno di più, ogni giorno di più vediamo le nostre aziende chiudere e i nostri uffici sbattuti da altra parte: abbiamo perso la Banca D’Italia, la telecom, L’enel, adesso perderemo la Prefettura, la Questura e forse anche il Comando dei Vigili del Fuoco. GRAZIE A TUTTI I NOSTRI POLITICI CHE ALLA REGIONE HANNO SOLO SPAUTO PIEGARSI AL VOLERE DI POTENZA. Non vi sembra abbastanza ? NO ???? Allora aggiungete il resto perchè sono sicuro che avrete senza dubbio altro da dire…..
SE MATERA VA’ IN PUGLIA, SI ANNUNCIA UFFICIOSAMENTE CHE ANCHE I PAESI LIMITROFI QUALI MONTESCAGLIOSO, MIGLIONICO, SEGUIRANNO LE ORME DELLA CITTA’ DI MATERA.
CREDO SI DEBBA METTERE MANO ALL’ORGANIZZAZIONE DELLO STATO PER RIDURRE LE POLTRONE E GLI APPANNAGGI AI POLITICI.
DIFENDERE L’INDIFENDIBILE FA IL GIOCO DELLA POLITICA E DEI POLITICI CHE SFRUTTANO IL NOSTRO GENUINO ATTACCAMENTO ALLA TERRA DI ORIGINE PER TENTARE DI CONSERVARE LE LORO POLTRONE E I LORO APPANNAGGI E I RIMBORSI SPESE.
ANCHE DELORENZO CHE CI SPINGE IL PUGLIA NON DIFENDE IL TERRITORIO E LA MATERANITA’ MA TENTA DI PORTARE DALLA SUA UNA PARTE DI ELETTORATO CHE POTR’ UN DOMANI ESSERGLI, COME DIRE, RICONOSCENTE.
NON FACCIAMOCI ETEROFIRIGERE, DIFENDIAMO LE NONSTRE IDENTITA’ TERRITORIALI E I NOSTRI DIRITTI DI CITTADINI DI AVERE UNO STATO SNELLO MA FUNZIONALE, ECONOMICO MA IDONEO ALLO SCOPO, ALTRIMENTI FAREMO LA FINE DEI POLLI DI RENZO CHE LITIGAVANO TRA LORO MENTRE LI PORTAVANO AL MACELLO.
UNA NOTAZIONE SULLO STATISTA ANGELINO?
LASCIAMO PERDERE. . . .
Caro civico. Perchè dobbiamo vedere il marcio dappertutto ? Dire che Di Lorenzo aderisce alla idea di andare in Puglia per portare a se una parte dell’elettorato equivale a dire che nessun “politico” potrà mai aderire alla iniziativa, perchè se non dovremmo pensare la stessa cosa. Ma se fosse così l’iniziativa è morta in partenza, considerato che per poter arrivare al referendumo deve prima passare al vaglio del nostro Consiglio Comunale, che deve deliberare l’avvio dell’iter di annessione alla Puglia. Io credo che la discussione deve seguire altre logiche: dobbiamo prendere atto della assoluta impotenza della Nostra città, sotto tutti i profili, compresi quelli istituzionali che, oggi, non ci aiutano visto la ormai imminente soppressione della nostra rpovincia per ragioni dimensionali (numero abitanti). La Basilicata vale per numero di abitanti quanto un quartiere di Roma. Politicamente potrebbe valere di più, considerato che ha sempre rappresentato seggi sicuri per alcuni schieramenti (oggi PD e PDL). Ma i Nostri Signori rappresentanti cosa hanno fatto ? Nulla. Hanno solo continuato a discutere dei loro privilegi. Vedi l’arrivo di Renzi a Matera. L’intero PD, schierato con Bersani, non si è presentato, Neppure il Sindaco che, quantomeno per dovere di ospitalità (Renzi è il sindaco di Firenze, non di canicattì) avrebbe dovuto portare un saluto al suo collega. La casta non la smuovi con le critiche, la smuovi solo togliendole l’osso dalla bocca. POrtiamo Matera in Puglia, la non ci sono i pozzi pieni di oro o l’acqua santa che toglie ogni male. Ma c’è una regione laboriosa, produttiva, competitiva e politicamente valida. Portiamo i nostri giovani in un territorio in cui la competizione forma le genti, la concorrenza crea e seleziona il mercato. Usciamo da questo torpore e dalla idea che la massima realizzaizone, per un ragazzo, è trovare un posto fisso al Comune. Questa è la forza della politica, tenere soggiocate le menti. Diciamo basta ai nostri mastini. Riduciamoli a miseri cagnolini e lasciamo che i loro latrati se perdano nelle lande desolate della bella, stanca e depressa Basilicata.
Critico ottima la tua considerazione….
Domenica mattina ci sarò per apporre la mia firma pro referendum per il passaggio di Matera in Puglia. Lo farò con la speranza che questa iniziativa coraggiosa e lodevole da parte di Matera si Muove sia una mossa tattica, ma con la consapevolezza di esserne certo nel sostenere tale impegno qualora da Potenza arrivino soluzioni che vanno a difendere solamente quelle comodità di cui i nostri “rappresentanti ” politici hanno sempre goduto sottostando alle volonta’ potentine. Una soluzione per salvare la provincia di Matera c’era, lo scrissi tempo fa in un commento, ed era quella che oggi leggo su un quotidiano e cioè trasferire alcuni comuni potentini nella provincia di Matera attraverso referendum, i tempi c’erano perchè il rischio della cancellazione della provincia di Matera si porta avanti dal governo Berlusconi. Occorreva far capire alle popolazioni di tali comuni, specialmente a Potenza, che senza unità regionale la Basilicata rischiava addirittura di scomparire ,poichè la nostra regione avendo due capoluoghi de provincie alle due estremità della stessa non può permettersi un centralismo potentino, in poche parole ,senza fare campanilismo,la Lucania senza Matera non va da nessuna parte .Adesso sono arrivati con l’acqua alla gola, a dimostrazione del totale disinteresse di una classe politica sorda a problemi che richiedono una poltica vera. Una cosa non ho mai letto: come la pensano alla Regione Puglia? Questo lo chiedo al comitato Matera si Muove. A DILORENZO chiedo: dovessimo passare in Puglia saremo sicuri che i nostri futuri rappresentanti politici non assumeranno gli stessi atteggiamenti? E qui devono cambiare non i politici ma gli elettori.