Riordino sistema sanitario regionale, intervento Leonardo Pinto: “Per dirla con Dante la Sanità lucana finita in un ostello di dolore nelle mani di politici sprovveduti”.
Di seguito la nota integrale.
“Ahi serva Italia, di dolore ostello,
nave senza nocchiere in gran tempesta,
non donna di provincie, ma bordello!”.
Amara riflessione di Dante sulla condizione politica dell’Italia, attualissima.
Ieri ho partecipato alla presentazione del progetto regionale di riordino dei servizi sanitari da parte dell’Assessore, Rocco Leone, e dei Consiglieri Regionali di maggioranza Giammichele Vizziello,Enzo Acito, Piergiorgio Quarto, oltre che del dirigente Ernesto Esposto e del Dott.Gaetano Annese Direttore Generale Azienda Sanitaria di Matera.
Livello istituzionale dell’organizzazione e gestione dell’incontro pari allo zero. Mi piacerebbe essere smentito.
Annese ha introdotto l’incontro con 13 parole di numero essendosi limitato a dire: la parola all’Assessore Leone che dirà cose buone sulla riorganizzazione della sanità. Poi è intervenuto l’assessore, il quale, dopo brevi e concitati preamboli, è arrivato subito al dunque ipotizzando la soppressione dell’Azienda Sanitaria Locale di Matera. Sono piovute aspre critiche sull’attuale gestione delle strutture sanitarie in provincia di Matera e sulle ipotesi di riordino.
Ieri, insomma, alla presenza di consiglieri regionali materani di centrodestra è stata ipotizzata la soppressione dell’ASM locale con fatali ricadute negative sull’Ospedale Madonna delle Grazie. Voce contraria il Consigliere Regionale 5 Stelle Perrino. Incredibile, ma vero!
Dopo lo spettacolo cui ho assistito (assai negativo), seguendo l’esempio di Dante, appare proprio necessario lanciare il grido di dolore:
“Ahi serva Basilicata, di dolore ostello, nave senza cocchiere in gran tempesta, nelle mani di politici poco accorti, non donna di province, ma bordello” con la speranza che i Consiglieri Regionali, presenti ed assenti all’incontro di ieri, rinsaviscano ed evitino di mortificare ulteriormente i cittadini lucani inibendo loro di disporre sul territorio di strutture sanitarie efficienti e di qualità.
Leonardo Pinto